Il passaggio tra il vecchio ed il nuovo anno è tradizionalmente il momento, dal punto di vista amministrativo, di bilanciare ciò che è stato fatto e di rilanciare l’azione di governo. È una regola non scritta al quale il sindaco di Amantea, Monica Sabatino, non ha inteso sottrarsi, commentando con l’onestà intellettuale che ha contraddistinto il suo operato, la situazione gestionale e politica che l’ente comunale di Amantea, così come la società civile, avverte in questo delicato momento storico.
-Una delle problematiche che ha dovuto affrontare fin dall’insediamento è la riorganizzazione dell’apparato comunale. Qual è la situazione attuale?
Il comune di Amantea necessitava di una forte riorganizzazione nel bilanciamento tra entrate ed uscite. Per molti, troppi anni, si è preferito “campare”, tirando la coperta ove fosse necessario. I tempi sono cambiati e questo modo di operare, alla luce dei tagli governativi che penalizzano fortemente gli organi locali, non è più attuabile. Oggi una città in salute dal punto di vista finanziario è chiamata a gestire ciò che ha nelle proprie disponibilità. Sulla base di questo presupposto abbiamo cercato, di concerto con la giunta, di mettere mano all’ufficio tributi, intercettando una situazione al limite del paradosso, con un numero di iscrizioni a ruolo decisamente inferiore rispetto alla realtà demografica ed urbana della città. Sono ben consapevole che determinare e colpire gli evasori totali o parziali è una scelta impopolare che chi mi ha preceduto ha preferito non compiere, ma è l’unica strada possibile per garantire ad Amantea un futuro più sereno. La giustizia sociale impone che i tributi debbano essere pagati in maniera congrua ed equa. Ed è su questo che siamo tutti impegnati. Mi scuso con quella parte di popolazione che ha ricevuto cartelle esattoriali già pagate e che ha dovuto recarsi in comune per far valere i propri diritti, ma era l’unica cosa da fare per riorganizzare il sistema e generare una banca dati innovativa e veritiera. I frutti di questo lavoro lo vedremo nei prossimi mesi quando pagheremo meno a fronte di una base contributiva più ampia rispetto a quella attuale.
-Come giudica il momento politico vissuto dalla maggioranza che la sostiene con convinzione?
Premetto che ognuno è libero di agire come meglio crede e che nella formazione delle liste civiche, scevre dai legami di partito, esiste una percentuale di volatilità che si manifesta quasi sempre nel corso del mandato. Ciò nonostante voglio ribadire che le mie conclusioni, così come quelle degli attuali componenti della giunta, sono sempre state nel merito delle cose. Non mi sono mai fatta condizionare da valutazioni di natura personale. Il concetto di base è sempre lo stesso: si lavora, si raccolgono i frutti di tale impegno, si giudicano i risultati e si decide il da farsi. Purtroppo non tutti agiscono allo stesso modo e in questi passaggi tra maggioranza e minoranza non si possono non cogliere gli attacchi personali ed incivili, dal punto di vista democratico, di chi ha condiviso un’idea ed un progetto. Non mi farò coinvolgere in questo modo di fare politica. L’entità personale è un valore inviolabile che cercherò di preservare fino alla fine del mio percorso amministrativo. Se altri non la pensano così mi spiace per loro. Ringrazio dunque Sergio Tempo ed Elena Arone per quello che hanno fatto. Non sono certamente io la persona che deve giudicare l’apporto da loro fornito alla gestione della cosa pubblica. La squadra di governo è adesso coesa e lavoreremo duramente per rendere Amantea migliore di quello che è, ma soprattutto per fare in modo che gli amanteani possano sentirsi fieri della propria città.
-Qual è il suo più grande desiderio per il nuovo anno?
Tralasciando ogni forma di polemica ed evitando commenti su chi prima c’era e adesso non c’è più un dato è inequivocabile: le casse comunali non godono certo di ottima salute, tanto che è diventato complesso assicurare anche le retribuzioni a dipendenti e collaboratori. Una circostanza che mi toglie il sonno e che parte da quella che era un’inefficienza conclamata dell’ufficio tributi. Se potessi accelererei il decorso delle cose per fare in modo che il bilanciamento tra entrate e uscite sia un fatto acquisito, creando così i presupposti per il pagamento dei salari alle giuste scadenze. Fortunatamente questo obiettivo, se tutti remiamo nella giusta direzione, non è lontano.
-Si sente parte integrante del Partito democratico?
Qui è opportuno fare un distinguo. A livello locale le cose non vanno certamente bene. Con meraviglia, ma anche amarezza, noto che gli attacchi politici all’azione amministrativa della giunta provengono in maggior misura dal Partito democratico e dal segretario Enzo Giacco. È chiaro che la responsabilità di tale situazione non è imputabile all’uno o all’altro, ma ad entrambi. Probabilmente non riusciamo a comunicare per come sarebbe necessario, ma capisco che tutti e due abbiamo a cuore il bene della città. Mi auguro che questa contrapposizione possa sfociare in qualcosa di costruttivo per la comunità amanteana. Ho scelto di aderire al Partito democratico e grazie anche alla disponibilità dei vertici regionali e nazionali considero il Pd il mio ideale punto di riferimento.
-Come si snoderà l’azione amministrativa da qui ai prossimi mesi?
Le cose da fare sono tante, ma anche quelle portate a compimento non sono di certo poche. È stato prorogato il progetto “Home care premium”. Sempre sul fronte dell’assistenza alle famiglie proseguiremo con il servizio di asilo nido, pronti a raccogliere nuove opportunità se dovessero prospettarsi di fronte ai nostri occhi. Dallo scorso mese di novembre abbiamo cominciato a lavorare, di concerto con il comitato “Giuseppe Brusco” all’organizzazione della kermesse carnascialesca. I gruppi di giovani sono al lavoro, le coreografie e i costumi sono in fase di realizzazione e la partecipazione sarà certamente all’altezza delle edizioni più belle. La rinnovata disponibilità dello stesso comitato ad ascoltare il territorio produrrà certamente i frutti sperati. A breve partiremo con una serie di interventi di riqualificazione del lungomare, rendendolo certamente più gradevole e funzionale in vista dell’estate. Il fatto che alcune prestigiose riviste internazionali hanno inserito la Calabria nelle mete da visitare nel 2017 ci rende orgogliosi e allo stesso tempo ci sprona tutti ad impegnarci di più. Su questo particolare aspetto sono convinta che il dialogo con gli albergatori ed il potenziamento dell’ufficio turistico situato lungo via Margherita serviranno ad incrementare il numero delle presenze. Con i settori competenti, inoltre, abbiamo già programmato una serie di interventi in materia di manutenzione e miglioramento dell’aspetto urbano di Amantea e Campora San Giovanni che andranno ad integrarsi con la raccolta differenziata. Qui siamo chiamati a migliorare: il sistema porta a porta, soprattutto nelle periferie, necessita di un potenziamento e di una migliore organizzazione. Le proposte ed i progetti su questo particolare aspetto non mancano. Ma anche la popolazione, come ho avuto modo di ribadire in precedenti occasioni, deve metterci del suo, evitando l’abbandono selvaggio dei rifiuti. Su questo fronte non faremo sconti a nessuno. L’azione di repressione volta a individuare coloro che gettano il pattume in maniera illecita sarà ancora più dura. Amare la propria città significa in alcuni casi anche proteggerla.