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5 stelleDa quando rappresentiamo in seno al Consiglio Comunale di Amantea il M5S tante sono le segnalazioni che riceviamo ogni giorno.
L’ultima  è stata di tipo tecnico e ha riguardato  la materia dei tributi, in particolare  la Tasi

Alcuni operatori del settore, tra cui Pino Posteraro,  hanno messo in evidenza  problemi  applicativi  che riguardano sia l’aliquota sulle prime case, fissata al 2 per mille, sia la diversa aliquota dell’1,5 per mille che fa riferimento solo alle abitazioni diverse da quelle principali ma non anche a tutti i fabbricati diversi dalle abitazioni: magazzini commerciali, laboratori artigianali, alberghi e quant’altro.Dopo avere approfondito la questione rileviamo i seguenti problemi: nel primo caso la questione riguarda direttamente le abitazioni principali di categoria  A1, A8 e A9  che pagano un’aliquota IMU del 5,5 per mille, poiché la legge stabilisce che "Il comune  può determinare l'aliquota rispettando in ogni caso il vincolo in base al quale la somma delle aliquote della TASI e dell'IMU per ciascuna tipologia di immobile non sia superiore all'aliquota massima consentita dalla legge” che per le abitazioni principali è il 6 per mille.

Ma il problema  può estendersi a tutte le “prime case”, perché la legge parla di tipologie immobiliari e non catastali. E allora qual è l’aliquota che deve trovare applicazione per le prime case del comune di Amantea  ? Per differenza dovrebbe essere per tutti lo 0,5? O forse si dovrebbe deliberare nuovamente e dunque venendo meno l’aliquota già trasmessa al portale del federalismo fiscale dovrebbe applicarsi l’aliquota base dell’1 per mille?I problemi sono evidenti e di non poco conto se analizziamo l’ulteriore possibilità di escludere dal pagamento tutti i fabbricati che non sono abitazioni.

Le gravi difficoltà riguardano da un lato gli obblighi contributivi dei cittadini e dall’altro le casse del Comune per le quali l’assessore al bilancio e i funzionari dei settori  relativi avevano preventivato un gettito che potrebbe adesso venir meno. Ma com’è possibile che siano stati fatti questi errori? Com’è possibile che né l’assessore Tempo, né la Segretaria generale oggi responsabile dell’Ufficio tributi, né il responsabile del settore finanziario si siano accorti di nulla? Eppure il ragioniere ha iscritto entrate in bilancio sulla base delle aliquote fissate in delibera.Com’è noto il M5S aveva chiesto l’azzeramento della TASI per il 2014 e comunque aveva indicato la possibilità individuata nel comma 731 dell’art.1 L.147/2013 di  introdurre  detrazioni a favore dell’abitazione principale finanziabili dallo Stato per un importo di 500 milioni di euro a favore dei comuni.

Nessuno ha preso in considerazione le nostre proposte di intervenire sulle spese, ancora non dettagliate e non chiare, nessuno ha voluto evitare o ridurre il salasso dei cittadini. Oggi ci rispondano perchè  chiediamo, con urgenza, di fare chiarezza sulla questione, rivolgendoci anche  ufficialmente al revisore dei conti che ha espresso parere favorevole e direttamente al Ministero competente. Si ridiscuta il tutto e nel fissare eventuali nuove aliquote si pensi finalmente alle  riduzioni che tengano conto della capacità contributiva delle famiglie, criterio costituzionale di cui il Comune di Amantea non ha mai tenuto conto, sempre attento a far cassa e mai a tutelare i cittadini cui viene richiesto un pagamento oneroso a fronte di servizi scadenti o inesistenti.

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Il consigliere di minoranza Sergio Ruggiero, rappresentante in Consiglio della lista Nuova Primavera–Spirito libero, ha intrapreso l’iniziativa di portare in commissione la questione dello sversamento in mare di liquami tramite un canale di scarico delle acque bianche in corrispondenza del lungomare nord di Amantea.

Si tratta di un fenomeno ripetutamente denunciato da alcuni cittadini durante l’estate scorsa, in particolare da Alfonso Frangione, che ha portato alla ribalta la questione, dovuta alla sostanziale inadeguatezza del sistema cittadino di separazione degli scarichi e all’inefficienza del sistema fognario.

La commissione, alla quale oltre al promotore Ruggiero hanno partecipato il presidente Alessandro Salvatore, l’assessore Antonio Rubino, gli Organi tecnici del Comune e i capogruppo Mazzei e Menechino, ha visto la partecipazione di cittadini interessati, tra i quali Giuseppe Marchese che tramite il suo sito ha dato spazio all’informazione, richiamando l’attenzione degli “addetti ai lavori” rispetto al gravissimo problema.

All’esito dell’analisi della situazione si è deciso di procedere iniziando nella direzione dell’efficientamento del sistema per poi definire interventi più impegnativi, anche dal punto di vista dei costi. In pratica s’intende procedere secondo le seguenti direttrici di intervento:

  1. Razionalizzazione degli scarichi fognari, controllo ed eliminazione degli eventuali scarichi fognari domestici e non nei collettori delle acque bianche;
  2. Recupero presso i tecnici redattori degli atti progettuali relativi ai lavori effettuati sulla rete negli anni ‘90, al fine di rilevare commistioni di scarichi e predisporre una cartografia fedele del sistema;
  3. Distribuzione razionale del sistema di deflusso ed evacuazione delle acque bianche cittadine che attualmente converge nella parte bassa della città creando allagamenti e difficoltà di smaltimento anche al sistema fognario.

Nel rilevare l’impegno dell’Assessore Rubino a dare corso alle iniziative definite, il consigliere Ruggiero ha ribadito la propria determinazione a spingere affinchè l’Amministrazione affronti il problema in termini fattivi.

La lista Nuova Primavera – Spirito libero aveva a tal proposito tenuto una riunione preliminare convocata da Sergio Ruggiero, Biagio Miraglia, Gianfranco Suriano e dal presidente di Spirito Libero Robert Aloisio, alla quale avevano partecipato gli ex candidati della lista.

Il gruppo aveva deciso di promuovere l’iniziativa portata in commissione da Ruggiero, affinchè si esperiscano tutte i possibili interventi atti a rimuovere i deplorevoli fenomeni di sversamento di liquami fognari in mare, inconcepibili per una comunità civile che si definisce attenta alla tutela dell’ambiente e al turismo balneare.

Nel corso della riunione del gruppo, è stato affrontato anche in problema della stabilità del “Ponte in ferro di Catocastro”, essenziale ai fini della sicurezza degli utenti e della razionalizzazione del traffico cittadino per quanto riguarda il centro storico ed il settore nord della città, tanto da rivestire, a giudizio del gruppo, assoluto carattere strategico anche in quanto possibile via di fuga in caso di calamità naturale, come Ruggiero ha rilevato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 30 settembre in cui la Maggioranza ha presentato ed approvato il piano delle opere pubbliche.

A tal proposito il gruppo Nuova Primavera – Spirito libero contesta le scelte della maggioranza la quale ha deciso di privilegiare a tutti i costi la realizzazione di un’asse viario con ben due ponti a sud a scapito di altre opere volte al miglioramento del carattere turistico della città, quali “riordino zona case sciollate” nel centro storico, ammodernamento del lungomare cittadino, pista ciclabile.

Il presidente di Spirito Libero Amantea Roberto Aloisio sottolinea la propria perplessità circa l’urgente necessità di realizzare i suddetti ponti, invece di impegnarsi a mettere in sicurezza i ponti già esistenti.  

Nel merito, si riferisce che è in fase ultimativa lo studio diagnostico effettuato dalla società “NHAZCA” di Roma coordinata dal prof. Mazzanti dell’Università “La Sapienza”, la quale entro fine mese presenterà lo studio definitivo necessario alla stesura dell’auspicato progetto di recupero. Il consigliere Ruggiero, che ha presenziato ad alcune sedute di prova sulla struttura, è costantemente in contatto con il Funzionario comunale ing. Franco Lorello, promotore dell’iniziativa tecnica.  

Anche su questo punto il gruppo Nuova Primavera – Spirito libero manifesta la propria assoluta attenzione attraverso la costante verifica dello stato dell’arte della procedura, che si dovrà concretizzare in tempi ragionevolmente brevi con il recupero della struttura ed il ripristino funzionale della via di uscita ad Acquicella.

Il gruppo Nuova Primavera – Spirito libero, si sta muovendo coerentemente al proprio programma, sia in fase Consiliare, sia in termini di formulazione di proposte volte alla soluzione di importanti problemi che riguardano la collettività.  

Amantea 10.10.2014                                                               Nuova Primavera – Spirito libero

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Ecco le dichiarazioni del Sindaco Sabatino e del M5S

1) AMANTEA (Cs) – Il sindaco di Amantea Monica Sabatino resta ben saldo al proprio posto.

Il Tribunale ordinario di Paola, nella persona del giudice relatore Sara Trabalza, ha rigettato la domanda presentata dal consigliere di minoranza Francesca Menichino e da altri attivisti del Movimento 5 stelle in merito alla presunta ineleggibilità del primo cittadino derivante dalla violazione del disposto normativo dell’articolo 61, comma 1 numero 2 Decreto Legislativo 267/2000 (T.U.E.L.), con riferimento al rapporto di parentela tra lo stesso sindaco ed il responsabile del settore economico e finanziario, nonché vice segretario generale dell’ente, Giuseppe Sabatino.

Secondo i pentastellati le funzioni svolte dal padre del primo cittadino erano in tutto e per tutto assimilabili a quelle del segretario comunale e ciò ha condizionato la libera espressione del voto. Tale scenario è stato smentito dalle decisioni dei magistrati.

All’indomani delle elezioni e della vittoria della lista Rosa Arcobaleno la questione della presunta ineleggibilità divenne punto focale dell’agenda politica con confronti anche accesi in seno al civico consesso.

Fu proprio la Menichino ad interessare della vicenda la Prefettura di Cosenza e a richiedere il parere del Tribunale.

Il sindaco Monica Sabatino è stato difeso dagli avvocati Luigi Manzi ed Andrea Reggio D’Aci del Foro di Roma e Teresa Pirillo di quello di Paola.

«Con questa sentenza – spiega il primo cittadino – viene apposta la parola fine all’ennesimo tentativo perpetrato dal Movimento 5 stelle per delegittimare l’esecutivo in carica.

Ancora una volta è stata dimostrata l’inutilità della cultura dell’odio, che sembra essere invece l’unica via percorsa da coloro che alimentano la contrapposizione e non il dialogo.

Continueremo a lavorare oggi più di ieri per dare risposte alla comunità, adoperandoci come farebbero dei genitori con i propri figli.

I soli vantaggi che ho ottenuto dalla presenza di mio padre tra i dipendenti comunali riguardano l’abnegazione al lavoro e la sua vicinanza dal punto di vista affettivo.

Conosco bene la sua l’onestà: valore che ha mantenuto ben fermo in circa quarant’anni di attività professionale.

E di questo mi reputo estremamente fortunata.

Tengo a precisare, inoltre, che l’ente municipale non si accollerà le mie spese legali, come erroneamente indicato dagli stessi cinquestelle che anche in questo caso hanno provato a mistificare la realtà.

Andiamo avanti come se niente fosse, senza se e senza ma, con la schiena dritta e lo sguardo attento.

Una missione ci attende: rendere Amantea migliore di quella che è attualmente. Inseguiremo questo sogno ad ogni costo, nella consapevolezza che qualcuno preferirebbe lasciare le cose così come stanno».

2) Oggi ci è stato riferito la decisione della sentenza del tribunale di Paola in merito al nostro ricorso sull'ineleggibilità del sindaco Monica Sabatino inerente al fatto che, lo ricordiamo, il padre Giuseppe ha svolto le funzioni di segretario comunale anche essendo vice: la legge sancisce che non possa essere eleggibile il figlio del segretario comunale e i fatti sono noti a tutti, il dr. Giuseppe Sabatino, padre del Sindaco, ininterrottamente dal 1992 ad oggi svolge funzioni di vice segretario Generale dell'Ente per come si evince dalla documentazione allegata al ricorso. 

Il nostro ricorso è stato rigettato.

Per qualcuno sarà stato un cavillo giudiziario, un ingiustificato accanimento verso l'amministrazione comunale di Amantea, per noi non era e non è così. 

Abbiamo deciso di procedere a formalizzare quello che per noi era un atto dovuto, una richiesta di legalità che veniva da oltre 1300 cittadini che hanno chiesto di voltare pagina, di tornare a vedere nelle istituzioni e nel Sindaco in particolare una figura autorevole, rispettabile e che rispecchiasse la città nelle sue sfumature e nelle sue coscienze non le famiglie ed i loro voti.

Quella di oggi per noi non è una sconfitta, crediamo nella legalità ed abbiamo esercitato il nostro diritto-dovere di perseguirla ma rispettiamo la sentenza, come è naturale che sia, riservandoci e valutando se ricorrere in appello o meno.

Quello che vogliamo sottolineare è che il nostro lavoro in comune è solamente iniziato, continueremo a vigilare, a denunciare e a proporre iniziative e provvedimenti per il bene di questa città con al fianco le tantissime persone oneste e per bene che abbiamo avuto modo di incontrare e che incontreremo in questo cammino per andare, tutti insieme, a riveder le stelle.


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