Continuano gli attacchi a Gianluca Cannata.
Un altro volantino distribuito nella frazione di Campora SG
Un volantino, questa volta, a firma del Gruppo consiliare Insieme per la città
Il titolo è emblematico.
Da ultimo è diventato primo, anzi unico.
" Gli ultimi saranno i primi ", recitava cosi una parabola di Gesù che si trova solamente nel "Vangelo secondo Matteo ".
E cosi, dopo Matteo è arrivato Gianluca, che da ultimo degli eletti è diventato il primo anzi l'unico assessore di Campora, non per virtù divina ma per un semplice, umano accordo preelettorale: " a prescindere dal numero dei voti che io prenderò dovrò essere nominato assessore con la delega di vice - sindaco ".
La seconda richiesta era naturalmente velleitaria, perché il Vicerè Gianluca, sapeva che la carica di Vice-Sindaco spettava a Giovanni, la pecorella smarrita, ritornata all'ovile di Mago Zurlì che tra una
magia e l'altra, dettava le condizioni della partita, e Gianluca rispose : ebbene sia, non sarò Vice-Sindaco, ma il solo, anzi l'unico assessore di Campora.
Voglio le seguenti deleghe: Urbanistica, Porto e P.l.P. cosi da coinvolgere l'intero nucleo - non cittadino - ma di famiglia.
ll tutto accadeva nelle oscure stanze del Mago, nella totale insaputa del resto della truppa si tenevano incontri e riunioni di pochi intimi che decidevano il futuro del gruppo di governo, " a prescindere " dagli esiti elettorali.
E cosi succedeva pure per l'assessore Antonio Rubino, che finalmente dopo decenni e decenni di panchina, riesce a coronare l'antico sogno che era diventato una ossessione, divenire assessore, nonostante era il sesto, terz'ultimo degli eletti di Amantea.
Alla fine il cerchio si è fintamente chiuso con le deleghe consiliari, i mal di pancia sono iniziati sin dal primo Consiglio Comunale, con gli interventi dei consiglieri Alessandro Salvatore e Caterina Ciccia, assordante era il silenzio di Franco Chilelli.
Gli inutili contentini non erano stati evidentemente graditi.
La " ragion di Stato " in questa fase è prevalsa, Rubino ha avuto " l'Ambiente ", ma i rapporti con le " Partecipate " le ha volute Sergio Tempo , Giovanni Morelli il " Turismo " ma Caterina Ciccia gli ha sottratto il " CampusTemesa " e i" rapporti con le associazioni ".
Tutto nasce dentro oscure stanze, senza confronto, senza progetti, senza idee.
ll tempo dirà se tutto questo avrà un futuro, perché i problemi della Città sono tanti e vanno affrontanti con impegno e competenza; ma se come si dice il buon giorno si vede dal mattino non ci sarà pittura a sufficienza per nasconderli.
lnsieme per la Città - ll Gruppo Consiliare
Leggiamo sul sito del comune la seguente nota:
“La vicenda giudiziaria concernente le controversie in materia di sanzioni amministrative per il passaggio con il rosso agli apparecchi semaforici accertato con apparecchiatura photored sta producendo, in sede di appello, una giurisprudenza costante del Tribunale di Paola con annullamento delle sentenze del Giudice di Pace di Amantea.
Da ultimo in data 5 giugno 2014 il Tribunale decidendo su 4 appelli proposti dal comune di Amantea li ha accolti condannando i cittadini contravventori al pagamento dell’ammenda ( doppio del minimo) ed alla refusione delle spese legali a favore dl comune di Amantea che ha quantificato in euro 1.600,00 oltre alle spese generali che incideranno in maniera pesante sui bilanci dei singoli e delle famiglie senza peraltro la possibilità per il comune di poter intervenire su quanto disposto dal Giudice
Dobbiamo con rammarico stigmatizzare il comportamento di quanti hanno ingenerato anche con commenti di stampa, il contenzioso nei confronti del comune in una materia in cui la norma e la giurisprudenza erano certe non lasciavano adito a dubbi
Allo scopo di evitare danni ulteriori ai cittadini si invitano gli stessi a voler sanare le proprie posizioni concordando con il nostro ufficio contenzioso una transazione che eviti gli appelli e le sentenze da parte del Tribunale
Si allegano alla presente i files delle quattro sentenze in appello
Amantea 10 giugno 2014.
il funzionario responsabile Il Sindaco
Mario Aloe d.ssa Monica Sabatino”
Sulle sentenze leggiamo che “ Non può residuare alcun dubbio, quindi, che il mezzo avesse superato l’intersezione controllata in condizioni di divieto” e che “ non è considerata indispensabile l’esatta indicazione dei secondi che misura o l’intervallo dei due scatti “ come sosteneva il primo Giudice.
All’amministrazione qualche domanda.
- Il contenzioso con il comune è nato per le contravvenzioni rilevate dai photored . Se i photored saranno disattivati non ci sarà contenzioso.
- Gli appelli proposti dal comune discendono dalla sentenze univoche del Giudice di pace di Amantea che ha accolto i ricorsi dei cittadini. Sostenere che la norma e la giurisprudenza erano certe e non lasciavano adito a dubbi appare palesemente illogico, salvo sostenere che i giudici di Pace non abbiamo scientemente sbagliato i loro giudizi.
- Come può un qualsiasi cittadino, peraltro in una situazione economica gravissima, pagare più di 2000 euro per ogni contravvenzione peraltro dopo aver vinto (tutti) il primo giudizio e senza aver nemmeno nominato un avvocato anche nel giudizio in Tribunale.
- Quanto riceve il comune degli importi delle sentenze?
Allora la conclusione terribile. Il cittadino non deve ricorrere avverso le contravvenzioni ai photored. Deve pagare e zitto! Il rischio è di dover pagare circa 2000 euro e di non sapere dove trovarli.
Forse una valutazione sulla opportunità di lasciare i photored deve essere fatta.
Il comune non può sopravvivere con gli importi di queste contravvenzioni .
Nella foto E adesso come faccio? L’unica cosa è vendere la macchina.
Il mio amico Alfonso Frangione( quello che con Pasquale Veltri pulisce il sottopasso che permette di accedere alla spiaggia di Catocastro, quello che con la moglie Patrizia pulisce la stessa spiaggia, quello che dipinge le strisce bianche per far meglio parcheggiare, eccetera) ha letto della questione Campora , cioè della “pretesa” dei camporesi di avere una rappresentatività equilibrata alla popolazione , al territorio, ai bisogni, agli interessi ed interviene dalla “sua” Roma.
“Leggo su vari giornali on-line e/o cartacei di questo grosso problema riguardante gli assessori che dovrebbero essere proporzionalmente ripartiti tra Amantea e Campora S. Giovanni.
Mi pare di aver letto esclusivamente di commenti critici, ma possono essermene sfuggiti altri di parere diverso, riguardo la scelta che è stata effettuata e che penalizzerebbe Campora.
Premetto che è sicuramente un mio limite, forse perché vivo in città, il non capire questo problema. Amantea è una.
Un Comune. Con questa auspicata sorta di "manuale Cencelli" non se ne uscirebbe più e anche altre frazioni, quartieri, ecc. - io credo - avrebbero diritto a loro rappresentanti.
A Catocastro, per esempio, si vede un vigile o un netturbino (direi ogni morte di Papa) in casi particolari tipo la processione dei "varetti", (nei vicoli mai visto un netturbino), la gente va contromano pur senza avere lì casa, il degrado della cosa pubblica (pure della privata in verità) è vergognoso, il ponte sul fiume mi dicono che è pericolante (infatti sono stati tolti i "cassoni per la monnezza" per non far salire sul ponte il relativo camion), l'importante strada raccordo per la statale verso Paola (sotto la chiesetta di San Giuseppe) è franata e ovviamente lasciata lì "morta ammazzata" e mi fermo qui per non tediare l'incauto lettore.
Allora che dovremmo fare noi catocastresi?
Dovremmo chiedere che ci sia un assessore di Catocastro che tuteli maggiormente il nostro quartiere?
Non credo debbano andare così le cose, sarebbe bieco campanilismo. Io credo che tutto ciò che dobbiamo pretendere è che le persone designate in qualità di Assessori (e non solo) lavorino bene nell'interesse di tutti i cittadini facenti parte del Comune di Amantea; poi se 'sti Assessori sono tutti di Colongi o di Camoli o di Cannavina non è la "conditio sine qua non".
Facciamo tutti il tifo per Amantea tutta.
E vigiliamo.
E collaboriamo.
Ciao. Alfonso Frangione.”
NdR .Ci permetterà Alfonso di cogliere alcuni aspetti della sua nota.
- Campora ha paura di finire come Catocastro ed è per questo che pretende una maggiore rappresentatività.
- Il buonismo di papa Francesco( che a Roma arriva evidentemente prima e meglio) si nota evidente nella invocata speranza che “sti assesori” lavorino bene. ( evidentemente non lo hanno fatto se da Catocastro non passa mai un vigile se non scendendo dal comune e mai uno spazzino nemmeno scendendo dal comune). La foto del centro storico è recente
- L’invito a vigilare è accoglibile ed è esattamente quello che stanno facendo i camporesi pretendendo assessori prossimi ai loro problemi ed interessi
Auguri Catocastro! Ah, i Catocastresi possono comunque sempre rivolgersi a coloro che hanno votato!