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Riceviamo e pubblichiamo:

Amministrazione comunale: Palese ignoranza istituzionale

Ieri ci è toccato sentir dire ufficialmente dal Sindaco di Amantea e dagli Amministratori appartenenti al Consiglio Comunale nella precedente legislatura (tanto tra i banchi della maggioranza quanto tra quelli dell'opposizione) che sul Porto di Amantea per via delle loro deleghe e "dei loro interessi" non erano minimamente al corrente del mancato collaudo e dell'assenza totale per 2 anni e mezzo degli adempimenti che le Autorità preposte avevano richiesto (sin da Marzo 2012 in una "Commissione di Collaudo" tenutasi ad hoc).

Il sequestro del Porto pertanto è stato incredibilmente giustificato dal sindaco Sabatino come una "mannaia caduta dal cielo" invece di rilevare le pesantissime colpe politiche imputabili a tutti quanti loro in virtù della mancanza di attività di controllo e di sindacato ispettivo, rientranti tra i compiti primi di ogni Consigliere Comunale, sia di maggioranza che di opposizione.

Non si trattava infatti di una semplice questione tra le tante di tipo amministrativo che un Consiglio si trova ad affrontare nel corso di una legislatura ma di una delle opere pubbliche strategiche più importanti del territorio, già sottoposta a sequestro per infiltrazioni mafiose nel 2008 a seguito dell'operazione antimafia "Nepetia". Quello a cui abbiamo assistito è un livello sconcertante di ignoranza istituzionale che provoca solo sgomento e paura per le azioni future dell'attuale giunta. Adesso il problema è uno solo: se Amantea debba accontentarsi di tale livello dell’azione amministrativa o debba chiedere di più, nella convinzione che occorra restituire dignità ad una città mortificata da troppi anni di “malapolitica”. Con questo obiettivo il MoVimento 5 Stelle di Amantea attraverso l’azione del portavoce in Consiglio e di tutto il meetup a supporto ha chiesto al sindaco impegni precisi:

- ripercorrere tutta la vicenda che ha condotto al sequestro del porto, individuare responsabilità politiche e amministrative ed eventualmente agire a tutela dell’ente;

-mostrare quella serietà che possa restituire credibilità all’ Istituzione comunale partendo dalla revoca immediata dell’incarico all’Ing. Pileggi. Abbiamo chiesto anche le dimissioni dell’assessore Tempo titolare di due deleghe fondamentali (bilancio e lavori pubblici, oltre a contenzioso e società partecipate) perché risolva le sue pendenze con la giustizia per poi assumere senza ombre incarichi amministrativi così importanti;

- contemporaneamente bisogna impegnarsi e mostrare alla Procura e agli altri enti interessati tutta la solerzia e la competenza che un’amministrazione degna di Amantea dovrebbe avere, nel tentativo di sanare le problematiche che hanno condotto al sequestro di un opera costata 10 miliardi di lire e che produce lavoro e dovrebbe portare sviluppo. A questo fine abbiamo offerto ampia collaborazione dichiarando in Consiglio che “il MoVimento 5 Stelle si rende disponibile ad un dialogo aperto sulla questione, mettendo a disposizione il proprio impegno, la propria visione politica e le competenze di cui può disporre anche con l’ausilio dei propri portavoce al Parlamento italiano e al Parlamento europeo”. L'Amministrazione dinanzi ai rilievi giuridici e politici mossi risponde con sorrisini di scherno e distrazione (non potete vederli perché hanno nuovamente rifiutato la diretta streaming della seduta consiliare richiesta dal Movimento 5 Stelle), il MoVimento 5 Stelle va avanti per la sua strada e per il bene della città!

Ecco la nota di cui abbiamo chiesto l’allegazione agli atti del verbale.

Movimento 5 Stelle Amantea

NdR Ci permettiamo di porre in evidenza lo splendido quadro posto nella sala consiliare che raffigura quel “tempo felice” in cui Amantea mancava del porto e tutti questi “problemi attuali” non esistevano.

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menichinoeruggieroEcco il testo della interrogazione che il M5S ha inviato al sindaco Monica Sabatino

 

“Al sindaco del Comune di Amantea           Dott.ssa Monica Sabatino

Oggetto: Interrogazione relativa alla situazione conseguente al sequestro della struttura portuale.

La sottoscritta Francesca Menichino, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, con la presente interrogazione intende mettere in evidenza relativamente alla situazione del sequestro preventivo del porto i seguenti rilievi:

--La difficoltà di reperire gli atti necessari per l’esercizio istituzionale delle proprie funzioni di sindacato ispettivo per quanto richiesti anche formalmente: basti dire che siamo venuti in possesso di copia del decreto di sequestro del porto solo poche ore prima della presente seduta di Consiglio, con la conseguente difficoltà di avere quella consapevolezza necessaria alla trattazione dell’argomento. Continueremo, in ogni caso, nell’acquisizione degli atti e non accetteremo più che ci siano tentativi di ritardarla, come forse è accaduto sia nel settore finanziario che tecnico- manutentivo i cui responsabili, ci hanno costretto a richieste formali e protocollate a nostro avviso per nulla dovute. A meno di ritenere che le stesse formalità nell’acquisizione degli atti vengano imposte anche a tutti consiglieri di maggioranza e al sindaco medesimo.

--La situazione relativa al sequestro del porto mette in evidenza la situazione gestionale di una struttura importante come quella portuale in cui si rileva tutta l’inerzia degli amministratori che hanno gestito in passato le relative criticità: occorre cioè ricostruire la vicenda al fine di comprendere ed individuare la responsabilità politica dei precedenti amministratori incapaci di effettuare i minimi controlli di base atti ad accertare la regolarità sostanziale della situazione relativa alla struttura portuale e a mettere in atto i necessari adempimenti. Tra detti precedenti amministratori molti, provenendo tanto dai banchi della maggioranza quanto da quelli dell’opposizione del precedente consiglio comunale, oggi si ritrovano nei ruoli di Sindaco, Vicesindaco o Assessore. Oggi assicurano il proprio intervento per limitare i danni ma durante gli anni, i lunghi anni dei precedenti mandati, come svolgevano anche da semplici consiglieri o da assessori il loro fondamentale compito di sindacato ispettivo o, ancor più, i loro incarichi amministrativi ? Attendiamo dal Sindaco Monica Sabatino le relative risposte e le ricordiamo che non può e non deve sottrarsi quale responsabile legale dell’ente all’obbligo di individuare ipotesi di responsabilità civile penale o contabile in capo ai funzionari dell’Ente e/o amministratori della trascorsa consiliatura nell’ambito della quale Ella rivestiva il non secondario ruolo di presidente del Consiglio comunale, che -vale la pena ricordarlo- è organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente.

--In particolar modo si sollevano i seguenti quesiti:

- Perchè tutta la documentazione richiesta nell’ambito della Commissione di collaudo del 28/03/2012 non è stata in due anni e mezzo acquisita, come risulta da Verbale della Commissione di collaudo del 30/06/2014 ?

- Come mai non si è proceduto al calcolo relativo all’occupazione dell’area portuale e alla corretta individuazione degli indennizzi dovuti, si precisa indennizzi e non canoni in mancanza di un titolo legittimo di occupazione, eppure sarebbe bastato utilizzare le tabelle previste dalla legge (D.M.343/98 e L.296/2006 cioè la legge finanziaria 2007) facendo delle semplici moltiplicazioni;

-- Una situazione quella legata al recente sequestro che ha tristemente provocato danni ingenti alle famiglie che hanno fonte di reddito nell’economia legata all’attività portuale, a loro rivolgiamo la nostra solidarietà morale ma anche materiale proponendoci di mettere in atto tutte le iniziative che saranno necessarie anche con il sostegno dei nostri portavoce in Parlamento che già si sono attivati per reperire documentazione utile relativamente al settore della pesca. Per non parlare dei danni per le casse comunali già ampiamente mortificate da decenni di gestione per lo meno discutibile, e che oggi vengono appesantite non solo dall’ingente debito verso il demanio ma anche dalle prevedibili richieste di risarcimento del danno da parte dei diportisti. Amara poi la constatazione della risonanza nazionale della notizia che certo non innalza l’immagine della città di Amantea. Non possiamo non menzionare a questo punto che la delibera n. 83 del 20/06/2014 prevede di dare mandato al responsabile del servizio finanziario di predisporre gli atti necessari per l’assunzione di un “contratto di anticipazione” con la Cassa depositi e prestiti per il pagamento di debiti pregressi fino ad un massimo di Euro 4.500.000,00 per una durata di 30 anni.

-- Si chiede l’immediata revoca dell’incarico alle persone oggetto di indagine penale . Ed in questa sede si chiede altresì la revoca delle deleghe agli amministratori che abbiano pendenze giudiziarie in corso. Ci riferiamo in particolare all’assessore Sergio Tempo, chiedendo di volere uniformarsi a norme che se non trovano per tali rilievi fondamento giuridico, si sostanziano di un valore etico in cui tale ente riteniamo creda fortemente, data, tra l’altro, l’adozione in data12/3/2012 di un Codice etico.

Auspichiamo che il Sindaco voglia aderire ai nostri rilievi, che affronti la questione porto con tutta la serietà necessaria per potere in breve tempo porre rimedi efficaci e, al contempo, restituire dignità alla città di Amantea e credibilità all’Istituzione che rappresentiamo.

Il MoVimento 5 Stelle si rende disponibile ad un dialogo aperto sulla questione, mettendo a disposizione il proprio impegno, la propria visione politica e le competenze di cui può disporre anche con l’ausilio dei propri portavoce al Parlamento italiano e al Parlamento europeo.

Amantea, 04/07/2014                                                IN FEDE  Francesca Menichino”

NdR. Riteniamo opportuna una risposta e siamo disponibili alla dovuta pubblicazione.

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Il mare che vi abbiamo mostrato ieri insieme con il caldo di questi giorni sono i primi responsabili dell’arrivo massiccio delle meduse

Ed i primi bagnanti sono stati attinti dai loro tentacoli urticanti

Ce lo aspettavamo visto che le migliaia di velelle velelle che sono spiaggiate anche sulle nostre spiagge altro non sono che piccole meduse.

Ce lo aspettavamo perché il nostro mare sta tropicalizzando e come spiega Paola Del Negro dell’Ogs “ è vero che già da qualche anno c’è un trend in crescita” e “la presenza delle meduse è costante e in aumento in tutto il Mediterraneo”.

Attenti allora.

La prima cautela è di controllare la eventuale presenza massiccia (non è il nostro caso) ed in questo caso evitare il bagno.

Normalmente, invece, ( è sempre il caso) usare gli occhialini per verificare la loro presenza ed evitarle. Le meduse infatti non ci attaccano e siamo noi che andiamo verso di loro senza avvertirle.

Le meduse normalmente si spostano verticalmente, quindi possono stare in superficie e possono scendere sul fondo e sempre normalmente si muovono e vanno dove le portano le correnti per cui mentre ti bagni possono arrivarti addosso.

Gli occhialini permettono di avvertirle con estrema facilità e di evitarle

Nessuna paura comunque, Da noi non ci sono meduse pericolose come la Pelagia ( i cui tentacoli possono arrivare anche a 10 metri) o la Physalia (chiamata anche Caravella Portoghese) i cui tentacoli raggiungono anche i 20 metri con il rischio che la medusa sembra lontana ma i tentacoli potrebbero esserci vicini.

Nel Mediterraneo non ci sono mai stati casi di vittime a causa di punture di medusa anche se talvolta le persone punte finiscono all'ospedale.

Problemi similari sono noti in Australia dove le meduse fanno più vittime degli squali on in Florida dove la Physalia ha ucciso.

Anche le nostre meduse comunque ( sia quelle bianche più grandi che quelle scure più piccole) devono essere trattate con cautela,

Non toccatele , né fatevi toccare.

Anche i loro tentacoli hanno i cnidocisti (i piccoli organelli cellulari che contengono il veleno) che possono restare sul palmo della mano e, se non le laviamo e poi ci tocchiamo gli occhi (o altre parti delicate), possiamo trasferire il veleno e provocare un'infiammazione.

La cosa migliore da fare se si viene urticati è quella di lavare delicatamente la parte dolente con la stessa acqua di mare e magari con un pezzo dell’asciugamano per tentare di rimuovere i cnidocisti. L’acqua di mare, invece, è fondamentale per pulire la pelle da parti di medusa rimaste attaccate alla pelle e per diluire la tossina non ancora penetrata.

A casa poi può essere utile un lavaggio con acqua e bicarbonato

Quando si è urticati scatta una reazione infiammatoria locale che dà bruciore e dolore. «La pelle si arrossa e compaiono piccole rilevatezze dette pomfi, ma dopo circa 20 minuti la sensazione di bruciore si esaurisce e resta la sensazione di prurito» spiega Francesco Sacrini, specialista in dermatologia presso l’Istituto Clinico Humanitas di Milano. Il grado di dolore-bruciore varia a seconda delle aree colpite e diventa insopportabile in caso sia colpita più del 50% della superficie corporea”.

Non usare sabbia per tentare di estrarre i cnidocisti

Non grattarsi la parte attinta dalle meduse

Un buon rimedio per avere un’immediata azione antiprurito e per bloccare la diffusione delle tossine è quello di applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio al 5 % che non si trova in commercio ma che può essere preparato da un buon farmacista

Buon bagno!

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