
Tanti gli elementi a rendere “storica” la delibera adottata stasera
Cominciamo dalle presenze dei consiglieri. Mancavano solo Antonio Carratelli, Gianfranco Suriano, Franco Chilelli.
Continuiamo con la presenza del segretario comunale, o meglio della segretaria comunale che mancava da molti anni.
Proseguiamo ancora con la presenza di un folto ed inusuale pubblico( vedi foto)
Andiamo avanti con il voto unanime favorevole , anche questo piuttosto raro.
Ma la cosa più sorprendete che rende più che storica, anche “unica” la delibera è condanna della discariche: mai più discariche, non solo quella di Giani. Questa è la decisione assunta dal consiglio comunale di Amantea.
Ovviamente una pronuncia politica di una straordinaria intensità.
Non dimentichiamo che stiamo parlando dello stesso comune che ha dato luogo a tre mostri ambientali quali la dimenticata discarica di Cannavina, la micidiale discarica di Grassullo e la terribile discarica nel letto del Fiume Oliva, tutte e tre discariche ancora presenti ad infangare il territorio amanteano e di cui le ultime due liberano nelle falde micidiale percolato che piano , piano è arrivato al mare con le logiche negative conseguenze ambientali.
La storicità non sta tanto e solo nella inversione di tendenza, quanto nel fatto che la delibera è stata adottata da persone che portano dietro la responsabilità delle due ultime discariche richiamate.
Ma potremmo andare avanti.
Per esempio richiamando la notizia che in queste ore di drammatica situazione ambientale per la chiusura della discarica di Pianopoli esistono due volti della nostra città. Uno positivo in quel di Campora dove si effettua la raccolta porta a porta ed uno negativo nel capoluogo dove ancora sono presenti i cassonetti
In sostanza si è preso e dato atto che rispettare l’ambiente significa effettuare la raccolta porta a porta.
Ed ancora il presidente del consiglio Monica Sabatino ha evidenziato la illogicità di una regione che si attiva con immediatezza per togliere al nostro comune il contributo per la raccolta porta a porta che come evidenziato è “la soluzione positiva ” e che al contrario dispone il finanziamento per la ennesima negativa ed inutile discarica.
Insomma una svolta.
Una svolta perché si è assunto l’impegno ad iniziare il porta a porta anche ad Amantea per fine febbraio od al massimo per i primi di marzo.
Storica, infine( ma non è realmente tutto), perché è stato chiesto alla unanimità la bonifica della discarica abusiva realizzata ed usata dal comune di Amantea ( e non solo, forse) nel letto del Fiume Oliva.
Un cambiamento radicale da comune che inquina a comune che pretende le bonifiche.
Comunicato ufficiale dei “Democratici per Amantea”
Prima di intervenire nel capoluogo ad una iniziativa di “AreaDem” la VicePresidente della Camera Marina Sereni ha incontrato, a Campora, i “Democratici per Amantea” .Un incontro riservato, voluto a seguito del forte impegno dei “Democratici per Amantea” sui temi ambientali ed in particolare sulla “bonifica della Valle dell’ Oliva e sulla costruenda discarica di “Cozzo Giani” di Lago.
Ad attenderla una delegazione dei Democratici e del locale circolo dei GD, che hanno colto l’occasione per evidenziare alla VicePresidente le emergenze che maggiormente preoccupano il territorio: la grave situazione in cui versa la vallata del fiume Oliva, ignorata dalla Regione Calabria, non ancora inserita tra i siti ad alto rischio da bonificare anche se dotata di piano di caratterizzazione; la recrudescenza di atti delittuosi ad opera della criminalità organizzata, che impone un controllo più rigoroso del territorio e l’istituzione di un presidio delle forze dell’ordine a Campora S. Giovanni; l’erosione costiera ed il dissesto idrogeologico, che rischiano di bloccare le arterie principali di collegamento mettendo ulteriormente in crisi il sistema viario e quindi il settore turistico-commerciale.
La VicePresidente Sereni, garantendo di tornare nella nostra bellissima città, ha confermato l’impegno del Partito Democratico in merito alla situazione ambientale dell’Oliva. << Una vera emergenza - ha dichiarato Marina Sereni – già portata all’attenzione del partito dalla collega Chiara Braga, componente della commissione Ambiente e responsabile nazionale del settore, all’indomani dell’incontro di Cosenza. Amantea è una città che merita di essere seguita con maggiore attenzione dalla regione e dal governo nazionale, che hanno il dovere di affrontare senza indugi i problemi che ne limitano lo sviluppo >>.
I “Democratici per Amantea” esprimono grande soddisfazione per l’esito dell’incontro e auspicano una partecipazione massiccia – delle forze politiche, del mondo associativo, dei comitati e dei cittadini – al Consiglio comunale di giovedì 13 febbraio (in Municipio, ore 18.30) che dovrà esprimersi sulla determinazione "Bonifica dell'Oliva e discarica di Lago" scaturita dalla proposta di deliberazione presentata dal consigliere Vincenzo Pugliano.
Democratici per Amantea
Il Carnevale in arrivo sta ponendo in secondo piano il problema principale della cittadina quale è quello del futuro governo di Amantea.
Ma noi non possiamo permetterci distrazioni.
E per questo vi presentiamo le novità
La prima nave arenatasi è quella di Vincenzo Lazzaroli. La notizia viene dalla tolda di comando. Oggettivamente era una impresa ardua, al limite del possibile quella di una lista di Forza Italia. Ora il referente di FI in Amantea dopo l’allontanamento di Marcello Socievole deve trovare una nuova “casa”, cioè nave. Anche questa ricerca sembra difficile per via della posizione di comando che Lazzaroli ambisce.
La seconda nave arenatasi è quella di Paolo Le Rose. Anche lui ambiva alla posizione di comandante della sua nave, con un suo equipaggio, con una sua propria rotta, senza rapporti con il passato e gli errori della vecchia politica. Sembra che fermo restando la teorica attenzione alla sua persona il suo disegno non prenda contorni e la sua speranza non prenda forma.
Disperati restano sul molo coloro che avevano cercato o perlomeno pensato di trovare una buona posizione su queste navi.
Qualcuno era già sceso, qualcun altro fa finta di andare in libera uscita ma che a sera non sembra intenda rientrare
Non sembra rientrare nel novero di quelle pronte a partire nemmeno la nave di Tullio Lupi che trova inattese difficoltà in particolare per la contestuale presenza della lista di Sante Mazzei e Marcello Socievole che sta per aprire la sezione del NCD. Le armi di Lupi potrebbero però essere poste su una nave comune che vedrebbe nella posizione di comando l’assessore Mazzei , in quella di vice Marcello Socievole, Tullio Lupi quale presidente del Consiglio ed Antonio Carratelli quale assessore al Turismo. Altri interessati candidati in lista nel fanno una compagine vincente.
La provocazione del PD potrebbe anche restare tale ma non si esclude nemmeno una sua riuscita, in specie e se accettasse gruppi compositi di aneliti centrosinistristi. Un innegabile elemento di forza è quello della mancanza di responsabilità nei governi passati e la dichiarazione di voler cambiare, nella linea renziana. Un elemento negativo è la perdurante frattura nascente da incompatibilità personali e di linea in quella alchimia di impossibile scambio del nuovo per il vecchio quasi che si trattasse di un elettrodomestico di nuova tecnologia rispetto ad uno di vecchia generazione. La sinistra non può erogare figli diversi , non sarebbe più un partito. Evidentemente si tratta solo di potere e da qui il vero limite della proposta.
La nave del M5S pur mancando di esperienza ha una grande animosità. Anche qui esistono però difficoltà. La prima è comune a tanti altri ed è la altezza della tolda. Una altezza alla quale molti aspirano tanto più fortemente quanto più bassi si sia nati, cresciuti o vissuti. E’ da ritenere impossibile che M5S manchi all’appuntamento. Se mancasse alle amministrative sarebbe la fine del M5S di Amantea.
Il transatlantico della ex primavera sta caricando nafta per un lungo viaggio ( almeno così si vuol far credere) e sul tavolino in basso a fianco alla passerella il nostromo sta mettendo tanti bolli. Anzi dicono che sta anticipando la paga per gli imbarcandi. Ma le facce sono preoccupate. Si chiedono chi sarà il capitano e se sarà capace di condurre la nave . La storia della navigazione politica è piena di naufragi.