
La frase è tratta da una favola di Andersen nella quale un imperatore vanitoso si fa raggirare da alcuni abili truffatori che gli propongono abiti in un nuovo tessuto meraviglioso che risulta invisibile agli sciocchi. Per ostentazione del re e compiacimento della corte nessuno contesta tale inesistente tessuto.
La frode è svelata da un bambino innocente che, appunto, esclama: "il re è nudo" durante la sfilata del re con i nuovi abiti.
La frase indica appunto "la verità vista con gli occhi di un bambino, verità vista da un innocente, quindi sincera e non "filtrata" da chi vuole compiacere una autorità come appunto quella di un re o segue le dicerie dei più.
La frase indica appunto un bambino, che privo di pregiudizi ed influenze,quindi obiettivo, per primo tra molti, dichiara candidamente quella che è la verità sotto gli occhi di tutti.”
Da allora, l'espressione "il Re è nudo" ha assunto un preciso significato simbolico quando si mettono….a nudo le debolezze delle pubbliche autorità.
Re o regina è la stessa cosa. Anche se nei luoghi comuni qualcuno potrebbe anche azzardare che se bisogna scegliere forse è meglio la regina nuda che il re nudo. Forse. O forse no! Dipende dal re e dipende dalla regina.
Il dilemma però non sembra solo questo, quanto se esistano ancora bambini ( od anche anziani dal cuore di bambino) capaci di dire la verità o se anche loro siano diventati cortigiani come tanti altri in questo nostro paesino nel Tirreno cosentino.
Un paesino dove pochi vedono il re nudo, la regina nuda, gli stessi membri della corte nudi. Un paesino dove anzi in tanti invidiano il re nudo e la regina nuda perché vorrebbero essere al loro posto, …anche se nudi!
Un paese meraviglioso dove la gente non fa distinzione di specie, di genie, di ruolo, di cultura, e perfino di onestà , dove la gente si incontra per gruppi parlandosi addosso ma senza che nessuno ascolti, e dove la forma vince sulla sostanza, dove i “tumaschj” sono la esemplificazione della finta ricchezza e la conferma della povertà, dove la linea tra il bene ed il male, la correttezza e la scorrettezza, non è solo sottile ma curva costantemente a secondo del bisogno o della utilità, dove i sentimenti sono per lo più finti, dove il mestiere vincente è la cortigianeria ipocrita e menzognera, dove i codardi sono ben nascosti e si camuffano per non farsi vedere, dove la lealtà finisce con la à ma non si sa cosa sia mai stata, cosa sia.
In questo paese anche i principini sono nudi ma nessuno sembra volerlo evidenziare.
E tutti aspettano che “altri” dicano quelle verità che in fondo sappiamo in tanti ma che neghiamo in tanti.
Ed aspettando Amantea è nuda e muore.
Volevamo pubblicare da tempo questo scritto, ma aspettavamo per verificare se fosse completo. In questi giorni ci siamo accorti che mancava la cosa più importante e per questa ragione abbiamo integrato il titolo.
Gia! Avevamo dimenticato che “Il re è nudo e la regina dovendo succedergli si incazza” . ahi visto mai che poi spogliano anche me e scoprono quanto sono perfino peggiore del re?
Il Meetup di Amantea ha votato all'unanimità Francesca Menichino come candidata a Sindaco per le prossime Amministrative 2014 di Amantea
Nella grande officina portuale della politica si affannano maestranze ed operai.
Dall’alto delle torri, al sole, brillano le lenti dei binocoli di chi osserva tutto questo agitarsi affannoso. Sono gli osservatori. Qualcuno osserva per sapere, qualcuno per riferire. Qualcuno invece è lì solo per darsi un tono ed apparire importante.
Gente che va, gente che viene. Ma tutto sommato gente che è per lo più non indicativa.
Pochi sanno che chi si agita sono solo quelli che portano i caffè od al massimo i panini, ma non quelli che sono interessati a comporre liste od a parteciparvi.
Gli accordi sono fatti altrove, nei salotti, nelle case( chiuse od aperte non è dato sapere), nelle sedi dei luoghi di potere.
Ma il parterre politico (difficile chiamarlo partitico) quest’anno sembra essersi arricchito di una novità
Qualcuno sta cercando di comporre la lista del M5S.
E sembra che vi stiano riuscendo.
Alcuni si sono ( o sono stati, non è dato sapere) defilati e quelli che sono rimasti sembrano aver raggiunto un sufficiente grado di unità e perfino un elenco di candidati per le prossime elezioni.
Forse sono disponibili alcuni ultimi posti per eventuali altri che intendano concorrere a svecchiare la politica amanteana , quella politica nella quale si vedono sempre le stesse facce, alcune anche da decenni, da una vita.
Nessun comunicato ufficiale ma la notizia è certa.
La candidata sindaco è Francesca Menichino votata all’unanimità dal Meetup
Ora la lista con il programma sarà inviato al M5S per la concessione del logo che finora sembra sia stato concesso solo a Celico e Montalto Uffugo.
Secondo le indiscrezioni si tratta di una lista di quasi tutti neofiti della politica, giovani pronti a portare il proprio contributo per il governo del paese, giovani pronti a ricevere i voti di chi ha dato ad Amantea una incredibile messe di consensi
Giovani che intendono rimuovere i potenti, anzi gli onnipotenti della politica locale, giovani che vogliono cambiare ed ora, come reagirà il paese.
Stasera nella sala conferenze dell’Hotel Mediterraneo è andato in scena il PISL, cioè il progetto integrato di sviluppo locale, uno strumento di cui si è fatto un gran parlare( finora soltanto) fin da quando il 17 agosto 2011 con un comunicato della giunta regionale si annunciava l’arrivo di 400 milioni di euro e Scopelliti e Mancini esprimevano la propria soddisfazione ripartendo la ingente disponibilità tra le varie province calabresi (alla provincia di Cosenza 144 milioni di Euro, a quella di Catanzaro 63 milioni , per quella di Reggio Calabria 96 milioni , per quella di Crotone 41 milioni e per quella di Vibo Valentia 47 milioni).
I progetti dovevano essere presentati al Dipartimento Regionale per la Programmazione Nazionale e Comunitaria entro il 12 dicembre 2011.
Sono passati più di due anni ( troppi) per la valutazione e la determinazione delle somme assegnabili.
E stasera la presentazione pubblica.
Ecco chi c’era.
Al tavolo della presidenza, Antonio Chiappetta, Sante Mazzei, Michele Vadacchino, Giacomino Mancini, e due tecnici della regione
Tra il pubblico, il sindaco di san Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli , sindaco di Lago Vittorio Cupelli e l’assessore Giovanni Barone, il sindaco di San Lucido Roberto Pizzuti, il sindaco di Fiumefreddo Bruzio Vincenzo Aloisio, il sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci ed il vicesindaco Gaspare Perri, il vice sindaco del Comune di Belmonte Calabro Giuseppe Bruno.
Per l’amministrazione comunale di Amantea oltre al sindaco Vadacchino ed all’assessore Mazzei visti anche la presidente del consiglio Monica Sabatino, l’assessore Marcello Socievole, il consigliere Mario Pizzino , l’ex assessore Antonio Carratelli.
Nel pubblico anche candidabili al prossimo consiglio comunale, Tullio Lupi, Fabio Garritano, Franco Filice, Mario Bruni, Raffaele Romano, Pino Veltri , Vincenzo Lazzaroli, Gianluca Cannata Ottaviano di Puglia, Davide Viola ed Amedeo Muoio del Consiglio di Frazione di Campora San Giovanni.
Numerosi anche gli albergatori dei 5 paesi che costituiscono il Pisl “Antica Temesa”, (scelto sembra per non confonderlo con altre Temesa, magari più recenti se non moderne) cioè Amantea, Lago, Aiello Calabro, Serra di Aiello, Belmonte Calabro.
Numeroso anche il pubblico presente tra cui commercialisti e tecnici.