E’ il primo consiglio del dopo Tonnara
E sul banco del consiglio comunale, là dove di solito sedeva Franco Tonnara, un mazzo di fiori.
Sono per Lui.
Per il sindaco che Amantea non ha più.
Per il sindaco che manca allo stesso consiglio comunale.
Con tutto il suo carico di umanità , di signorilità, di serenità, di equilibrio, di saggezza politica.
Ne traccia un delicato ritratto la presidentessa Monica Sabatino che rivolge a Tonnara il ricordo ed il saluto suo e dell’intero consiglio.
Senza distinzioni, senza diversità alcuna, come quando fuori dall’agone partitico e politico gli uomini e le loro storie emergono senza bandiere, senza vessilli o posizioni.
I fiori, domani, saranno portati a nome del consiglio e della intera città sulla sua lapide.
Poi tutti i consiglieri ed il pubblico presente si alzano in piedi e formulano un applauso finale.
E’ un tributo di affetto
Un omaggio riconoscente di tutti i presenti al sindaco Tonnara.
Difficile essere presente nella sala Consiliare di Amantea senza che la memoria non vada alla figura di Franco Tonnara, che spesso silenziosamente seguiva l’andare del consiglio, quasi spettatore passivo, salvo, poi, quando era necessario, a dimostrare a tutti che era la “sua” sala consiliare, il “suo” consiglio, che era sempre attentissimo e pronto a fare chiarezza , ad illuminare una politica talvolta spenta e passiva.
Mancherà. Mancherà a tutti , ma soprattutto ai suoi, per i quali era guida.
Assisteremo per capire chi nel consesso comunale possa sostituirlo!
Il Consiglio è stato convocato giovedì 21 novembre, ore 18.00 nella sala consiliare del Municipio.
Otto i punti all’ordine del giorno:
-approvazione verbali seduta consiliare del 26 giugno 2013;
-destinazione proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni pecuniarie in materia di urbanistica e di edilizia;
-approvazione del programma delle opere pubbliche per il triennio 2013/2015 ed elenco annuale 2013;
-piano per l’edilizia economica e popolare degli insediamenti produttivi aree e fabbricati da cedere in proprietà o diritto di superficie. Provvedimenti per l’anno 2013;
-piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari art. 58 D.Lg 112/2009 e ss.mmm.ii;
-bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2013. Relazione previsionale e programmatica per il triennio 2013/2015. Bilancio pluriennale per il triennio 2013/2015.
-Esame ed approvazione; approvazione rettifica tracciato di una strada privata ad uso pubblico Km 344+118 S.S. 18 direzione nord;
-convenzione tra i Comuni di Falerna (Cz), Amantea (Cs); Cleto (CS) e San Lucido (Cs) per la gestione in forma associata del servizio di Segreteria Comunale.
L’attuale panorama politico-amministrativo di Amantea è figlio di quel confusionario processo di rappresentatività antipartitica della nostra cittadina; una cittadina che da decenni, ormai, ha abbandonato i partiti, che erano diventate gabbie per coloro che venivano eletti con mezzi propri, cioè parenti, amici e compari, e che passavano con tutte le insegne, le armi ed i bagagli nelle liste civiche che, al contrario, offrivano ampie garanzie di libertà di azione, senza , cioè, alcun condizionamento partitico.
Il risultato costante e coerente è stato quello di aggregazioni che hanno distrutto perfino le istintive vocazioni alla riformulazione di partiti od al loro rifondarsi.
E così Amantea non ha un centro destra ed in particolare non ha il PDL, che peraltro si sta frazionando senza avere più alcuna capacità aggregativa degna di questo nome e, quindi, alcuna speranza di imporsi nelle future elezioni.
Ed Amantea non ha un centro sinistra ed in particolare non ha un PD, per quanto esso sia più o meno responsabilmente al Governo del Paese. Il PD locale è fortemente diviso, apparentemente tra “renziani” e “cuperliani”, ma in realtà tra gruppi di potere da conservare o da acquisire.
L’UDC vive di luce riflessa. Ad Amantea cioè esiste solo se si lega a qualcuno o qualcosa.
Il FLI è scomparso prima ancora di nascere.
La destra è solo una posizione.
Il centro solo una ubicazione.
Ed allora l’orientamento muove ancora oggi decisamente nella direzione delle aggregazioni di interessi di potere.
Non solo, in tutta Amantea non esistono più i vecchi catalizzatori delle aggregazioni civiche o comunque non sembra che quelli esistenti siano più capaci di tanto. E comunque la consapevolezza della frammentarietà della situazione parapolitica locale induce a fortissime reazioni contro chiunque abbia la benchè minima intenzione di proporsi a capo di una lista o di una coalizione
Tonnara è salito in cielo e non ha lasciato se non la “vocazione” primaverile, ma certamente non eredi atti a creare rete .
Mario Pirillo, l’attuale unico politico che Amantea rappresenta, ha troppi disistimatori e nemici.
La Rupa ha insuperabili problemi giudiziari
GB Morelli e Signorelli, che si sono presentati alle ultime consultazioni, risultando eletti quasi soltanto loro, e perdendo pezzi ad ogni minima occasione, non sembra abbiano alcuna possibilità di essere capilista.
In questa nebbia e questo smog avanzano alcuni don Chisciotte della Mancia erti sui loro Ronzinanti e seguiti dai fidi Sancio Panza in groppa ai loro asini.
Tanti don Chisciotte che lancia in resta si propongono pronti a fare piazza pulita di tutte le ingiustizie, le prepotenze e i soprusi.
Tanti don Chisciotte che vivono solo grazie alle capacità dei loro Sancio Panza procacciatori di pane, caciotte, salami, polli e galline, in attesa di diventare governatore della isola ancora non conquistata od assessore del comune .
Tanti don Chisciotte pronti a lottare contro i mulini a vento– giganti ed il branco-esercito di pecore- soldati.
Tanti don Chisciotte comunque capaci di appassionare comunque e sempre questo popolo amanteano che dalle mura della sua rocca osserva le movenze di chi sta sotto indifferente al fatto che siano nemici della città