
Siamo in piena emergenza rifiuti, oramai è ufficiale, sono mesi che l'intero comparto rifiuti dava segni di insofferenza e di squilibrio, purtroppo siamo arrivati al capolinea, le soluzioni tampone sono esaurite, la Regione Calabria ha deciso di non decidere e quindi la palla passa ai Comuni e quindi agli ATO.
Con una nota odierna il Presidente dell'ATO Cosenza, sindaco di Rende, Marcello Manna, comunica alla piattaforma Calabra Maceri, gestore per la provincia di Cosenza della valorizzazione ed avvio a destino dei rifiuti, di programmare un calendario, molto striminzito, data la disponibilità ad accettare rifiuti indifferenziati e frazione organica, dando priorità ai Comuni di Cosenza e di Corigliano/Rossano lasciando di fatto assolutamente tutti gli altri comuni in una situazione di emergenza igienico-sanitaria.
In sostanza il presidente degli ATO Cosenza, che è il Presidente di tutti i Comuni della Provincia di Cosenza, concede la priorità di conferimento sia sui quantitativi che sulla precedenza ai due grossi Comuni Cosentini, così facendo tutti gli altri comuni non avranno possibilità di scaricare alcun tipo di rifiuto.
La riflessione che ne diviene per noi è necessaria e urgente, ma deve essere svolta con i piedi per terra, è curioso notare che i sostenitori della grandi città e quindi dei grandi interessi sono i primi che portano inquinamento e insalubrità dell'ambiente.
Da qui le prime reazioni della popolazione di cui Silvio Clemente è divenuto una portavoce autorevole, di seguito la sua nota sui social.
<<Sono venuto a conoscenza di un ulteriore "oltraggio" alla nostra città.
Ho volutamente usato un termine forte perché adesso sta diventando tutto molto, ma molto intollerabile, al limite della nostra santa e riconosciuta pazienza.
Il presidente dell' A. T. O Cosenza, chiede alla Calabria Maceri, ovvero dove noi conferiamo i nostri rifiuti, di derogare ed accettare i rifiuti provenienti prevalentemente da Cosenza città e da Corogliano Rossano.
Sicché Amantea resterà invasa di rifiuti ancora per giorni, giorni e giorni.
Le strade completamente ricoperti di rifiuti con topi grandi quanto gatti che vi scorazzano in tutta tranquillità.
Non ne facciamo una questione di mero campanile ma nella Provincia di Cosenza, Amantea è uno dei paesi più popolosi e con centinaia di attività commerciali, sconosciute a tantissimi paesi della provincia di Cosenza.
Vogliamo che l' A. T. O di Cosenza ripari con immediatezza a questa ingiusta ed insopportabile discriminazione.
Amantea oltre ad essere una delle più grosse realtà commerciali dell'intera provincia si sta lentamente preparando alla stagione estiva.
Non possiamo stare e in silenzio, ed è per ciò che invitiamo la Commissione Straordinaria ad elevare formale protesta contro l' A. T. O. di Cosenza.
È la storia di Amantea a richiederlo e non qualche dubbio dettaglio odierno.
La storia di una grande città commerciale e turistica.
Dobbiamo e con urgenza poter conferire i rifiuti alla Calabria Maceri di Rende.
Grazie
A seguito dell’incontro di ieri in comune, Vincenzo Lazzaroli esprime soddisfazione perché una prima richiesta è stata accolta.
Lazzaroli scrive sul suo profilo Facebook: L’impegno è stato mantenuto, stamattina gli addetti alla manutenzione del comune di Amantea che ringrazio, hanno ridato dignità alla piccola piazza, dedicata agli eroi vittime di mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Un gesto che rederà giusta memoria a Giovanni Falcone, per la ricorrenza del 23 maggio di 28 anni fa, giorno in cui, il magistrato siciliano, la moglie e gli agenti della scorta vennero uccisi dalla mafia a Capaci.
Sulla lotta alla mafia, non bisogna abbassare la guardia perché rappresenta ancora una minaccia reale, e la memoria seve come valore per non dimenticare e per sensibilizzare i giovani a capire che i nostri modelli vanno scelti tra coloro che si sono battuti per preservare con impegno il bene comune e hanno sostenuto i valori dello Stato a costo della propria vita.
Sabato 23 maggio per onorare il sacrificio del magistrato ucciso dalla mafia, porteremo un mazzo di fiori come segno di gratitudine.
Ringrazio ancora il responsabile della manutenzione del comune di Amantea Ing. Stellato per la sensibilità dimostrata per Piazza Falcone e Borsellino e per tutte le altre importanti istanze che gli ho sottoposto, il porto di Amantea, la scuola media Mameli, la pulizia delle strade e tante altre istanze che certamente verranno affrontate nei prossimi giorni, per il bene della nostra Amantea.
AIELLO CALABRO, 16 MAGGIO 2020 - Il Comune di Aiello Calabro avvia l’attività di screening per contrastare il contagio da Coronavirus. Sono stati eseguiti cento test sierologici per comprendere quante persone potrebbero essere venute a contatto con il virus.
A sottoporsi al test dipendenti del Comune, medici di famiglia, commercianti, farmacisti, parrucchieri e chi lavora a contatto con il pubblico. Un’iniziativa del sindaco Franco Iacucci che, insieme al vicesindaco Luca Lepore e all’assessore Olga Terranova, ha deciso di iniziare questa “fase 2” puntando, ancora una volta, sulla prevenzione.
“Si riparte. E lo facciamo in massima sicurezza con la speranza di tornare presto alla normalità. Il test, lo sappiamo, non è una patente di immunità ma rivelano se si è entrati in contatto con il virus. I risultati – spiega il sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci - vengono trasmessi al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza e in caso di positività si procederà con l’esecuzione del tampone faringeo. In questo modo avremo un quadro più chiaro della situazione epidemiologica del territorio. Proprio in questa fase delicatissima non dobbiamo abbassare la guardia e con la massima prudenza bisogna evitare la diffusione del contagio.
Siamo uno dei primi Comuni in Calabria ad effettuare questi test che grazie alla rilevazione di IgM e IgG misurano la presenza nel sangue di anticorpi per il Covid-19. Questi test – sottolinea Franco Iacucci -, nonostante non possano essere considerati sostitutivi al test molecolare, sono uno strumento prezioso per ripartire dopo la fase di lockdown. I Comuni sono lasciati soli in questa battaglia nonostante i sindaci siano poi gli esecutori sul territorio, nonché i responsabili della salute pubblica.
Siamo rammaricati, però, di non poterli fare all’intera popolazione: le casse comunali non ce lo permettono. Ma effettuarli sui lavoratori a contatto con il pubblico è già una grande opportunità a tutela della salute degli aiellesi e potrebbe evitare il nascere di eventuali focolai”.