
Lo dico come amministratrice, come cittadina, madre e donna. Impossibile contestare alcunché agli amici albergatori e commercianti di amantea e Campora san Giovanni, anzi, mi sento di ringraziarli per avere con delicatezza ricordato a tutta la giunta gli impegni assunti, in particolare, da me e dal sindaco. Sono passati tre mesi dalla delibera della vigilia di Natale, sta arrivando Pasqua ed ancora il bando non è stato preparato dai competenti uffici. Non voglio dare patenti di responsabilità, ma certo qualcuno dovrà prima o dopo dire il perché di questo ingiustificato ritardo. Eppure è bene si sappia , ho sollecitato una pronta evasione. Mi auguro che ora dopo questa sollecitazione la intera giunta prenda atto che occorre correre più velocemente, anche se secondo me occorrerebbe imparare a volare. Da qui la preghiera ad albergatori e commercianti di non lasciarmi
Un grande avvocato quale Nicola carratelli è stato incaricato di difendere gli interessi del comune di ąmantea soccombente nel giudizio presso il tribunale di Paola e relativo al porto. La giunta con delibera n27 del 13 marzo ha deliberato di resistere in giudizio contro la ditta cav metallo srl. Il procedimento ha titolo cav metallo srl verso comune di amantea +2. Con sentenza 615 del 2018 il comune di amantea è risultato soccombente e condannato al pagamento di una forte somma. Una somma che il comune non sarà in grado di pagare. Una somma che é ingiusto sia addebitata ai cittadini incolpevoli ed ancora più alle incolpevoli generazioni future. Ancora una volta è necessario che gli errori siano pagati da chi li commette e non in via generale dall'ente comune. Una sola domanda si impone :sarà in grado nicola carratelli di sovvertire il primo esito giudiziario?
Stanno per scadere i sessanta giorni assegnati probabilmente per l'ultima volta al nostro comune per approvare il bilancio riequilibrato. Una cosa impossibile, ci sembra, al di là della passione di rocco giusta, al di là dell'equilibrio del sindaco Mario pizzino. Un problema che ormai riguarda tantissimi comuni italiani e soprattutto calabresi. Un problema che aveva due soluzioni. Una minore ed insufficiente quale è quella di ridurre le spese così come in qualche modo è stato fatto da questa amministrazione. Una maggiore e che sarebbe potuta essere solutiva qual è quella di fare una durissima lotta alla evasione tributaria. Una lotta poco tentata, poco voluta e senza la quale si è arrivati al dissesto, ma non escludiamo giunga anche davanti ai giudici. Tra certezze vere e finte il vento sollevato dalla recente. Sentenza della cassazione che ormai impone scelte definitive e responsabilità precise in particolare verso amministratori e funzionari del passato.