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culoFin dal lontano 1948, la liberal-democrazia ha anche portato con sé la delegazione del crimine governativo. In altre forme di governo, la classe dirigente è sempre stata libera di fare e prendere tutto ciò che voleva, anche se si trattava di un atto contrario alla Legge.

In questa forma di convivenza, teoricamente, il governo avrebbe dovuto essere responsabile dei suoi crimini. Di questo, secondo la mia modesta opinione, gli elettori dovrebbero ricordarsi alle prossime elezioni.

Purtroppo, esiste una fondata opinione che gli stessi cittadini sarebbero portati a tollerare il malaffare in grande misura onde ottenere la propria quota senza essere collegati ad esso. Frutto della stessa liberal-democrazia è la criminalità organizzata la quale, non avrebbe ragione d’essere senza il sostegno del potere costituito.

Ho sempre sospettato di esser nato in una cittadina dei lenti a capire, dove oltre il 50% degli elettori, che andrà a votare in Giugno, fanno parte della grande armata di Brancaleone ideata e realizzata dal regista Mario Monicelli.

La seconda guerra mondiale era finita da poco, l’Italia aveva perso – non solo sul campo di battaglia, ma anche dal punto di vista sociale – e il cinema si assunse una forte responsabilità civile nei confronti di questa nuova società da ricostruire.

Un’armata Brancaleone che pensava di essere in grado di risolvere problemi, e invece era ed è (ahinoi) formata da mezze calzette, così stupide che solo un pubblico di stupidi poteva credere ai loro lazzi e sberleffi da commedia dello sghignazzo.

La Prima legge Fondamentale della stupidità umana asserisce senza ambiguità di sorte che: Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

Altrimenti gli uomini e le donne come avrebbero potuto accettare di essere governati in questo modo e a questo prezzo per così lungo tempo? Una moltitudine di farabutti, impostori, ciarlatani, criminali arroccati al Comune si sono sempre arrogato il diritto (attraverso la delega) d’impoverire interi strati della popolazione a favore di un gruppetto di privilegiati, imbonitori che avrebbero dovuto essere destinati ad un porcile, come aveva ben visto lo scrittore George Orwell nella sua celeberrima “Fattoria degli animali”.

La stupidità! Ecco cosa dovranno sconfiggere i miei concittadini nel ‘segreto dell'urna’. Perché la stupidità è l’arma che necessita ad ogni potere di malaffare e per questo viene promossa nelle scuole, nelle chiese, nelle fabbriche, nei partiti, nelle arti e nelle merci.

Ogni Amministrazione fino ad oggi, ha sempre portato la pioggia acida nei cuori. Una città governata da ottusi strilloni non potrà portare nulla di buono.

In una situazione si fatta, chi oserà alzare troppo la voce o tossire di traverso, verrà messo in moderne caverne a guardare la propria ombra… la paura genera paura e lo stato di soggezione riprodurrà una infinità di gnomi con l’inclinazione all’inginocchiatoio e alla confessione. La gran parte della cittadinanza non sa parlare di altro, non parla che della sua misera vita. Non riesce a intrecciare una conversazione perché il suo ventre, perennemente vuoto, svuota la testa.

Il mondo non le interessa, non è mai sicura di contare sul prossimo pasto e così non sa pensare ad altro che al prossimo convito. Questa popolazione dovrà svegliarsi quel 12 giugno del 2022 e, questa volta, smentirmi, nel provarmi che le idee non cascano dal cielo e la speranza che qualcosa cambi è semplicemente una trappola inventata dai padroni!

Gigino A Pellegrini & G elTarik

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Agorà democratiche VIBOLa mancata adozione del Programma operativo 2022-2023 blocca il Piano straordinario delle assunzioni e i 60 milioni annui del contributo di solidarietà.

VIBO VALENTIA, 14 MAGGIO 2022 - «La Calabria, dopo 13 anni di commissariamento, continua ad essere sottoposta al Piano di rientro che prosegue attraverso l’adozione di un nuovo Programma operativo 2022-2023.

La struttura commissariale, con protocollo 169 del 4 agosto 2021, ha trasmesso la bozza del Programma operativo ai Ministeri della Salute, dell’Economia e delle Finanze per la valutazione ma nonostante le riunioni del Tavolo Adduce, tenutesi a dicembre 2021 e aprile 2022, non è stato approvato. Anzi sono state riscontrate diverse criticità».

 È quanto afferma il responsabile Pd Salute per il Mezzogiorno, Carlo, Guccione, che questo pomeriggio è a Vibo Valentia per partecipare ad “Agorà democratiche” dal titolo “La Sanità si cura”.

«Senza l’adozione del Programma operativo 2022-2023 non è possibile attivare il Piano straordinario Calabria per l’assunzione di personale medico, sanitario e sociosanitario anche nel settore dell’emergenza-urgenza, in deroga ai tetti di spesa, né utilizzare le risorse del Contributo di solidarietà stanziate, in base al decreto-legge 150/2020 (Decreto Calabria), al fine di supportare gli interventi di potenziamento del servizio sanitario regionale stante la grave situazione economico finanziaria e sanitaria presente nella Regione. In particolare, sessanta milioni è la cifra accantonata per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023 per il contributo di solidarietà a favore della Calabria.

Il paradosso – sostiene Carlo Guccione – è tutto calabrese. La nostra è l’unica regione in cui diminuisce la spesa per il personale: “In merito al costo del personale sull’intero SSR e per singolo ente del SSR si rileva – viene riportato nel verbale del Tavolo Adduce - la gravità della circostanza che durante l’anno 2020, anno caratterizzato dalla pandemia, vi è stata una diminuzione del costo del personale pur essendo state preordinate risorse aggiuntive straordinarie per la pandemia”».

«La ricognizione del debito della sanità calabrese è dirimente a qualsiasi tentativo di uscire dal Piano di rientro. In Calabria il problema non sono le risorse, anzi ne abbiamo fin troppe. Quello che rischia di portare a un punto di non ritorno la sanità calabrese – dichiara Guccione - sono i ritardi che scaturiscono da una incapacità gestionale e da una pubblica amministrazione non all’altezza.

Come si può pretendere di risanare il debito sanitario, sicuramente superiore a quello che nel 2009 ha portato la Calabria al commissariamento, se non riusciamo neanche a quantificarlo o a bloccare il meccanismo che continua a produrre ulteriore debito? Una cosa è certa: lo Stato è in debito con i calabresi. Ecco perché – ha ribadito Carlo Guccione nel corso di “Agorà Democratiche” a Vibo - lo Stato dovrà farsi carico del debito che ha maturato in questi 13 anni di commissariamento della sanità calabrese attraverso interventi e procedure che portino all’azzeramento dello stesso».

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fratelliGiovedì 5 maggio si è svolto ad Amantea un incontro politico organizzato dal circolo di Fratelli d’Italia di Amantea, alla presenza degli esponenti locali, Fabio Garritano, Pino Veltri e Gioacchino Lorelli, dei dirigenti provinciali Angelo Brutto, Francesco Barone, Nicola Caruso e dell’on. Fausto Orsomarso, assessore al Turismo della regione Calabria, tra gli ospiti anche l’avv. Sabrina Mannarino, già candidata alle elezioni regionali tra le fila del partito.

Nel ringraziare per sua presenza, i dirigenti locali hanno avuto la possibilità di chiedere all’assessore Orsomarso l’attenzione dello stesso verso il Tirreno cosentino che, sebbene ricco di risorse naturali, paesaggistiche e storico-culturali, non riesce a far decollare il settore turistico che qui vede la stagione balneare ormai ridotta ai soli 20 giorni del mese di agosto, l’assessore, dal canto suo, ha rinnovato l’attenzione sua e della Giunta Occhiuto per il nostro territorio.

Garritano ha poi presentato il candidato Sindaco Gianfranco Suriano e il progetto politico “La Mia città”, lista che i dirigenti del partito hanno deciso di sostenere alle ormai prossime elezioni comunali:

“essendo consapevoli dell’impossibilita di partecipare con una nostra lista, o con una lista di area centrodestra, si era deciso di lasciare agli iscritti l’assoluta libertà di determinazione sulla propria personale collocazione sebbene dirigenti locali di Fratelli d’Italia, per il costante impegno politico profuso, sono stati subito coinvolti da un gruppo di persone per discutere del futuro della città, tra questi oltre al sottoscritto, Pino Veltri, figura storica della destra locale, nonché Gioacchino Lorelli, sindaco di San Pietro e coordinatore del basso tirreno cosentino del partito.

Già in occasione dei primi incontri abbiamo condiviso la scelta di lasciare da parte le casacche, i simboli dei partiti di cui alcuni sono espressione, nel rispetto delle diverse provenienze e appartenenze politiche, per dare vita ad una aggregazione politica di natura civica, al fine di coinvolgere concittadini provenienti dal tessuto sociale, culturale ed economico dell’intero territorio comunale, persone cioè accumunate dalla volontà di fare politica nell’interesse generale e che per senso di responsabilità vogliono offrire alla città il proprio umile contributo, le proprie esperienze e competenze.

La visione del gruppo ci è apparsa in linea con al nostra, infatti alla base di questo progetto politico–amministrativo abbiamo ritrovato alcuni valori in comune: etica, legalità e competenza.

La destra locale si ritrova dunque con persone di diverse sensibilità ma con cui hanno condiviso pensieri e idee, mettendo in pratica quel modo di fare sana politica che pone al centro il cittadino e i suoi bisogni.

 “La Mia Città”, é dunque una lista civica, in cui Fratelli d’Italia ha trovato comunione di intenti, inseriti in un programma politico elaborato insieme alle varie componenti del gruppo, per il quale, occorre ribadirlo, si è riusciti a superare le scelte ideologiche e di appartenenza, poiché il buonsenso, la lungimiranza, e soprattutto l’interesse generale sono gli elementi che hanno cementato il gruppo.

Anche sulla scelta del candidato sindaco non abbiamo avuto difficoltà, infatti, dopo varie e serene consultazioni, si è giunti alla decisione unanime di chiedere ad una persona del gruppo il sacrificio di accettare la candidatura, anche per noi la scelta è ricaduta su Gianfranco Suriano, politico di lungo corso, più volte consigliere comunale e assessore alle politiche sociali, vicino al mondo dello sport e che tanto a dimostrato di “saper fare” per la comunità, equilibrato e disponibile con tutti tanto di diventare un punto di riferimento per l’intero gruppo e in grado di rappresentare tutte le componenti di cui esso è formato.”

Fabio Garritano

portavoce del partito per la città di Amantea e dirigente provinciale

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