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elezioni manoSi è svolta, in data odierna, nella sede della Federazione provinciale del Pd di Cosenza, la riunione delle forze democratiche e progressiste, rappresentative degli eletti nei Comuni della Provincia, che sostengono FerdinandoNociti quale candidato a presidente dell’amministrazione provinciale, le cui elezioni si terranno il prossimo 20 marzo.

All’incontro erano presenti il segretario regionale del Partito Democratico Nicola Irto, il sub commissario provinciale Aldo Zagarese, il segretario regionale del Partito Socialista Luigi Incarnato, il consigliere provinciale Alessandro Porco di Italia Viva, il consigliere regionale Davide Tavernise in rappresentanza del Movimento 5 Stelle.

Alla riunione, sono intervenuti anche la deputata Enza Bruno Bossio, i consiglieri regionali Franco Iacucci e Mimmo Bevacqua e i dirigenti del Partito Democratico, Carlo Guccione, Graziano Di Natale e Giuseppe Aieta.

Erano altresì presenti il sindaco di Cosenza Franz Caruso, gli assessori del Comune di Rende Annamaria Artese e Fabrizio Totera e una rappresentanza di Sindaci dei Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti.

“Quella delle elezioni provinciali è una partita importantissima per il Partito democratico, la figura di Nociti – ha detto il segretario regionale del Pd Nicola Irto - rappresenta l’unità del Partito e dell’intero centrosinistra.

Dopo l’importante successo alle amministrative di Cosenza dobbiamo continuare su questa strada, con la candidatura di Nociti diamo continuità al lavoro fatto in questi anni. Queste elezioni segnano un passo importantissimo: una Provincia come quella di Cosenza, che ha rappresentato la Calabria e il Mezzogiorno nei tavoli governativi e ha già avuto il via libera per ottenere importanti risorse, non può restare indietro. Una grande sfida ci attende: quella del Pnrr”.

Tutte le forze presenti alla riunione hanno “riconosciuto in Ferdinando Nociti la capacità, l’esperienza e l’autorevolezza per interpretare in maniera avanzata il nuovo ciclo di governo amministrativo. L’elezione del presidente della Provincia riveste, soprattutto in questo momento, un significato particolare.Sono tante le sfide che ci attendono. Dal punto di vista amministrativo, l’Ente Provincia dovrà assumere un ruolo di coordinamento e di propulsione delle attività finalizzate alla crescita del sistema territoriale cosentino, ancora più importante ed efficace, anche rispetto al recente passato.Siamo certi che Ferdinando Nociti alla guida della Provincia di Cosenzasarà in grado di valorizzare lo stato di solidità finanziario che caratterizza l’Ente di Piazza XV Marzo come tra i più virtuosi nel panorama regionale e nazionale.

In continuità con l’opera avviata dalla precedente amministrazione, è prioritario portare a compimento investimenti per opere infrastrutturali per un valore di circa 200 milioni di euro.Tale continuità, oltretutto, costituisce un punto di riferimento per la nuova programmazione rivolta ad attrarre altri investimenti, con particolare riferimento ai fondi disponibili con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rispetto ai quali l’Ente Provincia sarà protagonista.

Dal punto di vista politico, l’esito elettorale del 20 marzo, costituirà certamente una proiezione del successo che le forze democratiche e progressiste hanno registrato nelle recenti elezioni amministrative in occasione del rinnovo dei consigli comunali”.

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aiutoAgli inizi del secolo scorso, il filosofo spagnolo José Ortega y Gasset propose una soluzione ai mali della società in modo alquanto bizzarro. Sosteneva che tutti i lavoratori del settore pubblico dall'alto in basso dovrebbero essere retrocessi al livello inferiore al loro attuale lavoro. Il suo ragionamento prefigurava il Principio di Peter: nelle gerarchie, le persone “arrivano al loro livello di incompetenza”. Fai bene il tuo lavoro e vieni premiato con una promozione, finché non raggiungi un lavoro, in cui sei meno bravo, dove rimani.

Recentemente, Ben Horowitz un imprenditore di successo,ha aggiunto: "La legge dei mediocri. Non appena qualcuno diventa bravo quanto la persona peggiore, lui o lei potrebbe aspettarsi una promozione. Tuttavia, se questo avviene, i livelli di talento diminuiranno gradualmente.”Questo è ciò che deve essere successo negli ultimi 50 anni.

Eppure, penso che sia errato pensare a questo, come un fatto riservato a pochi individui. L'attrazione gravitazionale del mediocre colpisce come il covid. Come scriveva il filosofo John Stuart Mill, che: "la tendenza generale in tutto il mondo è di rendere la mediocrità il potere ascendente tra l'umanità".

Noi tutti oggi, abbiamo paura di ciò che persone come Bush, Gheddafi, Trump, Berlusconi, Putin,possono inventarsi.

La mediocrità non è un semplice difetto di carattere, ma una profonda tendenza di alcuni uomini nell’essere combattuti incessantemente, senza speranza della vittoria finale. In un mondo dove lakakonomia, (la scienza del peggio, o almeno della mediocrità o della cattiva economia, dal greco kakos: cattivo) la teoria della motivazione umana che cerca di spiegare perché a volte è razionale preferire il peggio al meglio.

“Se dal di dentro la stupidità non assomigliasse tanto al talento, al punto da poter essere scambiata con esso, se dall’esterno non potesse apparire come progresso, genio, speranza o miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido e la stupidità non esisterebbe”. Credo che appartenga allo scrittore Robert Musil.

La mediocrazia ci ha travolti. I mediocri sono entrati nella stanza dei bottoni e ci spingono a essere come loro, un po’ come gli alieni del film di Don Siegel L’invasione degli ultracorpi. Tuttavia, l’assalto è stato già lanciato ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere. Già, a ben vedere di esempi sotto i nostri occhi ne abbiamo ogni giorno.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

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mondo-del-futuroAll'inizio dell'incubo, una donna mi ha invitato a dormire con lei in spiaggia. Ma il tempo era plumbeo e dovevamo restare in casa. Non ero in grado di nuotare con mio grande disappunto.

I vestiti che mi offrì non mi stavano bene. Chiaramente! Ci siamo imbarcati su di una grossa libellula per lasciare il posto, mentre un Mig volava di fianco a noi, così vicino da spaventarci entrambi. Sentivo che ci saremmo scontrati. “La necessità di chiarire le proprie proiezioni”. La voce amichevole arrivò forte e chiara. “Ciò che proiettiamo sugli altri e loro su di noi è destinato a essere distruttivo perché è una fantasia.

Che siano immagini ideali o critiche, non sono una comprensione reciproca come individui e provocano amare delusioni. Questo mi condusse a parlare con Richard Bosley, un filosofo americano nato in una famiglia di mormoni nello Utah.Durante i miei anni universitari in Alberta(Canada) mi fece amare Aristotele e la sua idea di amicizia e pace chiaramente necessaria e splendida. Non tutti sono d’accordo su questo ed oggi ne abbiamo la prova.

Il lamento inquietante delle sirene antiaeree che sollecitano le persone a ripararsi sottoterra. L'ululato degli aerei da guerra. Loscricchiolante suono dell’artiglieria. Il rantolo di morte dei carri armati. Civili che non hanno mai impugnato un'arma, con una rivoltella o fucile da caccia,pensano di difendere il proprio Paese. La guerra è tornata in Europa.

Il barbaro pestaggio dell'Ucraina è l'espressione selvaggia in un contesto globaledell'anima del nostro pianeta. È una lotta tra le liberal democrazie occidentali e un asse di autocrazie guidato da Cina e Russia che cercano di imporre i propri sistemi autoritari non solo alle proprie popolazioni, ma anche alle persone oltre i propri confini.

Vladimir Putin, amico del cuore di Berlusconi, ha ripetutamente mentito nella preparazione di un'invasione, negando che sarebbe avvenuta, abbindolandoEmmanuel Macron, Olaf Scholz e gli altri leader che si sono recati al Cremlino per rimanere a bocca aperta mentre i generali russi erano indaffarati con i loro ultimi preparativi di guerra.

Nondimeno,eravamo coscienti che Putinera brutalmente onesto riguardo alla sua ambizione di ridisegnare i confini dell'Europa attraverso la violenza. Ha scritto del suo disprezzo per l'Occidente e del suo desiderio di ricreare un nuovo impero russo.Lo aveva annunciato ed ha agito di conseguenza.

L'annessione della Crimea nel 2014, la guerra del 2008 che ha strappato una fetta della Georgia; il feroce intervento a sostegno della dittatura di Assad in Siria; i cyber-attacchi e la guerra dell'informazione: erano tutti avvertimenti di ciò di cui era capace e di quanto poco era infastidito dalla condanna occidentale.Poi arrivarono gli omicidi. Sergej Skripal viene trovato agonizzante su una panchina del centro commerciale The Maltings di Salisbury, piccola città nel Whiltshire, a sud-est di Londra. Con lui c’è la figlia Yulia, 33 anni, in condizioni altrettanto critiche.I paralleli con il caso che nel 2006 ha coinvolto l’ex agente dell’FSB, Litvinenko, avvelenato con il polonio, furono immediati. Come Litvinenko, Skripal era un ex agente russo, del GRU, l’organo di intelligence militare russo. Entrambi espatriati a Londra. Entrambi avvelenati. 

Poi c’è ciò che Putin ha imparato dall’Occidente:

Putin distingue tra nazione autentiche e nazioni inventate di sana pianta, imita gli europei al cospetto della crisi jugoslava.

Putin riconosce le due autoproclamate repubbliche del Donbass nel nome di quel principio di autodeterminazione dei popoli cui gli occidentali non esitano ad appellarsi ogni volta che ne hanno convenienza.

Il conflitto tra Ucraina e Russia ha natura politica ma Putin lo racconta come “scontro tra civiltà”. Travestire un conflitto che ha sostanza politica in un duello mortale tra una civiltà e il suo opposto barbarico è l’imbroglio cui sono ricorsi molti europei.

Gigino A Pellegrini & G elTarik in collegamento dal nulla

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