Con la scusa dei massi caduti sulla strada del centro storico siamo saliti fino al parcheggio che permette di giungere fino alla parte più alta del centro storico.
Lì giunti, abbiamo visto con sorpresa la presenza di ben 8 auto ed una moto e ci siamo posti la domanda: ma allora il centro storico è abitato?
Vecchie porte abbandonate non si sa da chi ed una pedana fanno da corona e danno l’ immagine di una zona vissuta.
Poi seguiamo le lunghe , scivolose ed inagibili scale fino a che troviamo i primi abitanti che quasi con immediatezza ci chiedono :” Abbiamo letto il tuo articolo sulla passerella di Campora San Giovanni , ma sai dirci che fine ha fatto la piccola pista di accesso alla piazzetta , quella che doveva servire per i diversamente abili, per le bombole di gas, per le casse d’acqua e per le casse da morto?”
È una brutta domanda che ricorda un evento inaccettabile che indusse il precedente assessore ai LLP Sante Mazzei a proporre la realizzazione di piccola pista di accesso alla piazzetta che fosse una alternativa valida ad una rampa di scale illogica ed inaccettabile. La poca gente del centro storico aveva anche raccolto le firme per averla.
Successe il finimondo o quasi. Il centro storico è come Coreca. Non si tocca. Era ottobre 2013.
Si legge infatti nella delibera che “in parte della pubblica opinione è sorto qualche dubbio sul tipo e sulle caratteristiche costruttive dell’opera che si intendeva realizzare”.
Venne allora interessata la commissione consiliare dei lavori pubblici, la stessa che è stata interessata recentemente sia per Coreca che per la passerella di Campora SG, e la commissione decise di suggerire all’amministrazione di analizzare ,la opportunità di ricercare soluzioni tecniche diverse da quelle proposte nel progetto a mezzo di un concorso di idee.
La giunta accolse l’idea ed indisse il concorso riservandosi di far valutare i progetti da una apposita commissione per scegliere la più idonea.
Giunsero ben quattro idee progettuali.
E sono lì. Dormono.
Dormono come tante altre cose di questa città antica e che il Signore ha voluto benedire tante volte nella sua lunga storia e che stranamente la conserva da millenni.
Già. Amantea la città che è stata tante volte “ sulla strada giusta, ma si è spesso seduta ad aspettare ed è stata travolta dalla velocità degli altri”.
E succede anche oggi!