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Vittime di un raggiro o di una truffa finanziaria bella e buona consumata all'interno?. Solo la magistratura, probabilmente, potrà fare chiarezza su quanto è accaduto ai frati francescani del Santuario di San Francesco di Paola che da mesi non si capacitano per la sparizione dai propri conti di circa 2 milioni di euro, soldi provenienti da donazioni di fedeli e devoti al Santo francescano. Soldi che doveva servire per i festeggiamenti del Cinquecentenario svaniti nel nulla.

Secondo quanto riporta il Quotidiano della Calabria a scoprire l'ammanco il nuovo tesoriere al momento del passaggio di consegne avvenuto a novembre dello scorso anno. L'ex tesoriere, Franco Russo, nel momento della promozione a Roma ad assistente generale, ha lasciato le consegne ai superiori e tra queste le coordinate del conto corrente utilizzato per depositare le generose offerte dei fedeli.

Pare che al momento di andarsene abbia segnalato, senza dare particolari spiegazioni, che il conto era prosciugato da qui la sorpresa da parte dei Frati. Secondo quanto il Quotidiano è in grado di ricostruire, i fondi raccolti a partire dal Giubilieo 2000, erano depositati su due conti di Banca Nuova gruppo Popolare di Vicenza con sede a Campora, frazione di Amantea. Come da documentazione in possesso del Quotidiano, al 31/12/2005 erano disponibili sul conto ordinario 66 mila euro frutto degli interessi maturati (3,5%) di un conto deposito ad esso collegato in cui erano custoditi 1.750.0000 di euro. Nella documentazione della Banca è indicato anche il promotore finanziario a quel tempo in organico all'istituto, si tratta del dottor Massimiliano Cedolia, conosciuto per essere stato segretario di Italia dei Valori per la zona di Praia a Mare, e da qualche tempo vicino all'europarlamentare del Pd Pino Arlacchi. Massimiliano è il fratello di Flavio Cedolia, il direttore generale dell'Arsac, l'agenzia regionale nata dalle ceneri dell'Arssa e al centro di un'intricata vicenda legata al titolo di laurea che non avrebbe per ricoprire quel ruolo.

Quando il rapporto tra Massimo Cedolia e Banca Nuova si è bruscamente interrotto tra il 2006 e il 2007, forse per pura casualità, anche l'economo del Santuario Franco Russo cambia banca e apre un conto on line con IwBank del gruppo Ubi banca, istituto bancario si cui fa parte Carime.

Siamo nei primi mesi del 2007 e su questo nuovo conto confluiscono in pochi mesi i soldi depositati presso la società di gestione del conto deposito aperto di Banca Nuova. Secondo una ricostruzione contabile si tratterebbe di poco più di 2 milioni di euro che da aprile a maggio 2007 cambiano banca.

Aperto il conto con la banca online Iw Bank su quel conto, ricordiamo intestato alla chiesa del Santuario di Paola, si registrano operazioni strane, inusuali.

Si va dalla compravendita di azioni presso la borsa di Milano della Juventus fc, fino alla Banca Mps. E poi Luxottica, Fiat, Finmeccanica, Mediaset, Unicredit, Eni, Tenaris, Telecom, il tutto per centinaia di migliaia di euro. Le sorprese non finiscono qui.

Dalla lettura degli estratti conto, oltre ad operazioni di trading, ci sono decine di bonifici verso tre persone, in particolare con causale "trasferimento liquidità". Ad esempio vengono dati oltre 900mila euro ad una signora di nome Carmelina Preite; poco meno di 100mila euro con più bonifici vengono dati a Grazia Magurno e addirittura 30mila euro vengono dati a Giancarlo Muselli titolare di un conto presso un istituto di Napoli per "anticipo avvio lavori", probabilmente relativo a qualche ristrutturazione e costruzione di immobili, essendo Muselli un noto architetto.

In ogni caso non è chiaro a che titolo i soldi del Santuario vengono dati a queste persone. Inoltre non è chiaro il ruolo avuto da Padre Franco Russo, se fosse in grado da solo di fare speculazioni in borsa, oppure se sia stato consigliato da qualcuno.

Ciò che è certo è che il diritto canonico vieta operazioni di questo tipo a uomini della chiesa.

Ora dell'accaduto potrebbe essere investita anche la magistratura e le forze dell'ordine, mentre i frati francescani si sono rinchiusi nel silenzio più assoluto.(Lameziaclick)

 

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La ‘ndrangheta non va in ferie. Anzi sembra che sia più attiva che mai

Cartucce di fucile ben avvolte da nastro isolante, sono state trovate da uno dei dipendenti di una struttura alberghiera della Marina di Paola poco distanti dalla reception.

Indagini sono in corso

L’attività investigativa non disdegna di certo le visioni delle immagini di web degli esercizi commerciali prossimi al luogo dell’evento

Più grave, invece, i colpi di pistola sparati contro un autosalone della città di San Francesco.

L’autosalone è in zona centrale del paese.

Almeno 3 i colpi che hanno attinto la saracinesca ed uno di essi ha anche perforato una delle auto esposte all’interno

Anche per questo episodio sono in corso riservatissime indagini

Ovvio che per primi sono stati sentiti i proprietari dei locali per capire eventuali moventi.

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3 condanne di cui 2 per rito abbreviato ( 2 e 3 mesi) ed una per patteggiamento( 10 mesi).

In 15 invece rinviati a giudizio

L’accusa è quella di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Inps. Gli imputati, in concorso tra loro, avrebbero timbrato, in più occasioni, il cartellino, senza prestare effettivamente il lavoro. Nella imputazione si legge: “In concorso fra di loro, con artifizi e raggiri consistiti nel timbrare i cartellini segnatempo, vicendevolmente, quelli effettivamente presenti sul posto di lavoro anche per conto di quelli assenti inducevano in errore l’ente comune di San Lucido, quale amministratore della casa Serena ex Onpi, nonché nella qualità di datore di lavoro cui dipendevano gli indagati, determinando a contabilizzare ed attribuire loro lo stipendio relativo ai periodi di lavoro apparentemente resi ma di fatto non prestati, procurandosi, a danno di questi, l'ingiusto profitto, consistito nelle corrispettive somme indebitamente percepite e che non gli erano dovute”.

Si tratta di lavoratori dell’ex Onpi, ora tutti dipendenti del Comune di San Lucido.

Il Gup del Tribunale di Paola Carmine De Rose ha rinviato a giudizio 15 persone. Ecco i nomi:

Gianluca Calvano( San Lucido 42 anni)

Rosanna Carbone (Paola 58 anni)

Franco Cataldo (San Lucido 55 anni)

Rodolfo Chianello (San Lucido 49 anni)

Franca del Buono (San Lucido 63 anni)

Egidio Frangella (San Lucido 43 anni)

Anna Franzese (San Lucido 39 anni)

Rosario Guglielmi (San Lucido 62 anni)

Pasqualino Luna (San Lucido 49 anni)

Patrizia nocella ( Paola 40 anni)

Giacomo Ramundo ( Fuscaldo 61 anni)

Aldo Albo (San Lucido 58 anni)

Luigi Ascione (San Lucido 33 anni)

Antonietta Cateni (San Lucido 56 anni)

Luigi Collura (San Lucido 56 anni)

Vincenzo Mandoliti ((San Lucido 53 anni)

Mario Marano (San Lucido 55 anni)

Ettore Matera (San Lucido 53 anni)

Il dibattimento per i rinviati a giudizio inizia il 29 maggio 2014

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