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La situazione finanziaria di Paola era ed è talmente evidente che non si può sfuggire a qualche amara riflessione.

Una la fa Cambia Paola con una sua nota stampa sul mancato pagamento degli scrutatori:

“Scrutatori non pagati: Il Comune lascia, anzi raddoppia. Arrivano i decreti ingiuntivi.

Se l'amministrazione, anzichè tentare una puerile prova di forza, avesse ascoltato i cittadini e le forze politiche che, come Cambia Paola, chiedevano il pagamento degli scrutatori, adesso non andrebbe incontro al raddoppio del debito dovuto alle spese legali. E' vero che, finchè durerà il dissesto, questi crediti non potranno essere riscossi. Ma perchè fare di tutto per aumentare il passivo? La buona amministrazione prevede che i debiti si paghino in ordine di maturazione. E allora perchè, da mesi, il Comune si inventa sempre nuove occasioni di spesa, "dimenticando" gli scrutatori, i lavoratori di Lofram, Ecopa, Agorà e Cooperativa San Francesco? Perchè invece di aumentare a dismisura gli incarichi di consulenza esterna non mette mano al portafoglio per pagare puntualmente i dipendenti del municipio e per consentire ai bambini della scuola elementare di Baracche di mangiare nella loro sala mensa i pasti caldi cui hanno diritto? Davvero al Sant'Agostino pensano di aver esaurito il loro compito verso l'infanzia installando quattro giostrine al lungomare e gridando per un mese "W i bambini"? La casistica è ormai talmente ampia che non è più possibile parlare di inesperienza, incapacità o sfortuna: questi il Comune lo vogliono sfasciare deliberatamente! La giunta Perrotta è riuscita ad accumulare otto milioni di debiti. Di altri, proprio, non se ne sente il bisogno”.

La colpa è di uno Stato che non fa mai pagare ai politici ed ai tecnici i costi delle loro cattive gestioni economiche . Già ma se il primo cattivo pagatore è proprio lo Stato!

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Un trentottenne di Bonifati, con una lunghissima serie di precedenti penali, dal furto aggravato, alla rissa, al traffico di sostanze stupefacenti, reati commessi per la maggior parte in Lombardia, ha rubato la borsa ad una professoressa in pensione di origini campane in viaggio sul treno diretto a Paola.

L’insegnante si è messa a gridare ed il borseggiatore è scappato.

Poi è andata a sporgere denuncia alla Polizia ferroviaria della stazione di Paola

Ma il ladro non aveva fatto conto dell’occhio attento degli agenti della Guardia di Finanza di Paola che mentre stavano svolgendo la loro nomale attività di controlli dei registratori di cassa e delle ricevute fiscali, hanno scorto un uomo, in shorts e canotta, che aveva a tracolla una borsetta femminile.

Il borseggiatore appena avvicinato dagli agenti della GDF si è dato alla fuga nei massi che da tempo immemorabile adornano la spiaggia di Paola abbandonando la borsetta.

Inseguito è stato arrestato e condotto presso nella locale caserma della GDF.

La borsetta è stata riconsegnata alla legittima proprietaria che ha ringraziato vivamente i finanzieri ai quali aggiungiamo anche i nostri complimenti.

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Piccole cose, in fondo, ma che offrono il senso di una situazione umana che avrebbe bisogno di essere fortemente esaminata per essere capita e che porta il paolano Gerardo carnevale , braccio destro del consigliere PD Carlo Guccione ad usare la sua finzione per non pagare nemmeno le rette del corso di ballo.

Sembrano provarlo le parole di Guccione il quale ha detto «Sicuramente ha sbagliato ed è giusto che la magistratura faccia il suo dovere. Detto ciò, mi preme dire che non si può non avere una comprensione umana verso una persona che sta attraversando un momento particolare della sua esistenza. Io conosco Carnevale da tanti anni e mai mi sarei aspettato una cosa del genere».

Ma lo mostrerebbe anche il fatto che al momento del fermo da parte dei finanzieri di Rende mostrò agli stessi un tesserino di riconoscimento Dipartimento interno Sicurezza, presidenza del Consiglio dei ministri, ed ha sostenuto di appartenere ai servizi segreti.

Non sono passati nemmeno 3 mesi da quei giorni e sul capo di carnevale arriva un’altra tegola. La procura cosentina apre un nuovo fascicolo per violenza privata. Carnevale è accusato di non aver pagato le lezioni di danza . Al momento di iscriversi ha detto ai due responsabili “Sono un colonnello della guardia di finanza».

Inutili i garbati solleciti di pagamento.

Ed alla fine la denuncia presentata proprio al comando provinciale della GdF.

 

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