
Le preoccupazioni circa le sorti della Sanità nel territorio calabrese, rappresentano l’elemento portante di ogni dibattito, a qualunque livello, sia in ambito istituzionale che sociale.
La vicenda dell’ospedale di Praia a Mare costituisce l’emblematica realtà che si ripresenta allo stesso modo, in diversi territori della nostra regione. È notizia di questi giorni che alcuni sindaci dell’Alto Tirreno cosentino, siano determinati a ricorrere alla giustizia per rivendicare un’eventuale risarcimento per l’inottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato da parte del Commissario alla Sanità regionale.
Riteniamo legittime le motivazioni e i sentimenti esternati dai sindaci, comprendiamo quelli provati dalla popolazione, dall’associazionismo, ma anche dai sanitari stessi. A questi va anche aggiunta la pressione dovuta al senso di responsabilità degli addetti ai lavori nella sanità che si ritrovano a fronteggiare la crisi di un settore cardine della società.
Partendo dalla consapevolezza che il modello perfetto – obiettivo da raggiungere nell’azione di ogni amministratore –sia quello di una sanità sempre vicina alla popolazione ed efficiente in ambito medico, chirurgico, assistenziale; bisognatuttavia tenere conto, purtroppo, delle barriere che rendono tali ambizioni di difficile realizzazione. Basti pensare all’impegno profuso da parte dell’ASP di Cosenza per l’ampliamento dei servizi presso la struttura praiese nonostante le numerose edintuibili difficoltà.
Quando si tratta della salute della persona e soprattutto della comunità, non basta pretendere l’apertura di Unità Operative o servizi di Emergenza/Urgenza, utilizzando anche metodologie che ricorrono all’intimazione legale o pressioni politiche; è scritto nella storia che ciò non ha funzionato.
Questo ambito presuppone la conoscenza approfondita ed olistica della materia ed è necessario attivare iniziative di dialogo e confronto nel tempo, con tutte le parti ancor prima di intraprendere qualsiasi determinazione. Interventi di tipo politico, in particolare se intrapresi durante lo svolgimento di campagne elettorali, risultano anacronistici ed inopportunamente strumentali.
Il sindacato, in particolare la Uil Fpl, ha tra i suoi valori fondanti quello favorire i momenti di incontro ed ha a cuore il sociale e la salute, tanto quanto la cultura del lavoro. Per questa ragione, ed entrando nella questione dell’ospedale di Praia a Mare, la nostra sigla sindacale, ritiene che per il superamento dei problemi e per il raggiungimento degli obiettivi attesi dalla popolazione, sia necessario lavorare insieme per costruire la sanità del Tirreno cosentino, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. La Uil Fplpropugna dunque la cooperazione, quel fenomeno umano che nella storia ha condotto a forme più alte di progresso.
Cosenza 23Aprile2022
I rappresentanti dell'ODAF di Vibo incontrano l'Assessore Regionale all'Agricoltura Gallo SINTONIA TRA IL PRESIDENTE DELL'ODAF VV DENAMI E L'ASSESSORE REGIONALE GALLO: PIENA DISPONIBILITÁ A COLLABORARE SU TUTTI I TAVOLI TECNICI, DAL NUOVO PSR AL PNRR. In occasione della Giornata nazionale degli alberi si è tenuto al palazzo della Regione Calabria di Germaneto l'incontro istituzionale tra la Regione Calabria e l'Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Vibo Valentia (ODAF). Il Presidente dell'Ordine Antonino Denami, il Segretario Giovanna Giannini e il Consigliere Gabriel Figliuzzi, hanno incontrato l'Assessore regionale alle Politiche agricole e allo sviluppo agroalimentare Gianluca Gallo, nel quadro di un nuovo percorso di collaborazione tra i due enti. Il Presidente Denami ha dichiarato: «Abbiamo voluto fare un gesto simbolico, donando un bonsai all'Assessore Gallo, in segno di disponibilità e collaborazione istituzionale. L'ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Vibo Valentia vuole mettere a disposizione della collettività le proprie competenze e può intervenire su tutti quei progetti di pertinenza regionale che per loro natura richiedono conoscenze agronomiche, zootecniche e forestali specifiche, a cominciare dal Programma di sviluppo rurale (PSR) e dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza)». Piena sintonia da parte della Regione con l'assessore Gianluca Gallo che ha dato «piena disponibilità alla collaborazione per obiettivi importanti che la Regione e il Dipartimento Agricoltura Risorse agroalimentari e forestazione si prefiggono di raggiungere nel prossimo futuro, anche attraverso appuntamenti importanti come il PSR e il PNRR. È indispensabile la presenza delle figure professionali e tecniche, ovvero dei dottori agronomi e dei dottori forestali, che verranno coinvolti in maniera fattiva in tutti i tavoli tecnici». Oltre a questo importante incontro istituzionale, che ha sancito la comunanza di intenti tra Regione e ODAF, la Giornata nazionale degli alberi, ha visto i dottori agronomi e i dottori forestali della provincia impegnati in diversi eventi sul territorio. A Briatico si è tenuta una bella e partecipata manifestazione a cui hanno preso parte i ragazzi delle scuole, il Sindaco Lidio Vallone e l'Assessore Comunale Chiara Patertì, che ha curato l'organizzazione dell'evento. Per l'ODAF è intervenuta la dott.ssa Giovanna Giannini, Segretario dell'Ordine, che ha sottolineato l'importanza del verde in un'ottica di sostenibilità e tutela della biodiversità, ma anche di progettazione del verde urbano. Anche il Comune di Serra San Bruno, uno dei centri montani più importanti del vibonese per risorse foestali, ha partecipato alla festa degli alberi insieme all'ODAF di Vibo. Il Consigliere dell'ordine Christoph Nardo è stato accolto dal sindaco Alfredo Barillari e dall'assessore Raffaela Ariganello, che ha curato l'evento. A beneficio degli studenti dell'Istituto comprensivo "Azaria Tedeschi" e alla presenza dei carabinieri del Nucleo Forestale Biodiversità di Mongiana, Nardo ha tenuto un intervento scientifico divulgativo sulle parti della pianta e l'importanza paesaggistica, economica e ricreativa degli alberi. Successivamente ci si è recati nell'area antistante la Certosa di San Bruno dove sono state piantati i nuovi alberi. Un altro evento era in programma nel Comune di Zaccanopoli, ma è stato rimandato per un improvviso lutto che ha colpito la comunità. Altri eventi per celebrare la Giornata degli Alberi si terranno a Tropea e a Spilinga, dove l'ODAF è intervenuto su richiesta del Sindaco Enzo Fulvio Marasco con una consulenza per individuare le specie più idonee ad essere piantumate. L'ODAF di Vibo è portatore di una cultura di gestione delle risorse forestali intese come risorse. «Occorre una gestione sostenibile dei nostri boschi - ha detto il Presidente Denami - i quali vanno concepiti anche come risorse produttive, e noi siamo chiamati a dare il nostro contributo per individuare e indicare le migliori pratiche di gestione delle risorse forestali e delle aree marginali, che non devono più essere abbandonate a sé stesse ma che al contrario vanno gestite e valorizzate in termini produttivi e ambientali. L'obiettivo dell'ODAF della provincia di Vibo Valentia è quello di lavorare in sinergia con istituzioni, imprese e associazioni per sviluppare e portare avanti tutta quella serie di tematiche come la progettazione, la pianificazione e la gestione di tutte quelle attività del settore agricolo, agroalimentare e forestale che devono essere concepite in modo nuovo, integrando aspetti economici, produttivi e di sostenibilità»
COSENZA 10 novembre 2021 - Nei giorni scorsi è stata data esecuzione ad un decreto di ispezione sui luoghi e contestuale informazione di garanzia per gestione illecita di rifiuti emessa dalla Procura della Repubblica di Castrovillari nei confronti del legale rappresentante e proprietario di una ex cava ubicata in località "Toscano Ioele/Piragineti" nel comune di Corigliano-Rossano. I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano hanno accertato all'interno dell'ex area di cava, chiusa e recintata, un continuo e ripetuto abbandono e deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi consistenti in terre e rocce da scavo, frammisti a calcinacci ed asfalto. Tale area in passato era stata utilizzata dal comune a seguito dell'alluvione del 2015, per trasportare un ingente quantità di materiale proveniente dai torrenti esondati. L’attività di controllo dei militari ha evidenziato come all’interno del sito vie era una attività continuata di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non, consistenti in terre e rocce da scavo, frammisti a calcinacci ed asfalto, smaltiti su suolo nudo e a cielo apertoin assenza delle prescritte autorizzazioni ed in particolare dell'autorizzazione alla gestione dei rifiuti.