E’ un Giuseppe Ruperto felice quello che ci telefona stasera nella sua qualità di Presidente per la ricostruzione del ponte sul Savuto per informarci della notizia appena avuta a Enzo Bruno, già presidente della provincia di Catanzaro, e relativa all’appalto dei lavori di costruzione del Ponte su Savuto.
Ecco quanto gli ha scritto Enzo bruno:
Con grande soddisfazione comunico che sono stati appaltati i lavori per la ricostruzione del ponte sul fiume Savuto a Nocera Terinese.
Il ponte e’ stato spazzato via dalla furia del fiume durante un alluvione nel 2006 e ci sono voluti 12 anni per avere la certezza del finanziamento.
Lo stanziamento iniziale di cinque milioni di euro, la regione ( Giunta Scopelliti)lo ha dimezzato a tre milioni, compresi cinquecento mila euro stanziati dalla protezione civile, somme non sufficienti per la ricostruzione dell’infrastruttura.
La Provincia di Catanzaro guidata dal sottoscritto pur nelle difficolta’ economiche causate dalle legge 56, ha coofinanziato l’opera con una somma pari a quattrocentocinquantamila euro.
Il 29 novembre 2018 la commissione di gara presieduta dall’architetto Pantaleone Narciso ha aggiudicato l’opera all’impresa “Valori” con un ribasso del 15%.
Voglio ringraziare il Presidente Oliverio, la Giunta regionale, tutti i miei collaboratori , i consiglieri provinciali che mi hanno affiancato, la Coldiretti i Sindaci che mi sono stati vicini in questa vicenda.”
Siamo alle solite, piove.
E’ notorio e “fisicamente” logico che quando piove l’acqua vada verso i punti bassi.
Ed a Falerna è noto che i punti bassi sono i sottopassi alle ferrovie, creati per permettere il transito di auto e camion, ma senza garantire il deflusso delle acque piovane.
Sottopassi, quindi, che si allagano ogni volta che piove.
Come stamattina quando un camion ci è rimasto dentro.
E’ dovuto intervenire un carro attrezzi.
Insieme alcuni volontari della protezione civile.
Un Carabiniere in pensione ed i “soliti” Luca e Francesco Guzzo( detti Pelè) , gli angeli provvidenziali che osservano ed intervengono sui territori di Cleto, Amantea, Falerna, Nocera Terinese.
I volontari hanno allertato tutti, ma –ci dice Luca Guzzo- “Non si è visto nessuno”
Probabilmente è come la storia di “Al lupo, al lupo” , nel senso che si tratta di un fatto tanto ripetuto da avere stancato e per il quale non si trova soluzione.
O almeno così si crede.
Basterebbe, infatti, installare una idrovora automatica che si attivi quando il livello dell’acqua sale in modo da essere pericolosa.
Come è successo oggi, addirittura ad un camion.
Gli angeli della protezione Civile hanno dovuto impedire l’accesso degli automezzi dalla SS18 verso il sottopasso.
Si impone, a tal punto, la riflessione che molti di questi problemi non esisterebbero se si fosse costruito il Ponte sul Savuto crollato, ormai, molti anni fa.
E ci piacerebbe sapere il nome del progettista dell’opera e del funzionario delle Ferrovie che ha autorizzato i lavori.
Va bene, ma siamo in Calabria dove nessuno ha mai pagato i suoi errori( Gratteri pensaci tu).
Ha sempre voglia di esserci, di partecipare.
E’ sempre presente là dove necessita la sua opera.
E’ sempre disponibile verso chiunque.
Francesco Guzzo, il volontario.
Tra i tanti ad essere aiutati, Rosy , la titolare di una pizzeria ristorante di Nocera Terinese
Lei ci ha chiamati proprio per segnalare la disponibilità di Francesco Guzzo
Una disponibilità istintiva, libera, gratuita, volontaria.
A Marzo, durante la violenta mareggiata che ha colpito la marina di Nocera Terinese, ed anche nei giorni scorsi, durante l’ultima violenta mareggiata
Francesco riempiva i sacchetti con la sabbia e li poneva a mò di duna per difendere i locali dell’esercizio pubblico dal possibile e tenuto ingresso dell’acqua del mare.
Un esempio se non raro , almeno poco presente.
Certo Francesco Guzzo ha voglia di mostrare la sua innata disponibilità alla collaborazione, all’aiuto, una collaborazione cercata quotidianamente , intensamente.
Eccolo sulla spiaggia di Nocera Terinese nei giorni successivi al suo intervento di volontario.