L’Antica Gelateria Fortino di Cariati ottiene un nuovo prestigioso premio con il gusto al Pistacchio
PUGLIESE: «QUESTO ULTERIORE RICONOSCIMENTO PROMUOVE LA CALABRIA ECCELLENTE». FORTINO: «VOGLIO DEDICARE QUESTO RICONOSCIMENTO A TUTTI I CLIENTI E POI AL NOSTRO TERRITORIO CHE, IN QUESTE COMPETIZIONI, CERCHIAMO DI RAPPRESENTARE SEMPRE CON ORGOGLIO». L’Antica Gelateria Fortino di Cariati, ancora una volta protagonista alla SIGEP di Rimini. Al 45° Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianale e Caffè, una rassegna straordinaria dedicata esclusivamente ai professionisti che anticipa tendenze ed innovazioni delle 5 filiere in esposizione e che con i suoi 129.000mq rappresenta la miglior offerta internazionale in quanto a materie prime, ingredienti, tecnologie e attrezzature, arredamento e servizi la gelateria calabrese ottiene l’ennesimo prestigioso riconoscimento. La SIGEP premia i marchi di qualità mondiali e tra questi c’era ovviamente l’Antica Gelateria Fortino che ottiene il “Carrettino D’Oro” con il gusto al pistacchio nell’ambito di un concorso internazionale che ha visto, tra i partecipanti, maestri gelatieri provenienti da tutta Europa e Italia. Un premio, questo, particolarmente sentito nel settore della gelateria che va a consacrare una gelateria calabrese che, ormai da oltre un decennio, ottiene premi nazionali ed internazionali e che mantiene sempre costante il grande livello dei propri prodotti. «Questa volta non me lo aspettavo – dichiara ancora soddisfatto il Maestro Gelatiere Luigi Fortino – non solo perché la competizione è stata molto partecipata ma anche perché la giuria era davvero di grande livello. Pino Scaringella e Nicola Netti, tra i migliori Maestri Gelatieri che abbiamo in Italia, Peppe Curti, docente presso il Gambero Rosso, e tanti altri. Naturalmente sono molto soddisfatto anche perché per la prima volta ottengo il “Carrettino d’Oro” e voglio dedicare questo riconoscimento a tutti i clienti che ormai da anni frequentano le nostre gelaterie di Cariati e Cirò Marina e poi al nostro territorio ed alla Calabria che, in queste competizioni, cerchiamo di rappresentare sempre con orgoglio». «Questo risultato straordinario conferma la qualità dei gelati dell’Antica Gelateria Fortino, la capacità di produzione e la grande attenzione, sempre crescente, verso un prodotto gastronomico tra i più amati, soprattutto, dai più piccoli. Sono felice per Luigi Fortino, che è un nostro socio fondatore e per la sua Famiglia ma, soprattutto, sento di ringraziarlo perché anche attraverso questo ulteriore riconoscimento ci aiuta a promuovere la Calabria Eccellente» - conclude Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione Calabria Excellent ETS. Comunicato Stampa a cura di: Associazione “Calabria Excellent” ETS - 23 gennaio 2024
Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito
Rotonda 23 gennaio 2024 – Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Carabinieri Forestale Parco di Cerchiara di Calabria hanno posto sotto sequestro un ex complesso industriale circondato da rifiuti e con le coperture del corpo di fabbrica realizzate con lastre di eternit visibilmente in disfacimento in diversi punti e sparse nell’areale circostante. L’edificio posto sotto sequestro si trova immerso a pochi metri fuori dal centro abitato di Cerchiara di Calabria, lungo la SP162, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino ed ha interessato una superficie di circa 10.000 metri quadri ed era adibito ad una ormai ex marmeria, dismessa da moltissimi anni, abbandonata ed invasa da rifiuti speciali pericolosi e non tra i quali oltre cinquanta metri cubi di resti di lavorazione della marmeria, pneumatici di autocarro abbandonati, autovetture abbandonate e resti di lastre in amianto in stato avanzato di degrado, talvolta nascosti nella ormai fitta vegetazione infestante.
Le condizioni del tetto avrebbero potuto preoccupare gli abitanti, poiché le lastre in disfacimento e quindi le pericolose polveri di amianto possono disperdersi facilmente nell’aria vista l’adiacenza al paese. I rifiuti e l’areale sono stati posti sotto sequestro dal Nucleo Carabinieri Parco di Cerchiara che ha deferito il proprietario. Sequestro convalidato dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. Sono in corso gli accertamenti dell’ARPACAL per valutarne il tasso d’inquinamento sia del terreno che dell’aria circostante.
Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito
Rotonda 22 gennaio 2024 – Nell’ambito dei servizi di controllo dell’area protetta calabro-lucana il Nucleo Carabinieri Parco di Morano Calabro hanno deferito all’Autorità Giudiziaria tre persone, il progettista e direttore dei lavori, il responsabile comunale del procedimento e la ditta esecutrice per l’esecuzione dei lavori sul suolo ricadente nel Parco Nazionale del Pollino. In particolare i militari di Morano Calabro unitamente ai colleghi del Nucleo di Cerchiara di Calabria hanno accertato che in C.daBarbalonga/Salinari nella località “Campotenese” ricadente nel Comune di Morano Calabro era stata realizzata una rotonda con muretti di cemento e con annessa realizzazione di una cunetta e alcuni cordoli. Tale area, per una superficie di 950 metri quadri era stata completamente asfaltata. Dai rilievi effettuati e dagli accertamenti fatti dai militari è emerso che tali lavori erano stati realizzati in assenza di idoneo titolo autorizzativo, ed in particolare in assenza di autorizzazione paesaggistica in area vincolata. Tali lavori inoltre necessitavano del nulla osta del Parco Nazionale del Pollino, essendo l’area ricadente nel perimetro dell’area protetta, così come previsto dalle misure di salvaguardia. Infine dalle verifiche effettuate è emerso, altresì, che i lavori già completati erano tati realizzati invadendo, seppur in piccola parte, alcuni terreni privati senza i dovuti espropri.