
Gli strutturati e costanti servizi di controllo del territorio disposti dalla Questura di Reggio Calabria, permettono di registrare importanti risultati per la prevenzione ed il contrasto ai reati più pericolosi per la collettività.
Gli agenti delle volanti del Commissariato di P.S. di Villa San Giovanni, nell’ambito di tali servizi, hanno arrestato F.M. di anni 41, reggino con piccoli precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, che deteneva oltre 4 kg di cocaina.
In particolare, il personale del Commissariato, nell’ambito di controlli effettuati presso gli imbarcaderi della società “Caronte & Tourist” di Villa San Giovanni, hanno fermato una Smart ForTwo a causa dell’atteggiamento di agitazione e insofferenza manifestato dal conducente che ha indotto i poliziotti a procedere ad un’accurata perquisizione personale e dell’autovettura.
All’interno del veicolo, sotto il sedile del conducente, sono stati rinvenuti 3 involucri tipo panetti di una sostanza polverulenta, e un altro panetto è stato trovato in uno zaino in pelle riposto sul sedile posteriore.
Quanto rinvenuto, per un peso di 4,295 kg, è stato sottoposto ad analisi da parte del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Reggio Calabria, e la sostanza è risultata essere stupefacente del tipo cocaina che sul mercato al dettaglio avrebbe fruttato agli spacciatori oltre 300.000 euro..
La Polizia di Stato ha pertanto tratto in arresto l’uomo, e l’autorità Giudiziaria competente ha disposto la traduzione presso la Casa Circondariale di Arghillà di Reggio Calabria.
L’uomo, che era in procinto di imbarcarsi per Messina, non ha rilasciato dichiarazioni.
I successi che si registrano attraverso i servizi di controllo del territorio dimostrano l’attenzione che gli operatori della Polizia di Stato prestano ogni giorno per garantire alla giustizia gli autori di quei reati che minano la pace sociale, ed i risultati in materia di contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti permettono di impoverire il relativo mercato illegale, per la prevenzione dei danni che agli assuntori arrecano a sé stessi, alle proprie famiglie e alla collettività in generale.
Strill
COSENZA 9 NOVEMBRE 2019 – E’ beneficiario del reddito di cittadinanza ma lavorava abusivamente con una ditta boschiva. A denunciare l’operario, un trentatreenne di San Benedetto Ullano, il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto. I militari lo hanno scoperto durante un controllo volto alla tutela degli ecosistemi boschivi di un lotto boschivo privato realizzato in località “Timpone Colombo” nel comune di San Benedetto Ullano. Oltre ad eseguire le verifiche esclusive di polizia forestale, i controlli hanno riguardato il contrasto al lavoro irregolare ed alle violazioni commesse in materia di sicurezza sui luoghi del lavoro. Tale verifiche hanno permesso di constatare che uno degli operai della ditta boschiva presenti prestava la propria opera abusivamente, sprovvisto di ogni copertura previdenziale e assicurativa, nonostante fosse beneficiario del reddito di cittadinanza. Gli immediati controlli e le verifiche eseguite, hanno fatto emergere che il lavoratore, aveva richiesto il reddito di cittadinanza ottenendo un sussidio del valore complessivo di 500,00 euro fino al corrente mese. Si è pertanto proceduto a segnalare il tutto alla direzione provinciale dell’INPS, nonché alla Procura della Repubblica di Cosenza per l'omessa comunicazione della variazione del reddito e/o del patrimonio al fine di accedere al beneficio del reddito di cittadinanza. A carico del datore di lavoro, invece, al termine delle dovute verifiche, da parte del competente Ufficio che si occupa di ammortizzatori sociali, saranno applicate le sanzioni amministrative previste.
Il Presidente di ANCI Calabria chiede un incontro urgente al Ministro della Salute
Ci è impossibile non dire grazie a GIanluca Callipo nella sua qualità di Presidente dell’Anci Calabria per il coraggio di affermare che “La Calabria, al momento, è fuori dalla Carta costituzionale”
Quanto è profondamente vero!
Ma non solo, presidente, per la sanità!
Purtuttavia ci sembra un inizio di presa di responsabilità da parte dei sindaci calabresi.
Ma eccovi la lettera rivolta al ministro della salute
“Gentile Signor Ministro, la situazione emergenziale della Sanità in Calabria è nota.
Ma forse è meno noto quanto sia alto il livello di preoccupazione nella popolazione calabrese.
Non si tratta di un timore vago, indotto da notizie falsamente allarmistiche, ma di un disagio reale e concreto, determinato dal venir meno, giorno dopo giorno, di quel diritto inviolabile sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione, dove si afferma che «la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività».
La Calabria, al momento, è fuori dalla Carta costituzionale, e solo l’abnegazione di medici bravissimi, di infermieri e operatori socio sanitari che quotidianamente affrontano e in parte risolvono problemi che altrove apparirebbero insormontabili, hanno consentito fino ad ora al sistema sanitario regionale di non collassare definitivamente.
Ma i calabresi non possono più sopportare oltre uno stato di cose che li costringe, quando è in gioco la loro vita e quella dei loro cari, ad andare altrove, cercando in altre regioni d’Italia l’efficienza e la puntualità nella prevenzione e nelle cure che qui non trovano.
Situazione che non solo mortifica i cittadini calabresi, ma grava enormemente sui conti della Regione, che questa emigrazione sanitaria deve sostenere con il proprio bilancio.
Le conseguenze sono devastanti, con riferimento alla qualità della vita ma anche da un punto di vista squisitamente finanziario, con infiniti rivoli di malcostume e illegalità che si diramano da questa palude di diritti negati e inefficienze.
Un considerevole numero di sindaci, che rappresento in qualità di presidente Anci Calabria, chiede un incontro urgente per poterle rappresentare di persona, attraverso una nostra delegazione, quanto accennato, avendo al contempo la possibilità di avanzare precise istanze di cambiamento espresse dai cittadini che ci onoriamo di rappresentare.
Auspicando che venga colta in pieno tutta l’urgenza che questa accorata richiesta vuole esprimere e sicuro di un suo tempestivo riscontro, le porgo i miei più cordiali saluti.
Il Presidente Dott. Gianluca Callipo