La storia è sempre la stessa. Nel M5S espulso con l’88,8 % dei voti Marino Mastrangeli il senatore con il vizio della TV e l’amore per la Corea del Nord ( A proposito ora i voti dove li andrà a prendere?).
Nell’UDC ancora nessun provvedimento per il rifiuto di quadri calabresi alla accettazione della segnalazione di Occhiuto in Giunta Regionale.
Nel frattempo restando in Calabria ecco Di Pietro che scrive agli ormai ex commissari regionali. <<E’ stato riscontrato che i commissari regionali Domenico Talarico ed Emilio De Masi, non hanno ritenuto di dover dare seguito alle determinazioni assunte dall’esecutivo nazionale, comportamento legittimo e rispettabile ma che contrasta evidentemente con il ruolo e le funzioni che incombono a chi svolge ruoli da commissari e quindi porre in essere attività che diano visibilità al partito, motivare iscritti e simpatizzanti, mettere in moto la macchina organizzativa per arrivare pronti e determinati al congresso nazionale e partecipare alla rinascita del partito.>>
Ed allora sarà lui stesso a guidare l’IDV calabrese accompagnandosi a Salvatore Migale (attuale sindaco del comune di Cutro), a Mario Caligiuri (assessore provinciale a Cosenza ) ed a Mimmo Iaconantonio (consigliere comunale e capogruppo Idv a Catanzaro). Ed infatti a chiuso sostenendo <<Chi ha deciso di continuare il percorso con l’Idv deve avere dei punti di riferimento che credono vivamente nel progetto>>.
Mah?
Si sta strutturando sul territorio calabrese , il Partito del Sud. Il congresso regionale calabrese, in preparazione del Congresso nazionale, si è tenuto a Lamezia Terme.
C’erano i rappresentanti locali e diversi simpatizzanti. Ad Antonio Lento, della Uil, l’onere della relazione introduttiva. Lento ha esaminato le situazione economica regionale, sottolineando che sono le aziende del nord che vengono ad accaparrarsi sempre i grandi lavori nel sud. E ha fatto anche delle proposte, che potrebbero entrare nel programma del partito.
Tra queste, l’elezione diretta del Presidente della Repubblica e una sorta di federalismo fiscale che tenga conto delle spese particolari che nel sud esistono, per cittadini ed imprese, legate alla carenza di buona viabilità e dei servizi in generale. E poi una riforma di Equitalia, accompagnata anche dalla realizzazione delle macroregioni e dalla formazione dei dirigenti di imprese del sud. Perchè il sud diventi un esempio, ha detto Lento, precisando che il Partito del Sud dovrebbe puntare a tre grandi progetti: uno sull’acqua pubblica, uno sullo sviluppo delle città e un altro sul “compra sud”, per valorizzare i prodotti meridionali, che andrebbero acquistati sopratutto da chi abita al sud, per rinvigorire l’economia locale e preservare i posti di lavoro.
A seguire, l’intervento di Ciriaco Forestiero, economista, che ha esaminato quella che dovrebbe essere la maggiore industria calabrese: il turismo, che ha 21.000 posti letto, utilizzati però solo per poco più di un mese all’anno. “L’imprenditoria calabrese stenta a capire quali siano le strade da seguire. Serve più esperienza di marketing”, ha concluso Forestiero.
Enzo Amodeo, cardiologo ed ex consigliere comunale e provinciale di Reggio Calabria, ha puntato su un excursus storico su come si sia distrutto il sud a partire dall’Unità d’Italia. “L’obiettivo era ripianare i debiti del nord”, ha detto Amodeo.
A chiudere l’incontro, Giuseppe Spadafora, coordinatore regionale del Partito del Sud, che ha ricordato come il sud avesse, prima dell’Unità, “la più grande flotta del Mediterraneo, che competeva con quella inglese”. Sono seguiti poi i diversi interventi della platea. Tutti improntati non certo alla nostalgia dei tempi che furono, ma alla necessità di ritrovare un orgoglio meridionalista.
Fonte: TeleCosenza
Sono 41 i Comuni che il 26 e 27 maggio andranno al voto; circa il 10 % del totale dei comuni calabresi.
Solo 3 i comuni che sceglieranno direttamente il sindaco: Acri, Corigliano e Isola Capo Rizzuto. Sono, cioè , comuni superiori ai 15.000 abitanti: Acri (21.458) e Corigliano Calabro (38.501) entrambi in provincia di Cosenza, e Isola Capo Rizzuto (15.827) in provincia di Crotone.
Ecco il riparto per provincia:
Tredici i comuni al voto in provincia di Cosenza; oltre ad Acri e Corigliano, si vota anche a Bonifati, Canna, Castrolibero, Dipignano, Maierà, Marano Marchesato, Paterno Calabro, San Lucido, San Martino di Finita, Serra d'Aiello e Terravecchia.
Nove i comuni in provincia di Catanzaro : Badolato, Cardinale, Curinga, Gasperina, Guardavalle, Magisano, San Mango D'Aquino, Santa Caterina dello Jonio e Stalettì.
Nove anche i comuni in provincia di Reggio Calabria: Candidoni, Cosoleto, Fiumara, Gioiosa Ionica, Locri, Roccaforte del Greco, San Luca, Seminara e Serrata.
Sei i comuni in provincia di Crotone : oltre Isola Capo Rizzuto, si vota a Cerenzia, Petilia Policastro, Savelli, Scandale e Strongoli.
Quattro, infine, i comuni al voto in provincia di Vibo Valentia : Dinami, Gerocarne, Parghelia e Polia.