Riceviamo e pubblichiamo:
“Nella foto la premiazione de’ Il respiro del Mare”, vincitore della II edizione del Premio letterario nazionale “Un libro amico per l’inverno”, a Rende.
Si è svolta presso il “Museo del Presente” di Rende, la cerimonia di premiazione della II edizione del Premio letterario nazionale “Un libro amico per l’inverno” organizzato dall’Associazione culturale “GUECI”, con il patrocinio del comune di Rende.
Il romanzo “Il respiro del mare” dell’amanteano Sergio Ruggiero, edito da Franco Mannarino, si è classificato primo tra 630 opere in concorso provenienti da tutta Italia”.
Continuano i riconoscimenti ed i premi a Sergio Ruggiero.
Nel mentre il nostro prolifico scrittore edita( sempre per i tipi Mannarino) il suo nuovo lavoro “ Nel segno del cuore” l’Associazione rendese premia Sergio Ruggiero.
All’autore ed all’editore ( entrambi amanteani) i complimenti del nostro sito
Non demorde Aurelio Chizzoniti presidente della commissione speciale di Vigilanza e Controllo del consiglio regionale della Calabria.
E lo fa con una nota che dice: «Il caso Fincalabra è politicamente chiuso. Mentre residuano le indagini sul versante della rilevanza sia penale che contabile. Con una relazione rimessa al presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti e al presidente del Consiglio Francesco Talarico ho informato, con dovizia di particolari, i vertici della Regione Calabria circa le iniziative assunte. Proponendo, sarcasticamente, l’immediato scioglimento della inutile commissione Speciale, visto che Fincalabra, attraverso un singolare concetto paragiuridico, riconosce generosamente alla stessa soltanto un asettico potere di convocazione. E non altro. Ho invitato, altresì, Scopelliti e Talarico a valutare responsabilmente l’opportunità di commissariare la Finanziaria regionale».
Poi il presidente della commissione speciale di Vigilanza, informa di avere «comunicato alle autorità giudiziarie adite, a integrazione dell’esposto presentato lo scorso 3 aprile, le ulteriori e-mail pervenute. Particolarmente eloquente è quella di un candidato che conferma che il relativo bando non indicasse gli argomenti da trattare», puntualizzando altresì che "gli stessi non furono mai pubblicati".
Prosegue Chizzoniti – dopo aver notato che "altri concorrenti facevano la spola dalle stanze dei dirigenti alle aule d’esame", venne interrogato dalla commissione sul microcredito. Così incalza – sottolinea Chizzoniti – il deluso partecipante: "Quando i commissari videro che sull’argomento ero abbastanza ferrato, si affrettarono a cambiarlo… con domande sul significato di taluni acronimi"… "Il colloquio si concluse quando il presidente della commissione, con malagrazia, mi tacciò di disattenzione perché non avevo neanche letto il bando…..!!!"».
La risposta della politica viene data dalla seduta dell’Ufficio di Presidenza del consiglio regionale( presidente Francesco Talarico, i vicepresidenti Alessandro Nicolò e Pietro Amato ed i segretari-questori Giovanni Nucera e Francesco Sulla) che ha deliberato la pubblicazione dei bandi per la nomina dei cinque membri - di cui tre nominati dal Consiglio (tra cui il presidente) e due dalla giunta regionale - nel consiglio di amministrazione di Fincalabra spa (gli incarichi attuali sono scaduti lo scorso dicembre).
Reggio Calabria. La Guardia di Finanza riaccede presso il Consiglio regionale per effettuare un altro sopralluogo finalizzato ad acquisire nuovi documenti.
L'inchiesta è sempre la stessa, quella sulle spese pazze dei gruppi del consiglio regionale . E’ la indagine che coinvolge 10 consiglieri regionali (8 del centrodestra, 2 del centrosinistra) che sono comunque rimasti anonimi, pur se invocati, perché per il momento i loro nomi non figurano ancora nel registro degli indagati.
Oltre ai politici sono finiti nell’indagine anche i direttori amministrativi dei gruppi consiliari di Palazzo Campanella.
Per tutti l'accusa è di peculato, ma la Procura sta cercando di capire se l’accusa possa restare quella di peculato o quella più grave di truffa che scatterebbe ove i politici avessero tratto in inganno i responsabili delle finanze dei gruppi consiliari.
I nomi come detto sono avvolti in una grande nebulosa, ma sembra che tra i consiglieri finiti nell'occhio del ciclone ci sarebbero politici transitati nella giunta regionale, diversi capigruppo e persino alcuni neoparlamentari.