
Grande giornata per i tifosi del diavolo ieri presso la splendida cornice della Masseria “I Risi” a Lamezia Terme (CZ), dove si è tenuto il primo raduno regionale della Associazione Italiana Milan Club. Un momento importante di aggregazione che ha visto la partecipazione anche di altri personaggi illustri nel mondo del Diavolo quale Giuseppe Munafò (Presidente Nazionale AIMC) e di quanti negli anni scorsi hanno tenuto alto il vessillo dei Milan Club in Calabria. Numerosi i club presenti e provenienti da tutta la regione: dal Milan Club Corigliano fondato nella città natale del grande Rino Gattuso e che ha organizzato l’evento, al Milan Club “Rivera” di Roccella Jonica (RC) primo club per longevità poiché fondato nel 1973, al Milan Club Isola di Capo Rizzuto (KR) con i suoi 36 anni di vita e numerosissime iniziative, passando per il Milan Club di Crotone (KR) che ad oggi è il club più grande d’Italia con i suoi 1400 mq di superficie ed il Milan Club Botricello (CZ), il Milan Club Castrovillari, il Milan Club Belvedere, il Milan Club S. Maria del Cedro, il Milan Club Fiumefreddo, i 3 Milan Club della città di Lamezia Terme. Inoltre presenti i club della provincia di Reggio Calabria coordinati e rappresentati dal Milan Club di Reggio Calabria (RC). Presenti anche gli amici della vicina Basilicata con il Milan Club Lauria a fare da portavoce ma anche, da remoto, tanti altri membri della grande famiglia del Diavolo come Angelo Gaeta (Presidente Regione Puglia AIMC) da sempre vicino ai club del sud Italia. L’incontro si è reso necessario per discutere delle numerose difficoltà che i tanti Milan Club della regione affrontano per mantenere viva la propria passione. I temi affrontati sono stati molteplici: - I vantaggi dell'affiliazione all' AIMC; - La questione biglietti; - Le richieste di incontri con tesserati di AC Milan; - La possibilità di creare un coordinamento provinciale e regionale al fine di gestire al meglio i Club in Calabria; Nel corso della riunione i club hanno avuto modo di esprimere le loro richieste e perplessità al presidente Munafò che ha informato i club su quanto accaduto negli ultimi anni e sui progetti futuri. L’ incontro si è concluso con la classica foto di rito, con i dovuti ringraziamenti al presidente Munafo' ed al suo staff per la disponibilità e per aver ascoltato con pazienza tutte le istanze. Tutti i presenti si sono promessi di realizzare nuove iniziative regionali sempre sotto l’egida della gloriosa AIMC.
Finiscono in manette dopo aver rubato all’interno di un appartamento ad Amantea quattro rumeni.
L'auto segnalata, nella mattinata di ieri per un furto in un'abitazione, è stata intercettata sulla 107 Silana Crotonese dai Carabinieri di una pattuglia del Nucleo della Compagnia di Petilia.
L'inseguimento a 240 all'ora é proseguito poi sulla 106 dove attendevano la Golf i militari delle Compagnie di Crotone e di Cirò Marina.
La fuga si è interrotta a Strongoli Marina intorno alle ore 15.00.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Strongoli, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati predatori, hanno proceduto all’arresto, di quattro persone, in flagranza di reato per furto aggravato.
I carabinieri di pattuglia del comando provinciale si sono posti all' inseguimento di una una Golf nera che aveva forzato, poco prima, il posto di blocco sulla statale 106, dove un militare, pare, sia rimasto gravemente ferito.
L'auto dei malviventi era stata segnalata per un furto avvenuto all’interno di una abitazione a Campora San Giovanni nel Comune di Amantea.
Raggiunta l'auto sulla strada secondaria di località Pontino, a Strongoli Marina, tra i caselli ferroviari 214 e 213, i militari l'hanno costretta a fermarsi speronandola.
I 5 occupanti, pare cittadini di nazionalità rumena, a quel punto, si sono dati alla fuga a piedi, prendendo direzioni diverse per cercare di far perdere le loro tracce.
I militari avrebbero esploso anche dei colpi di pistola intimando ai fuggitivi di fermarsi.
Per due la fuga è finita a ridosso di una recinzione nei pressi del passaggio a livello di località 213.
In tutto ne sono stati fermati 4, uno purtroppo è scampato all'arresto, ma è ricercato in tutta la regione.
La refurtiva, dalle informazioni in nostro possesso pare, sia stata interamente recuperata.
I ladri sono stati sottoposti agli arresti ed a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
La scena è stata ripresa da diversi cittadini con i loro cellulari, alcune immagini e alcuni video sono reperibili su YouTube.
Amantea, cittadina del basso Tirreno cosentino, al centro della questione migranti sbarcati Venerdì a Roccella Jonica. Tutti i giornali ne hanno parlato. E gli sbarchi indiscriminati dei migranti provenienti dal Pakistan e dal Bangladesh continuano nelle coste calabresi e il Governatore della Calabria On. Jole Santelli è molto preoccupato e ha scritto al Presidente del Consiglio Prof. Conte perché intervenga al più presto altrimenti sarà costretto a vietare con la forza gli sbarchi in Calabria. Vuole evitare un braccio di forza con il Governo Centrale, ma è intenzionato a difendere a tutti i costi non solo i calabresi ma anche tutti coloro i quali hanno scelto di passare in Calabria le proprie vacanze. E intanto scoppiano le proteste dei cittadini dei paesi che dovranno accogliere i contagiati da coronavirus. Ieri, infatti, molti cittadini della nostra Amantea sono scesi in piazza, hanno protestato vivamente ma civilmente e hanno occupato per alcune ore e bloccato la Strada Statale 18 perché la Prefettura di Cosenza ha deciso senza nessun avvertimento di trasferire 13 migranti sbarcati a Roccella Jonica. Alcuni manifestanti si sono sdraiati a terra e hanno più volte ripetuto che è una vera follia trasferire migranti contagiati in una località turistica nel mese di luglio ed agosto e per giunta in una struttura non attrezzata ubicata nel centro cittadino. E nel frattempo, causa arrivi di immigrati contagiati, peggiorano le aspettative dei commercianti, degli albergatori, dei ristoratori, dei gestori dei lidi balneari, degli artigiani, dei coltivatori diretti. Gli alberghi sono vuoti, i lidi sono deserti, il mercato ortofrutticolo e il mercato settimanale di cose varie stentano a decollare, gli appartamenti sono sfitti. Alcuni cittadini residenti al Nord che avevano deciso di venire in Calabria ed in Amantea, appresa la triste notizia dei migranti positivi al coronavirus, hanno già disdetto le prenotazioni. Bella prospettiva. I turisti, dunque, latitano e i cittadini dei paesi vicini per la paura di essere contagiati preferiscono stare alla larga e preferiscono altre località. E ora alcuni uomini politici i cui partiti sono i veri responsabili di questi sbarchi irregolari si sono messi in prima fila cercando un po’ di visibilità.