
A 24 ore dalla Ordinanza Regionale che l'ha vista essere fortemente contestata dai sindaci e dal governo, la Santelli ci riprova ed emette una nuova ordinanza.
La "nostra" Governatrice oggi è stata presente in tanti telegiornali e talk-show, dove abbia avuto il tempo per scrivere un'altra ordinanza rimane un mistero.
In questa ultima Ordinanza la Santelli comunica la possibilità ai cittadini calabresi, che si trovano fuori regione, di rientrare nella propria terra natìa, a diversi patti e condizioni.
Coloro i quali volessero rientrare in Calabria dovrebbero innanzitutto comunicarlo preventivamente, e appena arrivati in patria Regionale dovranno mettersi in isolamento, e comunque vietato il rientro le zone rosse.
In relazione al DPCM che da un lato impedisce lo spostamento interregionale ma consente il rientro nelle proprie residenze e/o domicili ed abitazioni, la nostra Governatrice, ha firmato un'ordinanza che consente solo ai calabresi residenti la possibilità di rientrare in regione a partire dal prossimo 4 maggio.
Nostra governatrice nella Ordinanze comunica che chi vuole rientrare in Calabria deve comunicarlo preventivamente compilando attraverso il portale www.emergenzacovid.regione.calabria.it, attivo da sabato prossimo, sulle pagine dedicate alle prenotazioni di rientri, l'apposito modulo utile al monitoraggio dei rientri.
Una volta rientrati scatterà la misura di isolamento per un totale di almeno 14 giorni, i dati relativi ai rientri saranno trasmessi al dipartimento prevenzione dell'Asp di competenza oltre che al sindaco del Comune di residenza.
Il dipartimento di prevenzione valuterà la necessità e/o l'opportunità di effettuare il tampone rinofaringeo e/o di prolungare i giorni di isolamento.
Per quanto riguarda quei famosi Comuni del nord Italia, afferenti in zona rossa, è fatto divieto assoluto, a colori quali si trovano in quella zona, di rientrare in Calabria.
"Ho cercato di chiudere la Calabria introducendo misure anche più restrittive di quelle del resto del paese. I calabresi hanno collaborato e si sono adeguati bene. Ora si deve convivere con il virus e piano piano l'apertura di alcune attività è necessario". Così la presidente della Regione Calabria Jole Santelli a Tagada su La7. La presidente Santelli contesta poi la possibilità prevista di spostarsi tra regioni per chi ha il domicilio o la residenza. E contesta anche la possibilità prevista dal programma del premier Conte che vuole istituire punti covid per immigrati in Calabria. "Se io apro i caffè e i ristoranti con solo i tavoli all'aperto non sarà meno pericoloso dei centri covid e gli spostamenti?" si chiede il governatore. La Santelli risponde poi al ministro Boccia: "Mi aspetto dal governo leggi di cornice precauzionali e serie e all'interno di quelle la possibilità per noi di muoverci localmente. Appena ho fatto l'ordinanza si è scatenata una rivolta dei sindaci del Pd che però in consiglio mi ha chiesto la riapertura dei ristoranti".
"Non abbiamo contagi autoctoni - ha detto ancora la presidente - ma solo contagi di ritorno. Il problema è che nell'ultimo Dpcm il governo scrive che è vietata la mobilità interregionale, poi è consentito il ritorno nelle proprie residenze, nei propri domicili, nelle abitazioni. Cioè - ha sostenuto il presidente della Regione Calabria - il governo che oggi mi dice 'attenzione, perché stai facendo un passo improvvido e rischi di aumentare i contagi', in realtà contemporaneamente apre a un ritorno indiscriminato e senza alcun tipo di controllo. Aggiungo: su richiesta della Protezione civile e del ministero dell'Interno, nelle regioni del Sud - ha rilevato Santelli - si stanno attrezzando centri Covid per immigrati. Quindi il governo in Calabria, dove abbiamo fatto tanti sacrifici, mi manda 50 immigrati, in situazioni non di salubrità". Santelli ha poi evidenziato che "la fase 1 è iniziata con noi che avevamo chiuso le scuole e il governo che ha impugnato le nostre ordinanze, dopo di che poi 4 giorni dopo ha fatto esattamente le ordinanze che abbiamo fatto noi. Ora - ha spiegati il presidente della Regione Calabria -spetto dal governo delle leggi di cornice precauzionali serie, le normative di dettaglio le lasci alle Regioni. Noi stiamo dicendo che la fase 2 va governata insieme tenendo conto della specificità dei territori". Con riferimento alle polemiche in Calabria, Santelli ha osservato: "Appena ho fatto l'ordinanza, si è scatenata una questione tipicamente politica. Ho avuto l'attacco di tutti i sindaci del Pd a cui ricorderei, sommessamente, che in Consiglio regionale il Pd mi ha chiesto l'apertura dei ristoranti, in assoluto".
"O ci siamo noi a dare delle risposte o questo territorio diventerà preda di chi le risposte le dà e anche velocemente e si chiama criminalità organizzata". Lo ha detto Jole Santelli in un altro intervento a "La Vita in diretta" su Rai Uno parlando della decisione di emanare l'ordinanza sulla riapertura di bar e ristoranti con spazi all'aperto. "E' chiaro che si riapre - ha aggiunto Santelli - ma non è che avremo i ristoranti pieni. Ci sarà poca gente, c'è paura ma dovremo cercare di rimetterci in moto". "Ora siamo in una fase diversa. C'è stata una prima fase in cui la preoccupazione per la salute era l'unico argomento, l'unico obiettivo. Adesso abbiamo un obiettivo importante che è sempre la salute ma abbiamo anche iniziato a conoscere il virus a conoscerne la pericolosità però dobbiamo imparare a convivere col virus e, su questo, tutti dobbiamo essere consapevoli che l'Italia non si presenta in modo uniforme. Credo che il Governo innanzitutto rifletterà su queste cose". "Non parlo della Calabria - ha aggiunto Santelli - parlo dell'Abruzzo e della Basilicata perché non è uguale la situazione tra realtà dove ancora si registrano altissimi numeri di contagi e altre dove siamo a contagio zero. Quindi è difficile prendere delle mis
Prosegue l’attività di vigilanza degli uomini e le donne della Guardia Costiera di Vibo Valentia.
Nell’ambito dell’attività di contrasto all’abusivismo demaniale e ambientale, è stata condotta una mirata attività di verifica su una delle spiagge più suggestive e frequentate della “Costa degli Dei”.
L’attività eseguita dalla Guardia Costiera ha portato ad individuare l’esecuzione di lavori di livellamento e terrazzamento a ridosso dell’arenile; Lavori quest’ultimi eseguiti senza alcun titolo, ed in totale spregio delle pertinenti norme vigenti, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale e ricadente altresì nei S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario).
I trasgressori sono stati denunciati penalmente alla competente Procura della Repubblica di Vibo Valentia per deturpamento di bellezze naturali in violazione dell’art. 734 del codice penale e del decreto legislativo n. 42/2004 in materia di tutela dei beni paesaggistici.
L’intervento condotto dai militari della Guardia Costiera ha quindi consentito l’accertamento dell’ennesimo reato commesso ai danni dell’ambiente costiero in una area di altissimo pregio paesaggistico ed altamente frequentata nel corso della stagione balneare.
Tale attività rappresentano un ulteriore sviluppo di quella già effettuate nei mesi di giugno e dicembre sulla medesima area, finalizzate alla tutela dell’ambiente costiero calabrese minacciato da condotte indiscriminate e senza scrupoli da parte dei ”nemici” dell’ambiente .
L’attività di tutela dell’ambiente da parte della Guardia Costiera, proseguirà senza soluzione di continuità al fine di salvaguardare e preservare lo stesso garantendone la fruibilità per la collettività.