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giggino pell“Chi d'ambizion la vana lusinga non accende ed ama il sol che splende in libera contrada, chi vuole all'avventura suo cibo in bosco o lago cercare,sempre pago di ciò che da natura,venga qua' in seno alla foresta; nemici non avra' fuorche' l'inverno e il vento e la tempesta”.

 

"Il mattino ha l'oro in bocca" diceva qualcuno... e per me è stato così per tutti gli anni che ho vissuto in Nord America. Iniziavo bene la giornata solo se mi alzavo presto e mi preparavo subito una sostanziosa colazione : Uova con bacon, patatine fritte, toasts e un buon caffè canadese (il bibitone)..

Da allora di acqua ne è passata tanta sotto il low level bridge, uno dei ponti che attraversando il fiume Saskatchewan, portano dalla parte Nord di Edmonton al South side e viceversa. Girando in macchina con l’amico Enrico abbiamo fatto visita al Potere di questa città che è stato eccezionalmente abile in molti aspetti, uno di questi è stato il suo mascheramento.

 

Il Potere doveva rimanere nell’ombra, perché alla luce del sole avrebbe avuto noie infinite da parte dei cittadini più attenti delle moderne democrazie. E così ci ha rifilato una falsa immagine di se stesso nei panni dei politici, dei governi, e dei loro scherani, così che la nostra attenzione fosse tutta catalizzata su quelli, mentre il vero Potere agiva sostanzialmente indisturbato.

Generazioni di cittadini sono infatti cresciute nella più totale convinzione che il potere stesse nelle auto scintillanti, nei parlamenti nazionali, nelle loro ramificazioni regionali, e nei loro affari e mal affari. Purtroppo questa abitudine mentale è così radicata in milioni di persone che il solo dire il contrario è accolto da incredulità se non derisione. Letteralmente, ciò che si crede sia il potere non è altro che una serie di depistanti immagini con le relative tortine da spartire, a patto però che eseguano poi gli ordini ricevuti. Quegli ordini sono le vere decisioni importanti su come tutti noi dobbiamo vivere. Oggi il vero Potere sta nell’aria, bisogna immaginare che esiste un essere metafisico, quell’idea appunto, che ha avvolto il mondo e che dice questo: ‘Pochi prescelti devono ricevere il potere dai molti. I molti devono stare ai margini e attendere fiduciosi che il bene gli arrivi dall’alto dei prescelti. I governi si levino di torno e lascino che ciò accada’. Da quando l’uomo ha iniziato a costruire, mettendo mattone su mattone, la torre è sempre stata il simbolo della città nella quale sorgeva o addirittura di un’intera nazione. Un esempio contemporaneo? La Torre Eiffel: quale simbolo migliore per la Francia positivista di fine Ottocento? Eppure, questa passione dell’uomo per ciò che svetta e penetra il cielo (la biblica sfida della Torre di Babele è oggi più che mai attuale) non è immotivata. Dietro alla torre e al desiderio di sfidare la gravità c’è anche qualcosa di molto, molto più concreto: la dimostrazione di potere. Il grattacielo è la perfetta metafora ed espressione architettonica degli orrori del capitalismo e, più in generale, della Modernità.

 

Credere che la moltiplicazione specifica di questa tipologia di edifici prima inedita, cominciata alla fine dell’ ’800, sia dovuta solo ad esigenze commerciali e alla disponibilità di nuove tecnologie costruttive, è oltremodo riduttivo. Quando il Club dei Potenti necessita di maggior riservatezza, si dà appuntamento in luoghi meno visibili dei grattacieli delle grandi capitali, e in questo caso prende il nome di Gruppo Bilderberg, dal nome dell’hotel olandese che ne ospitò il primo meeting nel 1954.

I “serbatoi di pensiero”, le ‘Think Tanks’ sono esattamente delle fondazioni dove alcuni fra i migliori cervelli si trovano per partorire idee. Il loro potere sta nell’assunto che sono le idee a dominare sia la Storia che la politica, e di conseguenza la nostra vita, in particolare l’idea economica. Il potere deve sempre essere manifestato in modi mastodontici, faraonici: se no, che potere sarebbe?

Sul suo palcoscenico esterno va in scena tutti i giorni una commedia dell’orrore: i rifugi per i senza tetto in tutta la nazione respingono persone ogni notte perché non hanno più spazio. Qualcuno di loro ha la fortuna di rimanere vivo notte dopo notte, durante il rigido inverno canadese.

 

A volte un panino al momento giusto o una tazza di brodo caldo può fare un mondo di differenza per una persona senza fissa dimora come è stato per oltre 30 anni Ryan Arcand.La sua storia è rimasta un mistero solo per qualche giorno. Una troupe della CBC ha cercato subito di saperne qualcosa di più e, dopo solo pochi giorni in giro per le vie di Edmonton l’ha trovato seduto sulle scale di una chiesa, con qualche lattina di birra posata accanto a lui in un sacchetto di plastica.

Ryan Arcand è nato in una cittadina nei dintorni di Edmonton 43 anni fa. Quando aveva circa quattro anni è stato allontanato dal nucleo familiare dopo l’intervento dei servizi sociali. Quando Ryan parla del suo primo incontro con un pianoforte, ricorda il seminterrato della casa in cui si trovava in affido e dice: “Ho pensato che fossimo fatti l’uno per l’altro. Mi sono innamorato al primo sguardo“. Così, ha iniziato a suonare a orecchio, imitando le sigle delle serie tv o le colonne sonore dei film. A poco a poco ha iniziato a comporre musica.

 

Non si è riusciti a fare luce su quando la sua vita si sia “spezzata” di nuovo. Secondo quanto hanno riferito all CBC alcuni suoi lontani parenti, pare che sia stato proprio lui a voler restare per strada durante questi anni. Ovviamente non ha vissuto come un santo: abuso di alcool e qualche guaio con la legge. E’ stata proprio questa che spesso ha cercato di impedirgli di suonare alcuni dei pianoforti sparsi per la città (a causa delle bottiglie di birra e strane abitudini). Per fortuna non è stato allontanato da quel piano dove è stato ripreso da Roslyn. In seguito la CBC gli ha proposto di suonarne uno ‘particolare’, uno Steinway Grand, che si trovava nella chiesa più vicina. Ryan Arcand si è seduto e, prima di iniziare a suonare, ha detto solo: “Questo è un sogno“.

 

E poi non si è più fermato finchè non è arrivato l’organista della chiesa, che reclamava il suo strumento per esercitarsi. Allora si è alzato e ha cercato di spiegare come si sente quando suona: “E’ come quando giochi, e in più ti dimentichi di te stesso“. E poi ha concluso: “E’ come la verità, la vita. Io amo le persone. Talvolta le persone non amano me, ma non importa. Io amo le persone”.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

giginoL’Alberta, abitata dalle tribù dei Piedi Neri e dei Cree, era quella che i primi esploratori europei chiamarono "selvaggia frontiera settentrionale". Per molti italiani l’Alberta è solo uno Stato presente sulla cartina del Risiko! da dove si possono attaccare i Territori del Nord Ovest e diverse altre aree in Nord America. Qui Jack London ha ambientato la straordinaria avventura di Zanna Bianca e tutti noi siamo cresciuti con l'idea degli immensi spazi selvaggi, dove la natura è padrona incontrastata. Nel Nord-Ovest canadese, vivono uomini che non reclamano gli agi prima di aver lavorato per conseguirli. Donne e uomini che sanno dare importanza ad una tendina ricamata su una piccola finestra, ad un mazzolino di fiori su una mensa imbandita, che non badano alla piega dei pantaloni e indossano Levis 501; sanno preferire una covata di oche canadesi ad una ferrari. Donne e uomini che hanno costruito con le loro mani dei meravigliosi chalet in riva ad uno dei tanti bellissimi laghi che si trovano in questa parte del Canada. Proprio in uno di questi chalet ho passato quasi tre giorni insieme a Maria, Enzo e Luigi, persone a me care conosciute durante gli anni trascorsi in questa parte del mondo. Siamo partiti da Edmonton percorrendo la statale 43 verso Nord. Dopo circa un’ora e mezza ecco Thunder lake, la metafora perfetta della provincia canadese. La provincia più profonda. Quella minuscola e inaccessibile. Che non si può conoscere se non la si vive. Difficile da immaginare, se non la si attraversa, e per la quale io provo un amore infinito ed una curiosità mista a fascinazione indescrivibile. L’ovest canadese con gli spazi sconfinati delle praterie, i parchi e i paesaggi mozzafiato, le foreste e la spettacolare fauna: l'habitat naturale di alci, cervi dalle code bianche, grouses, anatre, oche canadesi e orsi. Oltre ad aurore boreali e paesaggi da cartolina. Come vivono questi miei amici? Cosa hanno fatto negli anni? Hanno letto? Hanno scritto Hanno passato il loro tempo libero davanti alla televisione come Homer Simpson? Hanno preparato torte di mele con sciroppo di acero?Hanno accarezzato i loro figli prima di metterli a letto? E i loro bambini? Cosa hanno fatto prima di diventare adulti? Progettavano avventure meravigliose al limitare della foresta?Sono andati a pesca sui ruscelli? Avranno portato il cane a correre e si sono persi in sogni di conquista del mondo? E gli adolescenti? Come vivono in un posto simile gli adolescenti? Ciò che posso dire è che ho passato tre giorni stupendi. Pieni di cose. E pieni anche di silenzi. Di pause. Di riflessioni. E sono contento, adesso, di sapere che al mondo esiste un posto che si chiama Thunder Lake dove amici lontani hanno costruito un piccolo villaggio dove passare i weekend lontani dalla città. Un gruppo ristretto di persone che vivono a ridosso di una foresta di pini e di faggi e si specchiano in un lago.

Gigino Adriano Pellegrini & G el tarik

 

sportAmantea  si è svolta dinnanzi a tantissime persone la conferenza stampa di chiusura della stagione sportiva dello Sport Village Amantea. A presiedere i lavori della conferenza stampa, moderata dal giornalista Antonio Chiappetta, erano presenti il Vice Sindaco ed Assessore al Turismo Giovanni Battista Morelli, il Presidente dell’Avis di Amantea Leonardo Ferrara, il promoter della Tappa del Campionato Italiano di beach volley Vincenzo Pugliano.

“La stagione 2015 e soprattutto la Tappa del Campionato Italiano – spiega Vincenzo Pugliano - si sono rivelate un vero successo proiettando Amantea tra le eccellenze d’Italia per il Beach Volley. La tappa ha ottenuto giudizi altissimi in tutti gli indicatori, tali da portare a definire l’organizzazione di Amantea tra le migliori e più professionali di tutta Italia, da parte della Federazione Italiana Pallavolo. E questo grazie al gioco di squadra messo in campo dall’Asd beach&Volley Amantea insieme ai partner pubblici e privati, nonché a tutte le associazioni territoriali, ai gruppi ed alle singole persone che hanno collaborato alla realizzazione di questo bellissimo evento. Un’unità d’intenti costruita sulla passione per lo sport e sull’amore per la propria terra”.

La forza di questo evento appare chiara osservando i numeri prodotti dalla kermesse in soli quattro giorni: si sono disputati 156 match ed hanno partecipato alla tappa ben 222 atleti provenienti da tutte le regioni italiane; presenti 24 arbitri nazionali e regionali; circa 100 dirigenti ed allenatori hanno accompagnato gli atleti; per un totale di circa 400 presenze presso le strutture ricettive della città.

L’organizzazione ha acquisito durante la Tappa l’accreditamento di 10 tra photoreporter professionisti e operatori video, 5 emittenti televisive regionali ed una nazionale, tra cui RAI3 Regione,  e tantissimi giornalisti della carta stampata e web che hanno portato a centinaia di pubblicazioni. Inoltre durante la stagione lo Sport Village ha ospitato le Nazionali di beach volley femminile under21 ed under22, 10 eventi amatoriali, le selezioni regionali, le attività della scuola di beach volley ed una tappa regionale di beach tennis. Le gare sono state costantemente raccontate attraverso il servizio live scoring online, il live streaming e la diretta radio. Le foto ufficiali sono state visualizzate in 48 ore da più di 60 mila utenti, ed il trailer ha ottenuto in 24 ore più di 4 mila visualizzazioni, mentre le attività su twitter, facebook, Periscope, Vine e la diretta streaming su youtube hanno raggiunto quasi 10.000 views.

Inoltre circa 2200 utenti hanno partecipato al voto online per il Photocontest Sport Village Amantea, le cui foto sono state visionate anche dalla giuria tecnica nella stessa serata decretando la vittoria e la premiazione delle foto scattate da Antonella Falsetti, Andrea Furgiuele e da Roberto La Scala.

“L’evento nazionale messo in campo dall’ ASD Beach&Volley Amantea – spiega il Vice Sindaco Giovanni Battista Morelli - è sicuramente qualcosa di concreto e straordinario per il territorio che verrà preservato e sostenuto da parte dell’Amministrazione Comunale sicuri dei risvolti positivi che produce nel settore turistico per la città”.

“Siamo certi – concludono i dirigenti dell’ASD Beach&Volley Amantea - che eventi sportivi agonistici come il Campionato Italiano di Beach Volley rappresentino un’opportunità concreta per gli operatori turistici e commerciali, visto il numero di presenze durante lo svolgimento della kermesse, ma rappresenta anche un’importante vetrina capace di veicolare ovunque l’immagine positiva della città e della Calabria. Una città che è pronta ad ospitare qualsiasi evento nazionale ed internazionale. Per tali ragioni l’Asd Beach&Volley Amantea è già in moto per costruire una più ampia e sinergica collaborazione tra tutti i soggetti del territorio in vista della prossima stagione.”

 

sport galleria

gigino"Sono terra e cenere, eppure lasciami parlare. E' alla tua "benignità", e non ad un uomo che riderebbe di me, ch'io mi rivolgo"

 

L’uomo riscopre le sfumature delle fisime estetiche e delle pulsioni sessuali. Dovrebbe forse essere più disinvolto, abbandonarsi alla sensualità che si irradia dalle calze sottilmente allusive delle donne falene che lo affiancano, protagoniste di un gioco intinto di passione e intesa attrazione. Un fascino sinistro che evoca scenari dal gusto noir, immerso in mirabili lussi ed ozi profondi. Evocare  storie di ardori lontani e misteriosi, dominate da un profondo carattere umano che si fonde con una sensualità minacciosa e sofisticata.

Oscure notti clandestine di dettagli corpulenti nei locali fumosi; la grazia e l’eleganza dei sensuali ballerini, malinconiosi e passionali. Le donne, dalle labbra vermiglie, occhi languidi, smaniosi; nella loro solitudine attendono qualcosa di eterno come l’amore o  un attimo fugace di passione.

L’uomo dovrebbe essere forse custode di segreti da non rivelare, con una eleganza fortemente connotata di virilità e di potere seduttivo. L’eco sociale dovrebbe nascere dalla sua abile capacità di arrivare direttamente al cuore attraverso gli occhi. Abile ammaliatore, che s’intercalano ad essere prima uomini che qualsiasi altra cosa, invitando l’occhio dell’osservatore a scrutare più a fondo ciò che si pone dinnanzi agli occhi, per aprirsi ad immaginari più ampi e comporre con la propria fantasia quale sia la segreta storia che si nasconde dietro quell’attimo rapito.  Dalla macchina fotografica. Irresistibile è la tentazione di tuffarsi in questo suo mondo in bilico tra la realtà e il sogno. Sensazioni che suscitano un’attrazione immediata, regalando il piacere di un pensiero.

Tutti, forse, vorremmo fermare in un quadro o in qualche pagina il momento in cui tutto sta per accadere. Dipingere o esprimere con la  sciolta naturalezza di chi non ha nulla da nascondere perché è abituato a mettere in mostra il proprio mondo, fantasie e ossessioni comprese.

Anzi, più le fantasie sono ossessive e le ossessioni sono fantastiche, e più se ne ricava gioia. Essere stimato e apprezzato come pittore/scrittore  di  sentimenti in un rapporto di identificazione che di solito sfugge, mentre  la passione trova spazio in uno scrigno del più profondo dei misteri e immaginari che superano ogni limite fin dall’alba dei tempi, l’uomo ne è attratto e si lascia trasportare fin nel suo io più profondo.

Una passione studiata, simmetrica, che focalizza attimi eterni impressi nella macchina, al pari di un fugace scatto fotografico in cui l’attesa rende il fiato sospeso. Sensazioni ed emozioni che si toccano con mano, intense e vibranti, in cui il desiderio è sublimato a raffinatezza e sensualità accessibile ad ogni scenario umano. Involge e travolge altre tipologie di icone pop contemporanee come rockstar, calciatori o attori.

Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik

sla“Un contributo versato con gusto”. E’ questo lo slogan coniato per la campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi organizzata in occasione della VIII° edizione della Giornata Nazionale sulla Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e che si svolgerà in tutta Italia Domenica 20 settembre prossimo.

 

Nella città di Catanzaro il punto Aisla sarà predisposto nel Centro Clinico San Vitaliano in Via Tommaso Campanella che rappresenta l’unico centro calabrese che si occupa della presa in carico di pazienti con tale patologia. Nella giornata di domenica infatti, nei viali esterni della clinica sarà allestito lo stand Aisla dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 14,30 alle 18,30 e, con un’offerta di 10€ sarà possibile ricevere una bottiglia di vino Barbera d’Asti DOCG oppure una confezione di taralli napoletani prodotti artigianalmente.

 

Graditi ospiti della giornata saranno i volontari del Gruppo Storico Città di Catanzaro, un'associazione storico culturale senza scopo di lucro, di cui è presidente Mario Mauro e che ha come obiettivo quello di divulgare, principalmente, la cultura sulla storia della città di Catanzaro, attraverso vari eventi.

 

Compagnia d’armi, sbandieratori e musici animeranno una giornata molto particolare che, oltre alla raccolta fondi realizzata per garantire l’assistenza dei malati che in Italia sono oltre 6.000, servirà anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Sclerosi Laterale amiotrofica (Sla) una malattia su cui la ricerca farmacologica non sta producendo alcuna soluzione e la cui cura è quindi affidata a centri specializzati come lo è il Centro Clinico San Vitaliano che diretto dal dott. Giuseppe Mancuso e collegato con il Centro Clinico Nemo dell'Ospedale Niguarda di Milano, dal 2011 rappresenta un'eccellenza per la cura di malattie neuromuscolari e neurodegenerative;  un centro che si è saputo distinguere nel panorama delle strutture sanitarie presenti sul territorio divenendo un privato accreditato di  supporto  alla sanità pubblica regionale.

 

“Per noi del Centro Clinico San Vitaliano – afferma il direttore sanitario Giuseppe Mancuso– la giornata nazionale della Sla è diventata un appuntamento fisso che organizziamo nel migliore dei modi per dare all’Aisla un segno visibile e tangibile della nostra presenza sul territorio e della vicinanza a chi soffre e vive di questa malattia. Attraverso queste iniziative vogliamo anche lanciare il forte messaggio che, anche dentro la malattia si può vivere con grande dignità e che ogni attenzione da parte di chi come noi sta ogni giorno a contatto con gli ammalati, è indispensabile per continuare a dare un senso alla loro vita e combattere con serenità”. “Il Centro clinico San Vitaliano ancora una volta apre le porte della città invitando tutti i cittadini e le istituzioni a condividere insieme a noi la VIII° giornata nazionale della Sla – afferma Alfredo Citrigno Presidente del Centro Clinico -. Vista l’importanza che una giornata come questa ha sia sotto il profilo umano che per quanto riguarda la ricerca, mi auguro che domenica i viali della nostra clinica siano pieni di persone che contribuiranno, attraverso una donazione, a dare una speranza concreta di cura alle persone che sono affette da questa malattia. Per cui vi aspettiamo numerosi”.

foto sla

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa dell’inizio delle attività didattiche dell’Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme.

 

14 Settembre 2015, ore 8:30, eccellente inizio dell’attività scolastica all’ITT di Lamezia Terme in via S. Miceli 400.

Le attività di accoglienza si sono sviluppate a partire dalle ore otto con la presenza di un folto gruppo di insegnanti, assistenti tecnici, collaboratori scolastici e insegnanti tecnico-pratici condotto e coordinato dalla Dirigente Scolastica Dott.ssa Patrizia Costanzo.

L’incontro è avvenuto in aula magna dove ben 150 ragazzi, di cui molti accompagnati dai genitori, hanno potuto prendere posto e ascoltare con grande interesse i saluti di benvenuto della DS e degli insegnanti delle varie classi.

Ribadita l’importanza del rispetto delle regole e della legalità alle quali nessuna scuola può rinunziare si è anche sottolineato che il corpo docente e la scuola in generale devono promuovere non solo la cultura e le varie discipline scolastiche ma anche il benessere fisico ed emotivo dei ragazzi.

 

Si è chiesta la massima collaborazione alle famiglie e si è data la massima disponibilità ad ascoltare ogni problematica.

Dopo le presentazioni dei docenti sono stati proiettati brevi filmati sulle attività scolastiche al fine di far conoscere meglio la scuola.

Successivamente i giovani delle prime, visibilmente emozionati per la nuova esperienza, sono stati accompagnati nelle varie classi dove si è potuto svolgere un breve momento conviviale con dolci e bibite.

Le attività di accoglienza sono state svolte regolarmente, anche in presenza di una assemblea sindacale della quale moltissimi docenti condividono i contenuti, perché il servizio all’utenza è importantissimo ai fini della crescita della scuola.

Si pensa infatti che nessun docente, avendo invitato gli studenti  e le famiglie a scegliere l’ITT, avrebbe mai potuto mancare all’accoglienza degli utenti nel giorno prestabilito.

Pubblicato in Lamezia Terme

Dal Blog dei docenti di ruolo e precari autoconvocati calabresi.

“Inizio anno anomalo per migliaia di studenti e docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

 

Forse adesso molti genitori che hanno dovuto occuparsi dei figli anche stamattina non avranno potuto fare a meno di accorgersi, nonostante il silenzio dei media nazionali, che non è stato un inizio anno sereno per la scuola italiana.

Anche gli “Insegnanti calabresi” e il “Comitato per la Scuola della Repubblica di Catanzaro” hanno partecipato all’ assemblea sindacale.

 

Per la provincia di Catanzaro la sede prescelta è stata l’ITC Grimaldi-Pacioli di Catanzaro Lido.

Presenti tutte le sigle sindacali maggiormente rappresentative, FLC CGIL, CiSl, UIL, SNALS, GILDA, che hanno organizzato l’evento cui hanno aderito ben 5 mila docenti. L’affluenza é stata altissima, la sala non era sufficiente a contenere tutti e una buona parte degli insegnanti ha seguito lo svolgimento dell’assemblea da alcuni schermi Giganti collocati in fondo alla sala.

 

Gli interventi dei sindacalisti hanno illustrato la situazione in cui si trova la Riforma sul piano attuativo, la loro opera di contrasto fin qui portata avanti e quella che hanno in programma di effettuare, diramandone le strategie attraverso comunicati che faranno seguito alle varie fasi di attuazione della Riforma,  ai vari appuntamenti ai quali saranno chiamati gli organi collegiali, ai vari compiti a cui saranno chiamati i docenti. Al termine degli interventi dei sindacalisti, la parola è passata ai docenti, molti dei quali hanno chiesto ragione ai Sindacati degli interventi fatti per arrestare il corso della legge, alcuni hanno portato le loro esperienze personali, altri hanno rilevato come i docenti con le loro spaccature interne non hanno consentito all’azione di contrasto di essere più efficace, altri hanno prodotto proposte di nuove azioni di contrasto, quali il blocco dei viaggi d’istruzione o il blocco delle prove invalsi. In questa fase sono intervenute al microfono anche due docenti dei comitati insegnanti di ruolo di Lamezia e Catanzaro, in lotta da diverso tempo sul territorio e fuori regione, Prof.sse Bianca Laura Granato e Gianfranca Bevilacqua,  recentemente reduci dall’incontro dell’11 settembre con l’assessore regionale Federica Roccisano, per portare a conoscenza i convenuti di quanto fin qui é stato fatto da loro, senza esito, per ottenere il ricorso di incostituzionalità ex art. 127 della legge di Riforma scolastica, soprattutto per evidenziare il carattere politico delle risposte ottenute dal Governatore Oliverio.

 

Grande riscontro di interesse  ha avuto questa azione nell’assemblea. I docenti del collettivo hanno raccolto nuove adesioni ai comitati sorti spontanei per estendere le ragioni del contrasto a tutta la cittadinanza calabrese, che sarà profondamente svantaggiata dall’attuazione della legge 107.

La cittadinanza sarà coinvolta oltre che nelle azioni di contrasto anche in quelle di discussione e miglioramento della Legge di Iniziativa Popolare per una vera buona scuola della Repubblica, già depositata 2 volte in Parlamento”

Siamo stati, come sempre, da decenni, del resto, al mercato agricolo di Amantea, là dove, da quasi 50 anni i produttori esitano i loro prodotti agricoli .

Facevano bella mostra di sé , fiammeggianti, i peperoncini “vruscenti” amanteani.

Sia quelli del tipo corniolo che del tipo ciliegino

Sciolti o raccolti in reste di varie dimensioni, quelle che poi fanno bella figura nelle mostre, nei negozi di frutta, nelle cucine dei ristoranti tipici.

“Scarsa la produzione?”. “No. Anche stamattina presto sono venuti da Diamante a comprarne diverse cassette”, mi ha detto l’agricoltrice che li esitava.

“Ma come Diamante, la patria del peperoncino, viene ad Amantea a comprare il nostro prodotto?”

“Da sempre” è stata la risposta del suo vicino di banco.

Poi, oggi, arriva il seguente comunicato stampa :

“La Calabria che produce: riparte da qui l'economia della regione. Il peperoncino rosso simbolo di una terra che vuole farcela.

Una visita sui campi del peperoncino piccante calabrese, oggi, da parte del  capogruppo della Commissione agricoltura della Camera, Nicodemo Oliverio, del deputato e imprenditore piemontese, Giovanni Falcone, anche lui della Commissione agricoltura, e di Franco Laratta, già parlamentare e membro del CdA Ismea, l'Ente economico del Governo che finanzia i progetti in agricoltura.

I campi sono quelli dell'azienda Serra di San Marco Argentano (CS), proprio nel pieno della stagione della raccolta, sotto un sole cocente che illumina la distesa coltivata a peperoncini.

"La coltivazione di peperoncini offre una grande opportunità di investimenti e di lavoro per la Calabria, anche perché è ancora eccessiva la quantità di prodotto importato dall'estero, anche di scarsa qualità e di poca affidabilità",  hanno detto Oliverio, Laratta e Falcone.

La Calabria è sempre più simbolo del peperoncino rosso, ma la produzione è ancora insufficiente.

In Italia, il 70% del peperoncino è di importazione.  In Calabria il 90%!

E da qui che appare evidente che in questo settore ci sono grandi margini di sviluppo e occupazione.

L'impegno delle istituzioni è quello di promuovere e sostenere la filiera del peperoncino, con la nascita di nuove imprese del settore. Anche e soprattutto con il sostegno della Regione Calabria, attenta a investire in questo settore antico ma emergente. Cosenza, 04 settembre 2015”

NdR. Altro che esportazione! La Calabria non importa solo pesci ma anche peperoncino rosso!

Pubblicato in Cronaca

camporaFelicità per come si sono svolte le celebrazioni in onore di San Francesco di Paola, ma anche tempo di bilanci per un’estate che ha visto in prima linea le associazioni e i comitati cittadini.

L’assessore Gianluca Cannata mostra la propria soddisfazione non solo per l’affluenza di gente che ha caratterizzato la tre giorni di festa dedicata al Santo Patrono della Calabria, ma anche l’intera stagione che tra luglio e agosto non ha lesinato di certo emozioni.

«La comunità di Campora San Giovanni – spiega Cannata – ha mostrato nuovamente compattezza e spirito di aggregazione. Le associazioni ed i comitati hanno lavorato fianco a fianco programmando un calendario di eventi complementare a quello del capoluogo che ha completato l’offerta ludica della città. Il plauso più grande va ai volontari dell’Aquilone, della Pro loco di Campora San Giovanni, dell’Aics no limits e di Vivo alternativo. Ognuno di loro non ha soltanto rinunciato ad una parte rilevante del proprio tempo libero, ma ha fatto in modo che le nostre risorse turistiche, gastronomiche e commerciali venissero veicolate al meglio tra la gente e con la gente. L’Aics ha riscosso successo e consenso con lo spettacolo di cabaret degli Arteteca e le performance di Mimmo Cavallaro e Nello Iorio; la Pro loco ha organizzato al meglio il Festival della cipolla rossa, collaborando al meglio con il consorzio che ne tutela la qualità; l’Aquilone ha saputo coinvolgere i collezionisti ed i curiosi con il mercatino settimanale delle pulci; Vivo alternativo, infine, ha proposto la propria edizione della Notte bianca. Ha svolto al meglio la propria funzione sociale la nuova piazza, dedicata proprio a San Francesco, che è stata inaugurata di recente e che ha accolto tutti in un immenso abbraccio. Un ringraziamento particolare va rivolto anche al comitato organizzatore delle celebrazioni religiose di inizio settembre che ha saputo coinvolgere al meglio l’amministrazione comunale, gli esercenti e soprattutto i fedeli».

«La riuscita dell’estate camporese – aggiungono all’unisono i consiglieri Linda Morelli, Elena Arone e Adelmo Mannarino – testimonia quanto sia importante parlarsi e soprattutto ascoltarsi. La buona politica nasce dal confronto. Tutte le associazioni ci hanno prospettato le proprie aspettative ed esigenze e ci siamo adoperati per favorire il più possibile il loro lavoro. Certamente le cose da migliorare non mancano e faremo tesoro dell’esperienza accumulata quest’anno. Ma è importante comprendere il fatto che l’intero esecutivo ed il sindaco Monica Sabatino, è a completa disposizione di tutte le componenti della città

Comunicato comune di Amantea.

Pubblicato in Campora San Giovanni

lungoAmantea - Continua a mietere successi l’estate all’insegna dello sport e del sano divertimento allo Sport Village Amantea. La 24h di beach volley, l’evento amatoriale più atteso dell’estate, si è rivelata un vero successo, capace di attrarre tanti appassionati nonché tantissimi curiosi che hanno seguito soprattutto le fasi serali del torneo 3x3 misto. Al via ben 16 team, 66 amatori partecipanti, 62 match disputati in 24 ore, per un torneo che ha entusiasmato veramente tutti grazie alla formula del tabellone vincenti e perdenti che ha tenuto tutti i team con il fiato sospeso fino a poche ore dal termine dell’evento.

Durante la manifestazione il Centro Federale ha anche sospeso le attività per circa due ore nel ricordo del Maestro Alsonso Perri Altomare, ed alla ripresa delle attività è stato osservato  un minuto di raccoglimento in contemporanea su tutti i cinque campi dello Sport Village, per testimoniare la vicinanza alla famiglia ed all’intera città che ha perso uno dei suoi figli migliori.

In questi giorni a trionfare non è stata una squadra, ma è stato ancora una volta lo sport, in una struttura, il Centro Federale Fipav Sport Village Amantea, che conferma la sua importanza strategica per la stagione estiva amanteana. Una struttura che ospita grandi eventi agonistici, che offre un programma settimanale con attività amatoriali accessibili a tutti, e con attività quotidiane che attraggono tantissimi giovani offrendo anche servizi gratuiti al turista ed al cittadino. Adesso il centro si proietta verso la fase finale della stagione con gli ultimi tornei amatoriali e la premiazione del photocontest sport village Amantea.

I Racconti

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