Stamattina investita una donna di 31 anni, originaria di Udine, lungo la statale tirrenica Inferiore nel tratto fra Campora San Giovanni e Nocera Terinese Marina.
Dalla dinamica parziale, riferitaci da alcuni presenti, pare che la donna passeggiava lungo la statale 18 fra il porto di Amantea e il Villaggio Turistico di Nocera terionese, quando un'auto, guidata da un uomo di 81 anni di Amantea, ha investito la donna causandole diverse ferite lacero/contuse oltre che un grave trauma cranico.
Immediati i soccorsi dei sanitari del 118 di Amantea e Lamezia Terme, con la donna che è stata trasportata in elisoccorso al pronto soccorso di Cosenza, in condizioni preoccupanti.
Sul posto, oltre che i sanitari, anche gli uomini della Polizia Stradale di Paola e dei Carabinieri di Amantea per i primi rilievi e la ricostruzione della dinamica, alla base dell'incidente ci sarebbe pare una distrazione del Conducente della autovettura.
Doveva snellire la viabilità sulla statale tirrenica inferiore in un tratto considerato pericoloso, quello in prossimità dello svincolo della Tonnara.
Doveva, ma la rotonda che ancora non c’è, e per il momento l'opera pubblica, realizzata interamente con il contributo di un privato, è riuscita solo a complicare la situazione.
Semafori, rallentamenti, code e tamponamenti sono frequenti, come quello di questa sera, vi proponiamo le foto appena realizzate, per la nostra redazione, da Luca Guzzo.
A dirla tutta i lavori sono in realizzazione costante, ma sono molto complicati a causa dall'intenso traffico sostenuto, dalla importante arteria cittadina, durante tutta la giornata.
Si spera comunque che i lavori di realizzazione della rotatoria possano finire presto, evitando di fatto, il più possibile, questi inconvenienti tecnici.
Questa mattina è stata presentata, da parte di una nostra concittadina, una denuncia alle autorità competenti.
La nostra concittadina passeggiando sulla centralissima via Dogana, come al solito in compagnia del proprio cane, ha notato nel terreno, privato ma non recintato, di fronte alla entrata principale della Villa Comunale di Amantea il suo cane mordicchiare qualcosa, allarmata ha immediatamente notato nella bocca dell’animale un bocconcino di veleno, normalmente usato per topi.
Allarmata ha immediatamente raccolto tutto ciò che ha potuto, ma afferma che tanta altra è rimasta sotto l’erba di pochi centimetri nel terreno, per fortuna si è accorta per tempo ed ha evitato l’avvelenamento del proprio cane.
Ma riconoscere tempestivamente l'avvelenamento del cane è fondamentale per salvargli la vita.
L'avvelenamento volontario colpisce mediamente 60.000 cani l'anno.
Poiché il tasso di mortalità, nella maggior parte degli avvelenamenti, è molto alto, riconoscere i sintomi e intervenire con la massima rapidità è di fondamentale importanza.
Alcune tossine sono a lento rilascio, mentre altre causano sintomi gravi ed evidenti nel giro di pochi minuti dall'assunzione.
L'avvelenamento dei cani avviene principalmente con stricnina, metaldeide, diserbanti e i veleni per topi, come nel nostro ultimo caso.
L'assunzione di veleno per topi è tra le cause più comuni di avvelenamento nei cani.
Stricnina, metaldeide e diserbanti sono utilizzati nei temuti bocconcini avvelenati che alcuni lasciano in parchi, giardini o boschi.
Come in ogni caso di avvelenamento o di possibile tale, è bene sentire prima di tutto il proprio medico veterinario.
Se il cane ha mangiato del veleno per topi, dobbiamo intervenire molto rapidamente.
Il Rodenticida, comunemente conosciuto come veleno per topi, è studiato per intossicare il topo in maniera lenta, la morte del roditore avviene solitamente nel giro di 48/72 ore per dissanguamento.
Il veleno per topi contiene infatti una sostanza anticoagulante derivata del dicumarolo che altera il meccanismo di coagulazione del sangue e causa estese emorragie interne.
Sul cane, questo veleno, ha gli stessi effetti ma per fortuna ci sono buone possibilità di intervenire con successo.
Se ci troviamo fuori casa e vediamo che il cane mangia qualcosa di sospetto, la prima cosa che dobbiamo provare a fare e farlo vomitare.
Se non ci riusciamo è necessario contattare immediatamente il veterinario o, nel caso non ricevessimo risposta, la Guardia Medica Veterinaria più vicina.
A seconda della gravità della situazione, i veterinari potranno decidere se intervenire con una lavanda gastrica o la somministrazione di farmaci specifici.
Il codice penale nello specifico l’art. 544-bis punisce l'uccisione di animali per crudeltà o senza necessità e spargere polpette avvelenate allo scopo di uccidere animali rientra perfettamente tra le fattispecie penalmente rilevanti, pertanto invitiamo tutti a denunciare questi gesti vili e crudeli.