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Alcuni anni fa “La Stampa” di Torino, nella rubrica Persone, ha pubblicato un articolo di Lietta Tornabuoni ( 1931-2011) “Com’è un giorno italiano” e per primo ha scritto dei quattro morti ammazzati in Sicilia, Calabria e Campania per colpa della mafia, della ‘ndrangheta e della camorra.

I morti ammazzati, è vero, ci sono stati e, purtroppo ce ne saranno ancora tanti in Sicilia, Calabria e Campania, come del resto ce ne saranno anche nell’Italia del Nord.

Ma i morti ammazzati del Nord non fanno notizia perché quei delitti non sono compiuti dalla mafia, dalla ‘ndrangheta e dalla camorra.

Se poi qualche efferato delitto viene compiuto anche al Nord da un cittadino del Sud, allora la notizia te la sbattono in prima pagina corredata anche di fotografia e nella didascalia in neretto ti diranno che l’omicida è un siciliano, un calabrese o un napoletano, come se tutti i meridionali fossero mafiosi o camorristi.

E’ un marchio di qualità che purtroppo ce lo portiamo addosso da diverso tempo.

Fino a quando?

A questo tipo di giornalismo di stampo mafioso ci siamo abituati ormai.

Ma quello che non tollero è che nessuno protesta.

I nostri giornalisti meridionali tacciono vigliaccamente.

I giornali del Nord diano pure risalto dei morti ammazzati nel Sud, ma vorrei però che venisse dato ampio risalto alle rapine, alle uccisioni, alle aggressioni alle donne, ai furti nelle case, che giornalmente avvengono al Nord e non relegare le notizie nelle pagine interne.

E vorrei anche che agli evasori fiscali del Nord, agli intrallazzatori, agli esponenti politici corrotti implicati in scandali, ai faccendieri, ai funzionari corrotti, agli spacciatori di droga, ai complici delle più intollerabili violenze, venissero riservati gli stessi trattamenti riservati ai meridionali.

Purtroppo non è così.

E Lietta Tornabuoni e gli altri giornalisti tacciono.

I morti ammazzati del Sud fanno notizia e la Tornabuoni ci descrive com’è un giorno italiano cominciando proprio dai morti ammazzati nel meridione.

Mentre la casa squillo scoperta a Bologna, città “grassa e godereccia”, dove si offrivano decine di ragazze di ogni parte d’Italia a industriali e professionisti; le tangenti di Venezia dove sono implicati tanti uomini politici; la morte di Giulio Papale, trovato riverso in un canale d’irrigazione nelle campagne di Castiglione Torinese; l’arresto dei tre fratelli, “la banda Bassotti” che con minacce, pestaggi, coltellate avrebbe incassato miliardi delle vecchie lire taglieggiando un folto gruppo di posteggiatori a Torino; gli evasori fiscali torinesi che, dichiarando redditi di fame, andavano a fare le vacanze ai Caraibi; la donna di Alessandria, la bella Mirella Legnaro, che lanciando il phon nella vasca da bagno, uccide il marito mentre stava facendo il bagno, non fanno notizia e Lietta Tornabuoni ( nella foto)ha taciuto di menzionarli.

Lietta Tornabuoni ha ritenuto importanti i fatti di sangue avvenuti nell’Italia meridionale, gli altri fatti verificatesi nell’Italia del Nord evidentemente non interessano i lettori ” polentoni” e vengono relegati nelle pagine interne del giornale e quindi non possono essere classificati tra le “Persone” che fanno notizie.

Ndr. Come al solito ringraziamo Francesco Gagliardi per la sua appassionata difesa del “Sud” e per la denuncia stereotipata di un intero popolo che il “Nord” ha voluto e preso con le armi ( chissà mai perchè se poi è così cattivo?).

Vogliamo poi ricordare che sono centinaia di anni che la politica( prima) ed il giornalismo (dopo) hanno scoperto che “parlare male degli altri porta a non parlare, e non far parlare, male di sé”.

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Scia di sangue in Italia in questi ultimi giorni di marzo.

Sei fatti di cronaca hanno sconvolto la coscienza degli italiani.

 

 

TIR che si ribalta e uccide gli operai ANAS che lavorano nell’autostrada A10; giovane di 20 anni ucciso dal branco perché ha osato difendere la sua ragazzapadre che uccide i figli di 2 e 4 anni e poi si butta in un burrone; donna trovata cadavere in una valigia a Rimini.

E poi la sconcertante sentenza di un giudice di Torino che assolve uno stupratore perché la donna non ha saputo reagire all’aggressione.

E in ultimo un Primario ospedaliero arrestato perché spezzava i femori alle pazienti anziane per impiantare protesi costosissime.

 

Ma andiamo con ordine.

Sull’autostrada A10 al Km35 tra i caselli di Albisole e Celle Ligure si è verificato un grave incidente stradale che è costata la vita a due operai intenti a ripristinare i guard rail danneggiati da un precedente incidente. Sono stati travolti da un TIR spagnolo guidato da un rumeno che a forte velocità è sbandato in curva uscendo da una galleria e poi finito contro un muro.

Il mezzo pesante si è poi rovesciato finendo la folle corse in una scarpata travolgendo una macchina di passaggio e gli operai dell’ANAS addetti ai lavori. Il conducente è stato arrestato.

 

Ad Alatri, nel Frusinate, un giovane di 20 anni è stato selvaggiamente picchiato dal branco, portato all’ospedale, operato al cervello e poi morto dopo 24 ore di agonia per le gravi ferite riportate.

Tutto è iniziato con una semplice lite.

Il giovane ha voluto difendere la fidanzata dalle avance di un albanese, forse ubriaco.

Poi il pestaggio avvenuto fuori da un locale ad opera di una decina di giovani. Di questo episodio non solo se ne sono occupate le cronache dei vari giornali italiani ma anche se ne è occupato il Presidente della Repubblica On. Mattarella, il quale, nel ricevimento al Quirinale dei candidati al David di Donatello, ha detto: "Bisogna contrastare la violenza".

 

Fuori da quel locale c’erano senza dubbio molti ragazzi, ma nessuno ha cercato di fermare quegli energumeni che con violenza inaudita hanno ucciso un ragazzo buono e docile di 20 anni.

Tragedia familiare invece a Trento. Un padre che uccide due figli, il terzo è salvo perché in gita scolastica, e poi si toglie la vita buttandosi da una rupe. Triste vicenda che ha sconvolto Trento e non solo. Alla base del folle gesto gli inquirenti ipotizzano problemi economici. Non si uccidono i propri figli se non si posseggono i soldi per comprare una casa decente. Un padre normale non fa una cosa del genere anche perché adorava i propri figli. Evidentemente qualche “rotella” è andata storta nel suo cervello. Solo un pazzo riesce ad uccidere i figli di 2 e 4 anni con un oggetto contundente alla testa.

A Rimini, poi, trovata una donna cadavere rinchiusa in una valigia. Non è la cinesina di 36 anni sparita durante una crociera con il marito. Rimini è bagnata dal mare Adriatico, la scomparsa della cinesina è avvenuta nel Mare Tirreno vicino Civitavecchia. E poi la donna nella valigia è molto più alta della cinese scomparsa. E in ultimo la donna nella valigia è una donna magrissima e denutrita, tutto il contrario della cinesina sparita il 20 febbraio scorso. Il marito è stato arrestato con l’accusa di omicidio.

A Torino un presunto stupratore viene assolto da una giudice perché ha ritenuto inattendibile l’accusa di una donna che si era più volte contraddetta. L’uomo è stato assolto perché, cosi recita la sentenza, la donna non si sarebbe difesa abbastanza, non avrebbe gridato, non avrebbe chiesto aiuto, avrebbe detto all’aggressore soltanto”basta”. Il P.M. aveva chiesto per l’imputato 10 anni di carcere. Ora, dopo il danno anche la beffa. La donna verrà processata per calunnia.

Sul caso è intervenuto, però, il Ministro Orlando, il quale ha chiesto accertamenti mandando gli ispettori in Procura. Non è questo l’unico caso in cui uno stupratore viene assolto.

Vi ricordate amici lettori di Tirreno News la sentenza shock di alcuni anni fa?

Il giudice assolve il presunto stupratore scrivendo nella sentenza:-Se la donna non voleva essere penetrata perché non ha tenute unite le gambe?- E quella sentenza della Cassazione? Con i jeans lo stupro diventa consenziente. Se la ragazza non vuole, lo stupratore non può sfilare i jeans che lei indossa.

Non si possono sfilare i jeans senza la fattiva collaborazione di chi li indossa. La ragazza si era opposta con tutte le sue forze? No. Dunque la ragazza ci stava, era consenziente. Dunque non è stata stuprata. Le motivazioni della sentenza hanno suscitato immediate polemiche perché non solo hanno umiliato la vittima ma tutte le donne italiane, il loro stile di vita.

Ed in ultimo il primario del Cto Pini è finito agli arresti domiciliari per corruzione, turbativa d’asta e udite, udite, indagato per presunte lesioni ad alcuni pazienti. E’ accusato di avere rotto apposta il femore ai pazienti per allenarsi e poi impiantare le protesi. Nel giro di poco più di un anno il primario avrebbe impiantato 62 protesi per motivazioni di natura prettamente economica e non per necessità. Lo ha fatto cioè soltanto per arricchirsi. Più protesi impiantava più vantaggi aveva: ricche consulenze,viaggi all’estero, alberghi di lusso, regali, cene. Dio mio come siamo caduti così in basso. Un primario, rispettato e conosciuto da tutti, per soldi e regali, metteva all’ultimo posto la salute dei suoi pazienti.

di Francesco Gagliardi

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ConcorsodiPolizia

Il 2017 è l'anno per il quale è previsto il reclutamento di ben mille allievi agenti da parte della Polizia di Stato. Le informazioni ufficiali, tuttavia, sembrano essere in contrasto con quelle ufficiose, e i sindacati negli ultimi tempi hanno manifestato più di un dubbio in proposito: pare, infatti, che siano ormai mesi che il bando di concorso della polizia di stato è pronto per essere pubblicato. Perché, allora, non è stato ancora reso noto?

Le ragioni del rinvio

Stando ai rumors ben noti tra gli addetti ai lavori, le selezioni non sono state ancora aperte a causa dell'aumento dei posti disponibili. Non dovrebbero, comunque, esserci ulteriori ragioni per un rinvio, e non rimane altro da fare che attendere che il bando di concorso esca sulla Gazzetta Ufficiale: la primavera è alle porte, e questa dovrebbe essere la stagione giusta. Come è facile immaginare, il concorso per entrare nella Polizia di Stato è molto atteso, in quando è aperto anche ai civili, a differenza di quel che accadeva in passato. Un altro aspetto che dovrebbe catturare l'attenzione di un maggior numero di candidati è rappresentato dal fatto che il diploma di scuola superiore non rientra più tra i requisiti obbligatori, dal momento che è richiesta unicamente la licenza media.

Pronti all'invasione?

Per tutti questi motivi, è facile immaginare che all'apertura del bando le proposte e le candidature fioccheranno come neve in inverno. I posti a concorso sono tanti ma non tantissimi: mille è una cifra consistente ma che, al tempo stesso, lascia immaginare un gran numero di esclusi. A prendere parte alle selezioni potranno essere tutti gli uomini e tutte le donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni non ancora compiuti, in possesso della cittadinanza italiana e almeno della licenza media. Per partecipare è indispensabile non aver riportato in passato una o più condanne per delitti colposi e non essere stati espulsi in precedenza dalle forze armate. L'anno da volontario in ferma prefissata, che era uno dei requisiti più importanti delle selezioni precedenti, non è più previsto: è questa la differenza più rilevante tra il prossimo concorso e quelli che sono stati effettuati negli anni passati.

Come saranno distribuiti i posti

Per capire in che modo sarà effettuata la distribuzione dei posti a disposizione è sufficiente fare riferimento al DL del 28 gennaio del 2014, che stabilisce che nel 2017 saranno la metà i posti riservati ai civili nei concorsi per le forze dell'ordine; una quota che l'anno prossimo arriverà addirittura al 75%. Non è previsto, invece, un limite di altezza: anche chi ha una statura modesta avrà la possibilità di essere selezionato. Per quel che riguarda la presenza di tatuaggi sul corpo, non si tratta di una condizione ostativa in sé, ma tutto dipende dal tipo di soggetto che è raffigurato e dalla posizione in cui il tatuaggio si trova.

La prova da superare

I candidati che verranno ammessi al concorso per diventare allievi agenti della Polizia di Stato saranno chiamati a svolgere una prova scritta, sotto forma di questionario con domande a risposte multiple relative ad argomenti di cultura generale. Lo scopo sarà quello di valutare le competenze dei candidati in relazione a specifiche discipline e, in particolare, alle materie che sono incluse nei programmi della scuola dell'obbligo.

Le ultime voci ufficiose identificano APRILE come mese certo dell'uscita del concorso.

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