
Impostare una temperatura errata in casa, sia in estate che in inverno, può incidere in modo significativo sulle bollette luce e gas. Riscaldare gli ambienti di casa nel corso della stagione fredda e raffreddarli in occasione dei periodi più caldi dell’anno richiede una grande quantità di energia. Per questo motivo, è importante saper controllare l’energia per il riscaldamento e per il raffrescamento di casa nel modo appropriato. Grazie all’osservatorio congiunto di SOStariffe.it e Tariffe.Segugio.it sono stati individuati i 12 consigli per sfruttare al meglio la temperatura in casa e risparmiare, senza rinunciare al comfort necessario in inverno e in estate.
Per affrontare i mesi più freddi dell’anno è necessario ricorrere ad un sistema di riscaldamento efficace ed efficiente. Nelle abitazioni in cui il riscaldamento è autonomo, si possono controllare consumi e temperatura, gestendo in modo diretto il dispendio di gas naturale, più alto nei mesi invernali.
Allo stesso modo, in estate, per combattere le temperature elevate, è necessario affidarsi a sistemi in grado di rinfrescare l’aria in casa. Utilizzando un condizionatore è, quindi, possibile abbassare la temperatura degli ambienti domestici, contrastando il caldo torrido esterno. L’utilizzo di sistemi di questo tipo, però, comporta un picco nei consumi di energia elettrica. Per gli utenti c’è la possibilità di gestire in autonomia i sistemi di raffrescamento in casa per affrontare il caldo più inteso, senza pesare troppo sulle bollette.
In un periodo di crisi energetica come quello in corso, con i prezzi di luce e gas alle stelle, diventa fondamentale evitare gli sprechi e massimizzare la resa dell’elettricità e del gas naturale, anche per non incorrere in una stangata in bolletta. Ù
L’Osservatorio SOStariffe.it e Tariffe.Segugio.it haindividuato 12 consigli da mettere in pratica per sfruttare al meglio la temperatura in casa, massimizzando l’efficienza energetica ed evitando gli sprechi senza rinunciare al riscaldamento durante i mesi invernali ed al raffrescamento durante i mesi estivi.
I consigli per un riscaldamento efficace, efficiente ed economico
Il riscaldamento domestico incide in modo significativo sulle bolletteinvernali. In genere, i sistemi di riscaldamento autonomo utilizzano una caldaia a gas eimpattano sulle bollette in modo diretto. Per evitare picchi di consumi e, quindi, anche di costi, è necessario ricorrere ad alcuni semplici ma fondamentali accorgimenti.
Il primo elemento da considerare è la scelta della temperatura “obiettivo” in casa. Durante l’inverno, infatti, non è necessario portare la temperatura in casa su livelli estivi. La scelta giusta è non superare i 20° C in casa durante la stagione fredda. Per ogni grado aggiuntivo oltre questa soglia, infatti, è possibile stimare un incremento della spesa per il gas del 5-7%. Con una scelta corretta della temperatura e, quindi, senza esagerare sarà possibile affrontare il freddo invernale senza consumare troppo. Il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento è, inoltre, un elemento centrale da tenere in considerazione.
Per questo motivo, è necessario effettuare periodici interventi di manutenzione, sia della caldaia che dei radiatori che dovranno essere spurgati dall’aria per mantenere alta l’efficienza. Utilizzare una caldaia non efficiente comporterà un incremento dei consumi fino al 30%. Con un impianto efficiente, invece, è possibile raggiungere la stessa temperatura in casa ma consumando molta meno energia. Per mantenere alta l’efficienza, inoltre, è necessario eliminare qualsiasi ostacolo dai radiatori, in modo da far circolare il calore senza ostacoli. Può essere utile, inoltre, installare dei pannelli isolanti tra il radiatore e il muro.
La corretta gestione del riscaldamento può essere raggiunta ricorrendo a valvole termostatiche da installare sui singoli termosifoni. Questi dispositivi possono fare davvero la differenza, garantendo un taglio fino ad un terzo del consumo di gas legato al riscaldamento. Con le valvole termostatiche è possibile mantenere la temperatura costante dove necessario in casa e ridurre l’intensità del riscaldamento negli ambienti poco utilizzati. Per una corretta gestione della temperatura in casa è, inoltre, importante contrastare la dispersione termica verso l’esterno. In questo caso, quindi, bisogna evitare gli spifferi e le fuoriuscite di aria calda.
La gestione del riscaldamento è, quindi, strettamente legata all’efficienza del sistema. Per questo motivo, è fondamentale scegliere la caldaia in base all’efficienza energetica. In questo modo, sarà possibile raggiungere la stessa temperatura consumando molta meno energia rispetto a quanto si registrerebbe con una caldaia poco efficiente. La spesa maggiore per l’acquisto di una caldaia ad alta efficienza è facilmente ammortizzabile sia grazie alle detrazioni fiscali che grazie al notevole calo nei consumi (a parità di utilizzo) rispetto ad un modello a bassa efficienza energetica.
Contrastare il caldo senza consumare troppo: i consigli da seguire
Per contrastare il caldo estivo ènecessario affidarsi ad un condizionatore alimentato da energia elettrica. Impostare una temperatura troppo bassaha un notevole impatto sulla bolletta della luce. Anche in questo casocercare di utilizzare i sistemi di raffrescamento in modo corretto può davvero fare la differenza. Ancora una volta, la scelta della temperatura obiettivo è un passaggio fondamentale nell’utilizzo del condizionatore.
Il punto di riferimento, in questo caso, deve essere la temperatura esterna. Abbassare troppo la temperatura in casa, rispetto alla temperatura esterna, comporterà un picco dei consumi. La scelta giusta è quella di fissare la temperatura ad un livello più basso di circa 7-8° C rispetto alla temperatura al di fuori delle mura domestiche. Scendendo di 10° C e oltre rispetto alla temperatura ambiente si registrerà una fortissima crescita dei consumi di energia elettrica.
Per una corretta gestione dell’energia utilizzata per il raffrescamento, è utile, inoltre, alternare l’utilizzo del condizionatore con un ventilatore da soffitto. Questo tipo di dispositivo consuma poca energia elettrica ed offre una buona sensazione di fresco, soprattutto se utilizzato in combinazione ad un più efficace sistema di raffrescamento come il condizionatore. È utile, inoltre, sfruttare la deumidificazione.
Eliminando l’umidità dall’aria, tramite l’apposita funzione del condizionatore o con un deumidificatore, è possibile ottenere diversi vantaggi. In questo modo, infatti, si può ridurre la temperatura (fino a 3° C) con la sensazione di afa che risulterà molto meno intensa. Per la corretta gestione delle temperature durante i mesi estivi è, inoltre, importante evitare le fuoriuscite di aria fredda verso l’esterno. Stoppando la dispersione termica, tenendo sempre chiusi gli infissi quando il condizionatore è accesso, si eviterà un picco dei consumi.
Anche per il raffrescamento estivo è molto importante concentrarsi sull’efficienza di funzionamento andando ad effettuare una manutenzione costante del condizionatore. In questo modo, il dispositivo funzionerà nel modo corretto, consumando meno energia elettrica. Con interventi di manutenzione periodica, inoltre, si prolunga la vita del condizionatore e ci sarà la possibilità di migliorare la qualità dell’aria, grazie a filtri più efficaci.
Nella scelta di un nuovo dispositivo, inoltre, è sempre fondamentale scegliere un condizionatore ad alta efficienza, dotato di tecnologia Inverter. In questo modo è possibile ridurre in modo significativo i consumi di elettricità (fino al 50%) andando a regolare, in modo dinamico, l’energia utilizzata sulla base della temperatura raggiunta in casa. La spesa aggiuntiva legata all’acquisto di un modello ad alta efficienza sarà facilmente ammortizzata grazie al forte calo dei consumi.
Riscaldamento e raffrescamento: il risparmio passa per il taglio del costo dell’energia
Utilizzare luce e gas per gestire la temperatura in casa ha un impatto diretto sulle bollette, sia di inverno che d’estate. Il modo in cui si utilizzano i sistemi di riscaldamento e raffrescamento va ad incidere sulla spesa da sostenere per le forniture energetiche. Oltre ai pochi ma fondamentali accorgimenti evidenziati in precedenza, per alleggerire le bollette è fondamentale ridurre il costo dell’energia.
Quest’obiettivo può essere facilmente raggiunto. Ricorrendo alle offerte luce ed alle offerte gas più convenienti, individuabili in pochi passaggi grazie a SOStariffe.it e Tariffe.Segugio.it, è possibile tagliare il costo dell’elettricità e del gas e, quindi, tagliare le bollette. Passare dal servizio di Maggior Tutela al Mercato Libero o cambiare fornitore all’interno del Mercato Libero sono delle opportunità da sfruttare al volo per massimizzare il risparmio.
Per l’attivazione di un nuovo contratto di fornitura è sufficiente avere a disposizione i dati anagrafici dell’intestatario del contratto oltre ai dati della fornitura stessa come il codice POD, per l’energia elettrica, e il codice PDR, per il gas naturale. Abbassando il costo dell’energia e utilizzando i sistemi di riscaldamento e raffrescamento nel modo giusto sarà possibile massimizzare il risparmio, sia in inverno che in estate.
Segugio.it è una società leader nel mercato italiano della distribuzione tramite internet di prodotti di credito e nella comparazione di prodotti assicurativi e utilities, nata nel 2012 dall’esperienza nel settore della comparazione di Gruppo MutuiOnline S.p.A., holding di un gruppo di società quotata presso il Segmento STAR di Borsa Italiana (sito istituzionale: www.gruppomol.it).
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Alessandro Voci
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Il corso RSPP modulo A è la base per ricoprire questo incarico, e per accedere agli altri moduli: quello B, quello C ed eventuali moduli di specializzazione. Una formazione di questo tipo è indispensabile per coloro che vogliono intraprendere tale professione, come è stato evidenziato nel D.Lgs. 81/08 e nell’Accordo Stato Regioni 06 luglio 2016.
Ma andiamo con ordine. Chi è l’RSPP? In cosa consiste il suo ruolo? Di cosa tratta il modulo A dei corsi di formazione? Risponderemo a tutte queste domande per avere una panoramica chiara dell’argomento, e per comprendere appieno quanto sia fondamentale la figura dell’RSPP nel campo della sicurezza sul lavoro.
Chi è l’RSPP
Per cominciare, bisogna spiegare chi sia l’RSPP.
Questa sigla è l’acronimo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Stiamo parlando di un vero e proprio consulente esperto in materia di sicurezza: egli valuterà tutti i fattori di rischio di un ambiente lavorativo, ed elaborerà misure ad hoc per contrastarli.
In termini semplici, l’RSPP è essenziale per garantire la salute dei dipendenti. Analizza ogni elemento potenzialmente pericoloso per le persone, e studia i metodi migliori per risolvere il problema. In questo modo, lo spazio destinato al lavoro diventa più sicuro, confortevole, funzionale e consono al benessere.
Gli ASPP
Un altro punto su cui bisogna soffermarsi è il seguente: chi sono gli ASPP?
In questo caso indichiamo gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione: lo staff coordinato proprio dall’RSPP. Il suddetto modulo A per la formazione vale anche per loro – in effetti, solo il modulo C è pensato unicamente per gli RSPP.
Gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione devono possedere, a loro volta, delle competenze specifiche e delle conoscenze tecniche. Queste figure supportano l’RSPP ed eseguono i compiti da lui comunicati. Attenzione, la nomina degli ASPP da parte del datore di lavoro è facoltativa (anche se comunque sarebbe importante), mentre quella del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è obbligatoria.
Il modulo A per RSPP e ASPP
Vediamo quali sono le tematiche affrontate nel modulo A. Una delle più rilevanti è la normativa attuale connessa alla sicurezza sul lavoro: sia quella generica, sia quella legata a determinati soggetti (come le madri lavoratrici o i lavoratori notturni).
Si esamina l’evoluzione della legislazione nel corso del tempo, nonché il quadro giuridico europeo, il concetto di responsabilità amministrativa ecc. Si passa, poi, ai sistemi di vigilanza e di assistenza, su cui l’RSPP deve assolutamente essere informato.
Il modulo A della formazione dell’RSPP è incentrato anche su tutte quelle figure che intervengono ai fini della sicurezza aziendale: non solo il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e gli ASPP, ma anche il datore di lavoro e i dirigenti, gli addetti alla prevenzione degli incendi, il medico competente, i lavoratori autonomi e così via.
Un’ulteriore articolazione del modulo riguarda la valutazione dei rischi. Quando questi ultimi possono essere considerati tali? Cosa sono gli infortuni e le malattie professionali? Quali sono le statistiche più recenti, e come vanno interpretate per evitare che sia minata la salute dei lavoratori?
Continuiamo con la spiegazione degli argomenti del modulo A per RSPP e ASPP. Alla base di questa formazione c’è la gestione delle emergenze: gli incendi, per esempio, così come i malori improvvisi. Infatti si trasmettono anche delle nozioni sul primo soccorso. Si classificano i rischi, si apprende la segnaletica di sicurezza, si passano in rassegna i dispositivi di protezione individuale (come le mascherine e i guanti).
Infine, il modulo A non può prescindere da una parentesi sugli istituti relazionali. Come si rapportano tra loro gli esperti di prevenzione? Come vanno addestrati, e come si inseriscono in un contesto come quello aziendale?
Modulo B e modulo C
Abbiamo detto che il modulo A è propedeutico al modulo B. Quest’ultimo è concepito per l’approfondimento dei rischi e delle misure preventive, affinché RSPP e ASPP acquistino la capacità di riconoscere ogni singolo rischio nei luoghi di lavoro e di adottare soluzioni adeguate.
Per quanto concerne il modulo C, esso è solo per RSPP. È un autentico corso di perfezionamento, per coloro che desiderano ricoprire una carica così importante. Si imparano le modalità di organizzazione dei processi formativi, quelle di comunicazione, quelle di controllo degli strumenti tecnici per la sicurezza.
I corsi di formazione di Progetto81
Un’ottima azienda che mette a disposizione corsi di formazione per la sicurezza è Progetto81. Essa è composta da un team di consulenti e di professionisti della sicurezza sul lavoro: la gamma di corsi è estremamente vasta e variegata, per venire incontro a qualunque esigenza.
Progetto81 ha una certificazione UNI EN ISO 9001-2015, da parte dell’organismo KIWA CERMET ITALIA S.p.A. Ha sedi a Milano, Catania e Roma, ma comunque tutte le lezioni sono fruibili tramite piattaforme e-learning.
La mission è formare i lavoratori con programmi a 360°, e garantire costanti aggiornamenti. Il servizio è personalizzato a seconda delle necessità, per imprese di qualsiasi settore ATECO.
Poste Italiane comunica che oggi 10 aprile 2022 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo della Polizia di Stato, nel 170° anniversario della fondazione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.
Tiratura: trecentomila esemplari.
Foglio da quarantacinque esemplari
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Bozzetto a cura della Polizia di Stato e ottimizzato dal Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
La vignetta raffigura due agenti della Polizia di Stato in divisa, un uomo e una donna, che si stagliano in primo piano davanti a un’auto della Polizia. Suggellano la vignetta, sullo sfondo, una fascia tricolore e lo stemma della Polizia di Stato.
Completano il francobollo la legenda “170° ANNIVERSARIO FONDAZIONE DELLA POLIZIA DI STATO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso l’ufficio postale di Roma 4.
Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€.