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Le intimidazioni ad Amantea. Parla Pino Veltri

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pino veltriContinuano le interviste agli amanteani ad un mese dalle intimidazioni subite da alcuni politici locali. Ecco Pino Veltri.


Amantea sembrava aver dimenticato le numerose intimidazioni a danno di politici e cittadini avvenute nel recente passato e sembrava essere ridiventata la cittadina tranquilla degli anni novanta e precedenti.

Oggi si è svegliata con nuovi atti intimidatori ancora tutti da analizzare, da valutare, da scoprire nella loro essenza, nelle loro cause, nelle loro ragioni, nei mandanti, negli esecutori, negli effetti ed obiettivi segreti, negli impegni non mantenuti, forse .

Ed ha paura. Magari una paura che scema man mano che esse intimidazioni non si ripetono più e man mano che la maggiore e più qualificata presenza delle forze dell’ordine garantisce il rispetto della legge e quindi la sicurezza.

In merito qualche domanda ed una auto domanda

 

 

Cose ne pensi di quanto successo?

E’ un segnale. Grave ma chiarissimo. Chi vive nell’illegalità fa sentire la sua presenza, a modo suo. E lancia messaggi precisi ai destinatari.

Temi possa essere l’inizio di una nuova stagione di intimidazioni ?

Se la risposta non sarà determinata, quotidiana, sicura, compatta, penso che questi episodi non cesseranno.

Ritieni che la Magistratura e le Forze dell’ordine riusciranno a dare risposta all’esigenza di sicurezza della intera città e che sapranno assicurare i responsabili alla giustizia?

Faranno la loro parte, come sempre e come possono. Ma non bisogna farsi troppe illusioni. Esistono situazioni locali molte più pericolose della nostra. E le risorse finanziarie e di uomini che le Forze dell’ordine possono mettere in campo non sono molte


Ti trovi d’accordo con la Lo Moro in particolare quando afferma che le persone che hanno subito intimidazione devono collaborare con la Magistratura e le Forze dell’ordine in particolare quando sono politici dovendo dare l’esempio ai cittadini?

Penso che collaborare con magistratura e Forze dell’ordine sia doveroso e scontato. Per chiunque. Sui politici, come categoria di persone, non mi faccio molte illusioni


Ed ancora, come commenti la sollecitazione, sempre della Lo Moro, quando invita maggioranza e minoranza a rileggere gli atti politici alla ricerca delle ragioni delle intimidazioni? Ritieni che la maggioranza eserciti un intenso autocontrollo? Ritieni che la minoranza controlli con fermezza gli atti dell’amministrazione?

Non ho alcun motivo di dubitare della totale correttezza dell’Amministrazione Sabatino: sono convinto che operi quotidianamente rispettando le leggi. Mi pare di poter dire che la minoranza cerca dignitosamente di fare il suo lavoro : quello di controllare gli atti amministrativi della maggioranza. E’ ovvio che le ragioni delle intimidazioni stiano nelle carte sul tavolo dell’amministrazione: una attenta osservazione delle iniziative già assunte o da intraprendere darà probabilmente spunti utili per comprendere gli accadimenti.


Cosa ne pensi, infine, del richiamo fatto da SE il Prefetto Tomao quando ha affermato che la legalità comincia dalle piccole cose, dai comportamenti di ognuno di noi, dai piccoli atti della PA.? Ti sembra che si faccia ad Amantea?

Sono d’accordo e non potrebbe essere altrimenti . Legalità non dovrebbe essere uno slogan elettorale ma un’abitudine, una consuetudine di vita. Per ciascuno di noi. Mi riferisco ai concetti fondamentali della civile convivenza . Penso che ci sia molto lavoro da fare in questi senso: situazione di rifiuti, problematiche relative al codice della strada, evasione dei tributi comunali, decoro urbano, ecc. Il fatto rilevante, la vera discriminante fra civile convivenza e “lassismo generalizzato” è che se il rispetto delle regole viene a mancare, la conseguenza naturale dovrebbero essere i controlli e le sanzioni. Dove non arriva l’educazione serve qualcos’altro.


Ti sembra cioè dovere di ognuno segnalare e denunciare i comportamenti anomali, irrituali, illeciti, illegittimi ed ancora le omissioni, i ritardi, le disparità, vincendo la naturale ritrosia dettata dalla paura dei poteri o del potere?

E’ dovere di ognuno. Leggo spesso delle tue segnalazioni in tema di “situazioni anomali” che meriterebbero un’azione dell’amministrazione per porvi rimedio. Sarebbe utile e gratificante per chi perde il suo tempo a fare le segnalazioni ricevere dagli organi preposti una parola di ringraziamento per la segnalazione ed un impegno per la risoluzione del problema. Disponibilità, confronto e spirito di iniziativa.


Cosa occorre fare per aiutare Amantea ad essere una città totalmente onesta in ogni sua parte, in ogni sua componente ?

Lo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino diceva che per sconfiggere la mafia è necessario un esercito di maestri elementari. Ed in quella tragica estate del 1992 ad un esponente di una delle organizzazioni impegnate nell’educazione della legalità che gli aveva chiesto “Cosa possiamo fare noi per la lotta alla mafia?”, Paolo Borsellino rispose “ Noi arresteremo i padri, voi educherete i figli”.


Cosa faresti tu se fossi all’amministrazione del paese?

Niente di eccezionale. Diceva un giornalista attento a queste tematiche “In terra di mafia la normalità è l’eccezione” Lo stesso concetto espresso dal generale dalla Chiesa a Palermo nel 1982: applicare la legge e farla rispettare”.


Cosa ti senti di suggerire alla maggioranza?

L’Amministrazione sa benissimo cosa fare. Non ha bisogno di suggerimenti. Ricordo semplicemente quello che c’era scritto in tema di “Legalità e lotta alle mafie” nel programma elettore della lista “Rosa arcobaleno” che ha poi vinto le elezioni amministrative nella corsa primavera: “ Ci faremo paladini di comportamenti diretti al rispetto della legalità nell’azione stessa di governo; lavoreremo soprattutto con le scuole ed in sinergia con le associazioni di volontariato territoriali e nazionali che aggregano e sensibilizzano le giovani generazioni alla tutela del bene sociale e della cosa pubblica, nella consapevolezza che è dai giovani che bisogna partire se si vuole estirpare la mala pianta


Ora fatti una domanda alla quale ti piacerebbe rispondere.
Che cosa è la speranza?

La speranza è la madre di due bellissimi figli. Lo sdegno ed il coraggio. Lo sdegno per le cose come vanno ed il coraggio di provare a cambiarle.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 03 Dicembre 2014 09:25

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