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Riceviamo e pubblichiamo:

Nel caldo del mese di Agosto, ad Amantea, la notizia politica più rilevante è stata certamente quella relativa al Consigliere Comunale Aloisio che sembra essere stato folgorato sulla via della poltrona, più o meno come il ben più noto San Paolo venne folgorato sulla via di Damasco... !!

Si tratta di una conversione alla poltrona che però, non ha nulla di miracoloso, tutt'altro.

Nella mente di Aloisio deve aver aleggiato, per molto tempo, il desiderio di ritornare sui suoi passi per rincontrare i suoi vecchi vicini di poltrona.

 

 

 

 

 

Peccato che agli stessi compagni di poltrona, soprattutto al malcapitato Sindaco Pizzino, il nostro protagonista abbia riservato i peggiori complimenti ed i peggiori epiteti quando ha inteso cambiare bandiera per la prima volta.

Alosio, ricordiamo tutti venne sfiduciato in consiglio comunale con tanto di ben servito, dalla sua stessa maggioranza, forse come unico caso in Italia mai verificatosi.

Ad ogni modo, Pizzino e compagni, per il buon Aloisio, non sembravano essere in grado di fare assolutamente nulla per il bene di Amantea, sembravano essere solo una masnada di incompetenti e ignavi.

Sembravano... Perché adesso, magicamente, sono di nuovo abili ed arruolati. Adesso ridiventano persone con i quali lavorare per il bene della città.

Ma a questo punto  caro Aloisio, sono Pizzino e compagni che si sono trasformati diventando degli amministratori illuminati o sei proprio tu a trasformarti alla bisogna?

Questo comportamento ad elastico non trova senso se non nella voglia di poltrona che sembra l’ipotesi più verosimile.

A cambiare casacca, a scegliere dove posizionati in funzione di qualche strano meccanismo, ha poco a che fare con la coerenza di un vero e serio uomo politico.

Aloisio entra se viene riservato per lui un posto di assessore, che dovrebbe essere tolto probabilmente a qualcuno/a attualmente in carica!!

Ma gli amici del PD, se ancora esistono in consiglio comunale, cosa ne pensano di questo mercimonio che si vorrebbe perpetrare agli ignari cittadini di Amantea??

Caro Aloisio, nulla contro di te, però credimi non è facile credere alla tua redenzione. Piuttosto, è molto più facile pensare che sarai a breve nuovamente responsabile dei malanni di questa città..per un puro calcolo personale.

Ma i cittadini di Amantea, tuo malgrado, non ne avevano proprio bisogno!!

Credimi Aloisio, piuttosto di essere complici del declino amministrativo di questa amministrazione, io al tuo posto, avrei continuato dignitosamente fare una sana e coerente opposizione perché la nostra città che ne ha davvero tanto bisogno!!

Spero, dunque, per il bene dei cittadini di Amantea, di non assistere nuovamente a questo starno incontro della premiata ditta Pizzino & Aloisio!!

Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo:

“Nei giorni scorsi, la vicenda della povera signora Santina Adamo di Rota Greca, spirata all'alba del 17 luglio scorso presso l‘ospedale civile di Cetraro poche ore dopo aver partorito il figlio, ha riportato tragicamente alla ribalta il “caso” sanità in Calabria.

 

Lo ricordiamo, la povera donna andò in ospedale a Cetraro perché villeggiava a Fuscaldo con la famiglia. All’inizio tutto era andato bene, ma a un certo punto, la donna avrebbe avuto una forte emorragia che le ha causato la morte.

Uno shock emorragico post parto; un’emorragia massiva sopraggiunta alcune ore dopo il parto ne ha causato la morte di Santina.

Santina aveva disperato bisogno di sangue per tamponare la gravissima emorragia in atto, ma l’ospedale di Cetraro non ha sacche di sangue.

A quel punto è stato allertato il centro trasfusionale di Paola, distante 25 Km da Cetraro.

Il centro trasfusionale disponeva di poche sacche, mi è stato riferito che a regime hanno una scorta di due sacche per tutto il territorio che ricade nella competenza del distretto sanitario.

Data la disponibilità all’ospedale di Cetraro, dallo stesso ospedale parte una vettura con destinazione Paola, per prelevare la sacca di sangue.

In tutto ciò, troppo si è impiegato per far arrivare in tempo il sangue per salvare la vita alla povera Santina.

Da questa triste vicenda emergono nuovamente fortissime carenze organizzative nella sanità Calabrese.

È inconcepibile che un ospedale civile non disponga di una sacca di sangue; è inammissibile che per l’intera fascia costiera ci sia un unico centro trasfusionale di riferimento che per l’intero territorio, disponga di quantità limitatissime di sangue, si parla all’incirca due sacche.

Ma la cosa che fa più rabbia è la scarsissima prontezza nella gestione delle emergenze e nei tempi d’intervento; per prelevare una sacca di sangue a Paola è stata inviata una macchina da Cetraro, che ha certamente speso più tempo di quanto ne avrebbe impiegato se la sacca fosse stata portata direttamente da Paola a Cetraro, senza fare questo andirivieni, che poi è rilevato fatale.

In questa terribile storia, quanto si è verificato ha certificato nuovamente il cronico fallimento del modo in cui la politica regionale ha gestito e amministrato la sanità calabrese.

Realtà come Cetraro, così concepite non hanno più motivo di esistere, non è accettabile che nel 2019 si possa morire in un ospedale civile per la mancanza di una sacca di sangue.

Con tali carenze organizzative e con una popolazione sulla costa così vasta, soprattutto d'estate, non è più garantito un servizio sanitario efficiente.

Perché manteniamo ancora in vita questa sanità zeppa di illegalità??

Perché non si pensa ad un unico centro ospedaliero serio e attrezzato sulla costa tirrenica cosentina, perché si deve continuare a morire nella sanità calabrese??

Vincenzo Lazzaroli

Riceviamo e pubblichiamo

In questi giorni è in atto una forte preoccupazione tra la comunità di Campora San Giovanni, rispetto alla prolungata chiusura dell’importante e unico sportello delle Poste Italiane esistente nella popolosa frazione di Amantea, che di fatti sta creando comprensibili disagi all’utenza.

Nei disperati tentativi dell’amministrazione comunale per sollecitare la riapertura dello sportello, prima un assessore ha minacciato di incatenarsi, poi vari proclami fino all’ultimo annuncio dell’arrivo di un ufficio mobile che però, non è risultato efficace rispetto al servizio richiesto dal territorio; di fatto nulla di concreto è avvenuto, se non inutili annunci privi di qualsivoglia fondamenta.

In queste ore sono in atto iniziative di raccolta firme, con tanto di richiesta scritta alle Poste Italiane per sollecitare una risoluzione rapida, che difficilmente sortirà alcunché, se non un momentaneo appagamento di qualche amministratore che, dopo i tanti inverosimili annunci, ora tenterà di salvarsi la faccia con la sua comunità.

Nella realtà dei fatti, come spesso accade, la verità però viene difficilmente fatta trapelare.

In questi giorni, la denuncia del sindacato Slp Cisl a firma del segretario Enzo Cufari è stata chiara; da tempo in Calabria è in atto un cruento ridimensionamento del personale addetto, e per effetto di riorganizzazioni aziendali, la Calabria viene spolpata di strutture e di lavorazioni, le quali sono dirottate su altri territori. 

La provincia di Cosenzaè quella fortemente penalizzata e devastata da una cattiva gestione perpetrata in anni da decisioni aziendali basate non sullo sviluppo ma improntata al risparmio, che oggi palesa tutti i limiti derivanti dalla complessità del sistema postale in un vasto territorio che meriterebbe ben altra attenzione, sia in ordine al numero degli addetti che alla qualità del servizio. 

Quando un’azienda rallenta il suo core business, chiudendo per così tanto tempo uno sportello importante come quello di Campora San Giovanni, certamente non lo fa per problematiche strutturali ma per “rivoluzioni” aziendali che hanno finito, purtroppo, per ricadere sugli utenti delle popolazioni impattate.

Certamente non è più tempo di chiacchiere; se non dovessero arrivare a brevissimo segnali concreti, rispetto alle scelte di “desertificazione” fin ora attuate su tutto il territorio Calabrese ivi compresa Campora S. Giovanni, andrà preannunciata una decisa e forte mobilitazione a tutti i livelli!!

Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Campora San Giovanni

Riceviamo e pubblichiamo:

“E alla fine albero fu; un albero di Natale campeggia da poche ore nell’amata Piazza Commercio ed un suo pari splende e illumina piazza S. Francesco di Campora S. Giovani. Finalmente!!

Il nostro spunto è stato colto e, anche se con notevole ritardo, l’Amministrazione è corsa ai ripari.

 

 

 

Che si tratti di un segno di un minimo cambiamento di visione e approccio alle tematiche che interessano Amantea?

Di questo non possiamo che dubitare, vista la continua necessità di “spunti” e “pungoli” per portare i nostri cari amministratori, ogni tanto, a rendersi conto che hanno in mano il destino di una città e che dovrebbero essere sempre pronti al sacrificio ed al massimo impegno personale.

Lo spirito natalizio però, ora che c’è l’albero, anzi ce ne sono due, va onorato a dovere e, perciò, in questa occasione proviamo ad essere fiduciosi.

Lasciamo da parte la questione legata alla incredibile “illuminazione a metà” di Corso Vittorio Emanuele, che ha portato alcuni a definirlo come la nuova Striscia di Gaza; un paragone con una terra di confine, che non trova pace ormai da decine di anni.

Un paragone che inneggia alla assoluta incapacità di gestione dei conflitti locali e dei rapporti con il tessuto produttivo di Amantea, da parte dei nostri cari amici al governo cittadino.

Mettiamola da parte, per lo spirito natalizio che vogliamo rispettare, proviamo ad immaginare qualcosa di positivo; come ogni Albero di Natale che si rispetti, anche quello di Amantea possa essere foriero di regali e sorprese.

E quale sorpresa migliore potrebbe esserci, a Natale, della auspicata e tanto desiderata apertura della mensa scolastica?

Un regalo che nasce con lo spirito natalizio e che si concretizza subito dopo la festa della befana, al rientro dalle vacanze natalizie!!!

Sarebbe certamente un regalo fantastico.

Non si è riusciti finora a realizzare questo “sogno” per gravi ritardi amministrativi perché il servizio sarebbe già dovuto partire, ma oggi sotto gli alberi di Natale, qualche cosa ad Amantea bisognerà pure regalare che non sia effimera e temporanea. O no?

Dunque cari Amministratori, sursum corda!!

Fatevi coraggio e sulla scia delle luci dell’albero, per il bene dei nostri bambini, illuminate anche il resto dell’anno scolastico con la mensa…un servizio essenziale che non può mancare nelle nostre scuole, già fortemente penalizzate a causa della situazione di precarietà per le note vicende strutturali legate alla chiusura della scuola Mameli.

Spero vivamente che si prenda coscienza di questo ingiustificabile ritardo, la mensa oltre ad essere un aspetto sociale fondamentale, è un diritto innegabile per i bambini di Amantea!!

                                                                                          Vincenzo Lazzaroli

Riceviamo e Pubblichiamo:

In queste ore il sindaco di Amantea, Mario Pizzino, si mobilita tra i primi a sostegno della ricandidatura del Governatore della Calabria Oliverio.

Insieme al lui, altri sindaci mobilitati, nel corso dell’assemblea programmata per lunedì 17, tesseranno le lodi dell’amministrazione regionale e, secondo i piani, al termine della “celebrazione” politica, gli amministratori chiederanno esplicitamente una nuova discesa in campo di Oliverio.

Pizzino, dunque, sottoscrive un documento per chiedere ad Oliverio, esponente del partito Democratico, di ricandidarsi dopo il fallimento amministrativo di questi anni in Calabria.

Apprendiamo, con stupore, che il primo cittadino di Amantea sia tra questi firmatari e ci rammarichiamo di ciò.

La storia purtroppo si ripete, dopo il mancato sostegno alle scorse elezioni politiche per il candidato di centro destra, Pizzino aderisce nuovamente al progetto politico del centro Sinistra, nonostante la sua storia politica sia completamente diversa.

A questo punto ritengo sia opportuno che dica chiaramente che il suo posizionamento alle prossime elezioni regionali, volge definitivamente a sinistra con Oliverio e non con lo schieramento di centro Destra.

Ci mancherebbe altro, ognuno può fare ciò che meglio crede, ma è necessario chiarire a tutti i livelli che Pizzino, per questioni di opportunità personali, è oramai organico al centro sinistra e alle prossime elezioni regionali, darà il suo pieno appoggio ad un candidato sicuramente non di Centro Destra.

Per il bene della nostra città, per il suo sviluppo e soprattutto per non arrecare ulteriori danni alla Calabria, Pizzino non avrebbe dovuto sposare la causa fallimentare del PD, per questo lo invitiamo a ripensarci prima che sia troppo tardi.

Pizzino, piuttosto, farebbe bene a sollecitare con più determinazione, la regione Calabria per la risoluzione di alcune questioni rimaste insolute. per il nostro comune.

Il finanziamento per l’adeguamento sismico della scuola Mameli chiusa ormai da due anni, e soprattutto il contributo promesso dalla regione per la sistemazione delle scuole medie presso edificio ex giudice di Pace, di cui non si sa più nulla.

Per non parlare del finanziamento per il porto turistico di Amantea, restato lettera morta.

Pizzino il sostegno lo dovrebbe dare alla sua città che ne ha tanto bisogno, evitando di sposare cause perse in partenza; se però tale scelta verrà confermata, il percorso amministrativo di Amantea, non ne trarrà sicuri benefici.

                                                                                                     Vincenzo Lazzaroli

Nella sessione ordinaria di lunedì 18 giugno del consiglio comunale di Amantea, è stata approvata l’ipotesi di modifica del bilancio stabilmente equilibrato, per come richiesto dal competente Ministero dell’interno.

All’intero di tale ipotesi, viene ratificata l’introduzione dell’imposta di soggiorno, con applicazione della massima aliquota con decorrenza a partire dal 9 agosto 2018.

Tale imposta, tecnicamente necessaria per l’approvazione del bilancio da parte del Ministero (così viene motivata dai più fermi sostenitori), dovrebbe valere per l’anno 2018 all’incirca 100 mila euro, mentre per il 2019 l’imposta si stima peserà per 150 mila euro.

Per la maggioranza di governo, che sprizza gioia e soddisfazione da tutti i pori, questa imposta servirà per il rilancio turistico di Amantea. Senza di essa, per Amantea, non ci sarebbe futuro turistico.

Nella sostanza, diciamolo chiaramente, la nuova stagione del rilancio turistico per il nostro territorio, quella del terzo millennio, si apre con l’applicazione dell’imposta di soggiorno, che da agosto peserà sulle spalle dei nostri cari turisti.

Quindi, più turisti arriveranno ad Amantea e più saranno i proventi derivati da tale imposta

Con tali proventi, ci hanno assicurato, potremo davvero ambire ad essere competitivi con le migliori località turistiche, perché saremo in grado di offrire un prodotto di eccellenza, con servizi sicuramente all’avanguardia.

Insomma, Amantea non sarà più come prima, ad iniziare dal lungomare, bigliettino da visita verso i tanti visitatori e turisti che giungono ad Amantea per trascorrere le loro vacanze.

Francamente sembra davvero un libro dei sogni, perché i sogni poi si scontrano con la realtà dei fatti; le foto certificano la situazione del lungomare dello scorso anno e quella che si presenta oggi ai nostri occhi e a quelli dei nostri amati e potenziali turisti.

Questo è, dunque, il risultato dei sogni di questa fantasiosa amministrazione?

A distanza di un anno, il lungomare è sempre più nell’abbandono totale.

Le balaustre a protezione sono quasi del tutto inesistenti e quelle poche rimaste sono piene di ruggine.

Manca la minima manutenzione, dico davvero la minima manutenzione, perché basterebbe davvero poco per ripristinare le ringhiere mancanti.

Cosa si aspetta ancora, che si faccia male qualche bimbo cadendo al disotto del lungomare? Chi ne risponderà poi?

Vi prego dunque, non prendiamo ancora in giro i cittadini e i turisti con queste favolette; non c’è bisogno dell’imposta di soggiorno per il rilancio del turismo, piuttosto ci vorrebbe più sensibilità verso il territorio e un mimino di buona volontà.

Se si spera nell’imposta di soggiorno come la panacea di tutti i mali, allora vuol dire che non si è in grado di studiare e mettere in pratica una vera politica di sviluppo del turismo locale; aspettare la tassa di soggiorno come la manna dal cielo vuol dire certificare il proprio fallimento politico ed amministrativo, in un campo che potremmo definite “vitale” per la nostra città.

E se vogliamo dirla tutta, non possiamo nemmeno cominciare ad offrire il nostro prodotto turistico, facendo pagare una tassa per il soggiorno in questa situazione di degrado e abbandono. Quantomeno si abbiano la compiacenza e l’umiltà necessarie per correre almeno ai ripari; siamo già in ritardo, ma facciamo qualcosa prima che arrivino i turisti.

Evidentemente si aspettano i primi turisti generosi a cui far pagare un biglietto, come se dovessero assistere ad uno spettacolo tragicomico mai visto prima, per fargli vivere l'emozionante esperienza di essere protagonista della rinascita turistica di Amantea.

Sia chiaro, da oggi inizierò a documentare ciò che non va, in modo da dimostrare nella realtà dei fatti quali saranno i magici e taumaturgici effetti della tassa di soggiorno nei confronti del movimento turistico di Amantea del terzo millennio.  

                                                                                                           Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Campora San Giovanni

Riceviamo e pubblichiamo:

“Fa piacere confrontarsi con illuminati che dall’alto della loro sapienza, dettano sentenza al “TALE” Vincenzo Lazzaroli, intimandolo ad informarsi meglio, sull’ interpretazione corretta del termine “risorsa” e non solo.

In effetti, “TALE” Enzo Giacco, suo malgrado le delibere di consiglio sono molto chiare e facili da comprendere, per cui lasciare libera interpretazione al passaggio “non abbiamo risorse, ci abbiamo provato” e via dicendo, risulta molto difficile.

Nella pratica le cose stanno esattamente come le ho descritte, in quanto prima di aprire bocca è mia abitudine verificarle scrupolosamente, mica siamo qui a pettinare le bambole come diceva un vostro caro ex segretario del PD.

Anche rispetto alla possibilità di coinvolgere Zippa 29, quanto ho riportato è stato scrupolosamente verificato con i diretti interessati, tanto da essere disponibile per un riscontro sui fatti; per me la parola è sacra!!

Ma Zippa 29 certamente non può essere una “pezza giustificativa” per la mancata diretta, quando c’è la volontà di fare le cose, non ci si blocca di sicuro al primo ostacolo.

Sul suggerimento datomi di seguire i consigli dal vivo, forse su questo avete ragione, solo che dovreste spostarli ad orari decisamente più consoni per chi ha impegni lavorativi (10 di mattina improponibile) così tanti concittadini saranno felici di venirvi a seguire.

Ad ogni buon conto, ciò non mi impedisce di leggere le delibere di quanto accade in consiglio, state sereni che le leggo con molta attenzione.

Proprio stamattina vedevo un altro post di un esponete di maggioranza che con toni trionfalistici si vantava di aver portato la fibra ottica all’area PIP di Campora S. Giovanni, vi rendete conto??

Giusto per essere chiari, il cablaggio della rete per la stesura della fibra fa parte di un progetto strutturato su tutto il territorio, portato avanti dalla società concessionaria della licenza per la banda larga e il comune viene coinvolto per il rilascio delle necessarie autorizzazioni, per cui smettetela di vendere fumo.

È questo il modo con cui rispondete ad un “cittadino” che chiede più partecipazione democratica??

Permettetemi, sono io a vedermi costretto a fronteggiare le vostre mistificazioni perché non se ne può più della vostra arroganza, Amantea è stanca!!

Mi auguro, dunque, che il prossimo consiglio verrà trasmesso trasmesso in streaming, altrimenti verrò davvero io a farlo con il mio Tablet!!

Pubblicato in Cronaca

Questo il comunicato dell’ amministrazione comunale che risponde a Lazzaroli:

“Ci vediamo costretti a fare chiarezza riguardo ad alcune affermazioni ad opera di tale Vincenzo Lazzaroli caratterizzate dalla falsità e dalla menzogna.

 

Questi, che prima di lasciarsi andare a facili dichiarazioni avrebbe il dovere di informarsi, farebbe bene a partecipare da spettatore alle sedute del Consiglio comunale per evitare interpretazioni personali e non veritiere di quanto discusso.

Egli dovrebbe sapere che con il termine “risorse”, ad esempio, si indicano non soltanto le disponibilità economico-finanziarie, ma anche quelle di personale.

Lo stesso, inoltre, ignora i contenuti del Regolamento per le dirette streaming.

Dobbiamo, innanzitutto, precisare che la nostra Amministrazione, prima in Commissione e poi con delibera consiliare votata in modo unanime da tutti i Consiglieri di maggioranza e opposizione, ha riscritto il Regolamento summenzionato disciplinando anche le riprese delle Commissioni consiliari e estendendo la possibilità di video-riprendere e trasmettere le sedute consiliari in pratica a tutti. Egli ignora, dunque, che con una semplice comunicazione anche lui può effettuare e divulgare gli audio-video delle sedute.

Ci spiace tirare in ballo, infine, gli amici di Zippa29.

Ma siccome li cita, quasi addebitando all’amministrazione di non aver consentito loro di trasmettere in streaming le sedute del Consiglio, siamo costretti a precisare che, proprio perché in questo momento vi è una difficoltà oggettiva a farlo come Ente, abbiamo provveduto a stimolarli inviando loro il modellino da compilare e suggerendo di indicare preventivamente tutte le sedute dell’anno. Come loro stessi, d’altronde, potranno confermare.

Lo invitiamo ad informarsi prima di dichiarare sciocchezze!

Amantea, 17 marzo 2018

L’Amministrazione Comunale

Riceviamo e pubblichiamo:

“Il porto di Amantea- rappresenta una struttura strategica sul tirreno cosentino, contribuendo, di fatto, all’economia e allo sviluppo turistico dell’intero comprensorio.

Ora è necessario, per contribuire a rilanciare le ambizioni di sviluppo del nostro comune, la riapertura a stretto giro dell’importante infrastruttura.

Chiediamo all’Amministrazione comunale di rivolgere un’attenzione maggiore a questa problematica, che al momento non c’è.!!

Tant’è vero che il porto di Amantea rischia addirittura di non essere operativo per la prossima stagione estiva se non verranno attuate le urgenti e necessarie azioni di dragaggio della darsena che, puntualmente, tutti gli inverni si insabbia.

Nell’aprile scorso, indicammo la soluzione, poi attuata con successo dall’allora Commissione prefettizia insediata presso il Comune di Amantea, per avviare le attività di disocclusione dell’ingresso del porto

Il D.lgs 152/06 (T.U. Ambiente) art 184 lett. bb definisce il deposito temporaneo dei sedimenti prelevati dall'imboccatura, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, in attesa della caratterizzazione.

Successivamente, gli stessi, dopo il parere favorevole dell'ARPACAL ARPA e le relative autorizzazioni regionali, possono essere riutilizzati per il ripascimento costiero.

Questa e' la norma che venne adottata dalla commissaria Colosimo su suggerimento della stessa regione, per sbloccare velocemente l'imboccatura del porto.

Basterebbe, oggi, che l’Amministrazione comunale ri-adottasse quel provvedimento commissariale per bloccare la situazione del porto di Amantea.

Pertanto non bisogna perdere piu’ tempo, e soprattutto, e’ necessario essere onesti con i tanti diportisti e pescatori che attendono da tropo tempo risposte concrete da chi amministra, che purtroppo continuano a non arrivare, piuttosto, si preferisce fornire informazioni prive di qualsiasi fondamento.

Anche sul finanziamento della regione Calabria, oggi la partita e’ tutta politica, non ci sono altre motivazioni.

Per il Porto di Amantea, ammesso nell’ambito del bando porti emanato dal Dipartimento Lavori pubblici che prevedeva la ripartizione di oltre 21 milioni di euro sulle proposte ritenute idonee, non ci sono le coperture finanziarie e non se ne intuisce la motivazione.

Prima la regione emana un bando di oltre 21 milioni di euro per la portualità calabrese e poi, i progetti ritenuti idonei, non trovano la copertura finanziaria!!.

Una struttura strategica, dunque, riconosciuta anche dalla commissione tecnica che ha valutato positivamente il progetto di riqualificazione, facendolo rientrare tra i primi otto ammissibili sull’intero territorio regionale, ma che di fatto viene accantonata per rilanciare altri porti evidentemente “sponsorizzati” da qualche politico locale vicino all’attuale amministrazione regionale di centro sinistra.

Ecco perché l’amministrazione comunale di Amantea, che ha sempre vantato rapporti diretti con il presidente della giunta regionale Oliverio, se ne e’ capace, deve chiedere con fermezza di integrare e rimpinguare le risorse già assegnate con altri fondi così che, il progetto per il porto di Amantea ritenuto idoneo dalla commissione di valutazione, possa essere finalmente finanziato.

Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo

“Nella mattinata di sabato scorso, come tutti oramai ben sanno, dalla foce del fiume Cmtocastro di Amantea e’ avvenuto uno sversamento di una sostanza di colore nero. In poco tempo, la parte antistante del mare si è colorata di nero.

Un fatto sicuramente gravissimo che offende tutta la comunità amanteana che giustamente si è subito allertata, per i possibili pericoli che potrebbero derivare da quanto accaduto. Sicuramante non si stratta, come qualcuno simpaticamente ha dichiarato, di “dilavamento di zone bruciate”.

Attenderemo si faccia luce sulla natura della sostanza e, personalmente, mi auguro si giunga a verita’ in tempi rapidissimi.

In verità, di una cosa sono rimasto sorpreso.

La sindaca di un comune limitrofo ad Amantea non ha perso tempo e non ha atteso di capire precipitandosi a descrivere l’accaduto come l’ennesino sversamento di IDROCARBURI.

Inoltre, la stessa, afferma che da anni si verificano indisturbate attività illecite sugli argini del fiume che starebbero avvelenando le acque antistanti la cittadina tirrenica calabrese.

Il post e’ stato ripreso dalla rete e sono state divulgate le immagini del mare di Amantea con la grande macchia nera a sud del fiume Catocastro con le affermazioni dure della sindaca del comune limitrofo.

Ora, apprezziamo la proattività dell’intervento della sindaca, evidentemente preoccupata per la salvaguardia del nostro mare, e riteniamo giusto fare fronte comune ma è stata evidentemente poco accorta per la potenza delle dichiarazioni troppo generiche ed eccessivamente precipitose.

Affermare che da anni si verificano indisturbate attività illecite sugli argini del fiume significa essere a conoscenza di siffatte attività criminali; in qualche modo la sindaca e’ informata che in modo perpetuo si verificano situazioni dannose che stanno compromettendo la salute del nostro mare.

Se non si tratta di supposizioni, allora invitiamo la sindaca a fare chiarezza sulle sue dichiarazioni denunciando i responsabili di quanto si verifica da tempo nel fiume Catocastro; se lo farà noi saremo al suo fianco !!

Su questo non bisogna esitare, come d’altronde non si e’ esitato a denunciare quanto accaduto sabato scorso.

Quindi, nulla contro tali dichiarazioni se fondate, chiediamo solo più fermezza e maggiore incisività; quando è in ballo la salute delle persone non si possono trattare argomenti così sensibili con supposizioni!!

Noi siamo cauti, sappiamo che sono stati prelevati dei campioni per gli esami del caso, attendiamo dunque che la Procura di Paola, informata, faccia il suo lavoro per portare alla luce la verità..

Per il bene di tutto il territorio e’ necessario fare chiarezza al più presto su quanto accaduto , perche’ cose del genere non si sarebbero dovute verificare e non si verifichino ma più !!

Vincenzo Lazzaroli

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