Dopo aver atteso pazientemente per oltre due mesi alcuni vincitori del concorso per n 6 posti di Vigile Urbano sono andati a lamentare l’inaccettabile ritardo nell’approvazione della graduatoria.
Inaccettabile ancora più per la diversità di comportamento tra la approvazione immediata della graduatoria del concorso a Comandante della Polizia municipale e l’incomprensibile ritardo nella approvazione degli atti del concorso per 6 vigili urbani.
Ma ora viene pubblicata la determina 1240 del 1 ottobre 2013 con la quale sono stati approvati gli atti e la graduatoria del concorso per 6 Agenti di Polizia Urbana.
Il dirigente del servizio nel riconoscere la necessità di approvare i verbali e la graduatoria di meritoperò ribalta la responsabilità al sindaco facente finzione che avrebbe emanata solo in data 30 settembre la nota di indirizzo protocollo 15579( peraltro non allegata come per legge alla determina).
In sostanza il dr Aloe dichiara la approvazione dei verbali, 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14, 15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39 trasmessi dalla commissione giudicatrice ed agli atti del comune
Infine viene approvata la graduatoria finale degli idonei.
1)Amendola Andreas punti 71,85
2)Donadio Marilena punti 70,65
3)Rizzo Francesco punti 70,45
4)Montemagno Anna punti 67,70
5)Mendicino Rosario punti 66,00
6)Amantea Antonella punti 59,95
7)Morelli Francesco punti 56,80
8)Morelli Ersilia punti 55,05
9)Casalinuovo Davide punti 52,15
10)Zaccaria Antonio punti 50,95
11)Di Rende Maria Cinzia punti 49,95
E per ultimo viene approvata la graduatoria dei vincitori
1)Amendola Andreas nato in Germania il 11.11.1973
2)Donadio Marilena nata a Taranto il 5.4.1967
3)Rizzo Francesco nato a Roma il 5.4.1972
4)Montemagno Anna nata Ad Isernia il 13.9.1968
5)Mendicino Rosario nato a Lamezia terme il 28.11.1971
6)Amantea Antonella nata in Svizzera il 11.2.1973
Conclude il dirigente rinviando alla competenza della Giunta l’avvio in servizio. Una formula che lascia perplessi.
Voci di corridoio sussurrano di possibili ricorsi avverso la citata determina e tutti gli atti propedeutici e connessi . Ma potrebbe non essere vero perché si sta cercando soluzione alle varie problematiche pendenti. Vi riferiremo.
C’era un tempo in cui i primissimi giorni di settembre gli operai comunali cominciavano a pulire tutte le griglie ed addirittura si infilavano nei pozzetti e nei grossi canaloni dell’acqua potabile. Era un tempo in cui si aveva forte , anzi massima, attenzione ai possibili allagamenti di case e negozi. Un intervento che permetteva un ottimale e celere deflusso delle acque piovane.
Oggi il territorio è ancora più inciso dalle costruzioni e dalle strade e si sono ridotti i terreni capaci di assorbire l’acqua piovana. E sarà sempre peggio, se è vero che anche il PSC in via di approvazione continuerà a permettere ancora violenza delle poche aree ancora in edificate ed a verde.
E forse, visto quello che succede, pulire griglie e pozzetti non basta
Il 12 settembre scorso non solo si è allagata( come al solito) l’area di via Dogana e Via Garibaldi ma si è formato un vero e proprio fiume come quello che si vede nelle due foto e che chiunq ue potrà vedere alla fine del Lungomare( villa De Santo) alle prossime piogge in arrivo.
Un fiume di acqua piovana che viene da via Torino e che percorrendo il canalone di via Dogana arriva fino a Via Baldacchini e da qui fino al lungomare tornando poi indietro verso il Santa Maria, in un gioco moderno ma osceno e che costa energia e soldi agli amanteani.
Un gioco che diventerà sempre più pericoloso man mano che si continuerà a costruire senza capire che il rischio degli allagamenti diventerà in questo modo massimo ed inarrestabile.
Il finto dibattito su “Infrastrutture e viabilità quale prospettiva di sviluppo per il tirreno cosentino”, si è svolto nei soloni dell’Hotel Torrione, ieri sera con inizio alle ore 1930. Presenti gli onorevoli Mario Pirillo ed Ernesto Magorno ai quali si è anche aggiunto il consigliere regionale Scalzo. In sala anche GB Morelli, Antonio Carratelli ( andato via quasi subito), Antonio Rubino e Vincenzo Pugliano.
Presenti anche Franco Filice, Demetrio Metallo, Enzo Alfano, Michele Gagliardi. Antonio Gagliardi, Rocco Giusta, Lento Lodi, Raffaele Romano e Luca Ferraro .
“Troppa” sinistra per non “dribblare” il tema delle infrastrutture e dello sviluppo e passare alla politica. A nulla è servito l’indirizzo del coordinatore Gianluca Cannata ed il primo preciso intervento del segretario del PD Salvatore Pirillo. Infatti sin dal primo intervento di GB Morelli la serata ha mosso verso i temi più specificatamente politici, sospinti dalla dichiarazione del consigliere provinciale della forte delusione di un sogno , quello presentato dal centrodestra di Scopelliti , infrantosi quasi subito, con una cocente delusione che orienta verso il centro sinistra, lui non escluso.
La stessa delusione è stata dichiarata da Demetrio Metallo almeno sotto il profilo del fare. Ovviamente il tema dominante non poteva non essere il turismo ed il momento critico nel quale versa anche per la mancanza di servizi connessi al suo sviluppo
Il vicepresidente nazionale della Confartigianato Franco Filice ha posto in campo il problema dell’accesso al credito da parte del cosmo delle micro imprese artigiane.
È seguito l’intervento di un giovane disoccupato che ha posto il campo il problema dello sviluppo come elemento principe per la occupazione.
E’ seguito un intervento di spessore da parte dell’euro parlamentare onorevole Mario Pirillo che ha percorso il campo dei grossi limiti di una giunta come quella di Scopelliti che non si dimostra in grado nemmeno di spendere i fondi Fesr con la ovvia conseguenza che a fronte di un bilancio regionale ingessato dalla spesa storica che lo assorbe nella sua interezza lo sviluppo può essere indotto solo dai fondi europei per cui non spenderli significa impedire lo sviluppo. Pirillo ha poi invitato sindaci, associazioni , mondo delle imprese a fare unità per cambiare la nostra terra.
Anche Magorno ha posto l’attenzione sul fallimento del governo di centro destra e sulla necessità di superare ogni e qualsiasi frizione nel centro sinistra al fine di riprendere il governo regionale ma sulla base di un programma finalizzato alla rinascita della Calabria.
Sulla stessa linea il consigliere regionale Scalzo che ha ipotizzato un accordo anche trasversale nell’ambito di un programma di sviluppo che non mortifichi la Calabria come sta avvenendo oggi anche per causa di un consiglio regionale prono a Scopelliti.
Un peccato comunque non aver aperto il dibattito a chi poteva sconfessare opere pubbliche fallimentari richiamando alle distinte responsabilità( ricerca inutilmente tentata dall’onorevole Pirillo) non per una ricerca sterile di chi ha sbagliato ma per evitare che chi lo ha fatto sbagli ancora!!!