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Abbiamo detto che il comune ha vinto presso il Tar la causa contro la regione che aveva revocato il finanziamento per il servizio porta a porta, ricordando chi ne aveva fatto un cavallo di battaglia politica, ma senza avvertire, poi, la opportunità di rimediare, riconoscendo il risultato del ricorso amministrativo, così confermando la pochezza dei politici amanteani .

Ora diamo notizia che il comune ha deciso di avviare il servizio di raccolta porta a porta chiamando al compito promozionale del nuovo servizio gli operatori che erano usciti vincitori dalla apposita selezione.

A giorni, quindi, sciameranno nelle case degli amanteani gli informatori ambientali che daranno le informazioni utili ad una collaborazione indispensabile per il funzionamento del’innovativo servizio.

Se davvero il servizio di raccolta porta a porta sarà realizzato come necessario la città acquisirà una immagine notevolmente migliore.

La sola eliminazione dei cassonetti costituirà un notevole passo avanti per la città, non solo per l’igiene e la pulizia, ma anche per l’immagine turistica e la ordinaria attrattività commerciale.

Certo sarà un impegno gravoso che imporrà preliminarmente la attivazione di almeno due isole ecologiche di cui una nel capoluogo ed una nella frazione.

Sarà poi assolutamente indispensabile che il comando della Polizia municipale attivi una task force specifica per irrogare sanzioni specifiche ai tantissimi ineducati che usano il territorio con dispregio e violenza.

Si tratta della principale scommessa che farà l’amministrazione comunale che giocherà la propria immagine politica quasi esclusivamente su questa straordinaria novità, vincendo o perdendo. Noi staremo a vedere la evoluzione e vi riferiremo.

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E’ vero che la partita non si è giocata per l’assenza dell’altra “squadra” ma il calcio è così; se la seconda squadra non si presenta la vittoria va a chi c’era.

E ieri sera Lazzaroli c’era; sul palco a ricevere i ringraziamenti di Simona Loizzo e quelli di Giacomo Mancini.

E’ ufficiale ormai: “Lazzaroli è un valido dirigente provinciale del PDL cosentino” ed è “il capo della sezione locale del PDL amanteano”. Dichiarazioni proprio di Loizzo e di Mancini.

Non solo ma c’erano anche Bruno e Romano e con loro anche Filice e l’ingegnere Ianni, oltre ad un folto gruppo di camporesi .

Peraltro l’altra squadra non solo non era in campo, ma nemmeno sugli spalti.

Può anche sembrare strano ma mancava Marcello Socievole, per ragioni non partecipate.

E mancava anche Tullio Lupi, probabilmente in animo di collocarsi nella nuova Destra aennina.

Mancava anche Paolo le Rose che pur aveva sposato l’idea di partecipare alla competizione elettorale sotto le insegne di “Lazzaroli for sindaco” e si dice( non sappiamo se crederci) di una lista arricchita dalla presenza di “tosti della politica” come Pizzino( presente) ed Arone( presente).

Forse dimentichiamo qualcuno ma ci sembra che del vecchio partito del Popolo della Libertà che aveva avuto l’ardire di voler concorrere alle scorse elezioni( ricordate il commissariamento dell’avvocato Osvaldo Vadacchino con vice commissario Biagio Miraglia?) non sia rimasto più nessuno

Ovviamente la grande assenza dei big nazionali, regionali, provinciali, non è sfuggita ad alcuno.

Mancava Tonino Gentile, mancava la Santelli, mancava Pino Gentile, mancava Gianpaolo Chiappetta, mancava Giovanni Dima, mancavano GB Morelli e Mario Russo, e quindi mancavano anche i loro amici del BTC e di Amantea.

Insomma Scopelliti viaggia in solitudine. Almeno ci sembra

Ora si tratta di fare scommesse ed io le ho fatte. Una scommessa se il PDL sarà presente alle prossime elezioni comunali ad Amantea e peraltro con Lazzaroli capolista, l’altra se supererà gli ottocento voti.

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Amantea è in fibrillazione . I pochi vecchi ( ormai) di Piazza Commercio volgono lo sguardo verso la Calavecchia dove gli operai del comune montano il palco “elettorale” per l’ormai prossimo arrivo del potente governatore della Calabria il quale insieme alla sua corte di politici nazionali e regionali ( sul manifesto li chiama rappresentanti istituzionali, probabilmente per nobilitarli ancora di più di quanto non faccia il titolo di “onorevole” che rivendicano, questo si, per istituzione, anche se non da tutti meritato) .

Un palco montato a spese pubbliche come se fossimo in una campagna elettorale

O lo siamo e non me ne sono accorto?

Addirittura un palco con la sbarre laterale come se temessero per la loro incolumità : “hai visto mai che cadono?”; e non si sa se pensano a quella fisica o politica.

Grande curiosità si diceva.

Forse non solo e tanto per la presenza di tutti questi politici, mai visti prima ad Amantea, in una sorta di “parata” politico-folcloristica , quanto per la curiosità di sapere chi ha debiti con loro.

Parlo di debiti di riconoscenza. Quelli cioè per incarichi ben retribuiti, per posti “generici” di lavoro, per trasferimenti in servizi di comodo, per contributi economici, eccetera.

Molti già li sappiamo e di questi aspettiamo la presenza.

Altri no e ne studieremo i tratti del volto, ed in particolare gli occhi sgranati o sognanti, la lingua pendula, magari variamente colorata, ed altre caratteristiche.

Sarà un successo considerato che ormai l’estate è finita e sul lungomare gli amanteani non vanno più, che il cinema è ancora chiuso e che non ci sono partite.

Una piazza piena .Domani invece sarà vuota . ci saranno soltanto i tre operai del comune a smontare il palco che graziosamente la città ha offerto al “Re Italo” per ringraziarlo di tutti dei grandi doni che ha portato ad Amantea a cominciare dalla sanità!

Ah, non vi lasciate fuorviare dalla data sbagliata dei manifesti. L’incontro è stasera non il 27 come qualche nemico politico ha tentato di fare per non far essere presente la città!

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