Arriva il caldo. Cominciano i bagni. Ed ecco il primi annegamenti.
Probabilmente una congestione la causa del decesso di un giovane marocchino di 19 anni Abdul Abderham.
Il giovane lavorava in un albergo di Vibo
Alcuni bagnanti vedono il corpo del giovane galleggiare e danno l’allarme
Il fatto è avvenuto nello specchio di mare davanti alla caserma dei pompieri
Arrivano i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera ed il 118.
Il corpo del giovane viene tirato a terra e coperto da un lenzuolo.
Resta lì alcune ore in attesa del medico legale che deve stabilire le cause del decesso( come e le cause del decesso le stabilisse sulla spiaggia).
Giornali e televisioni però contestano che i presenti abbiano continuato a fare il bagno come se nulla fosse.
In questi casi cosa deve fare un cittadino per non essere giudicato negativamente?
Chiudere l’ombrellone raccogliere il tutto ed andare via?
O semplicemente raccogliere tutto e spostarsi più in là, dove la gente non ha nemmeno saputo del fatto?. ( Ma informandosi , informerebbe e dovrebbe ancora spostarsi?)
Semplicemente raccogliere il tutto e spostarsi più in là ad una distanza acconcia? Già ma quale è la distanza acconcia?
O forse sarebbe bastato raccogliersi in preghiera sotto l’ombrellone recitando qualche preghiera per il giovane marocchino?
Difficile rispondere. Ai giornali ed alle TV una sola domanda. Come mai nessuno di loro si è perché per far giungere un medico legale dalla stessa Vibo ci sono volute ore? E come mai il giovane è stato lasciato lì sulla spiaggia per ore?.Non è che come al solito si è guardato il dito e non la luna?
Ma cosa succede nelle nostre scuole? E poi, possibile che ci vogliano le telecamere per sapere se le maestre picchiano i nostri bambini? Non esistono controlli interni? Nessuno sente il pianto dei bambini? Esiste forse una omertà così assoluta da somigliare a quella mafiosa e ‘ndranghetista? E non c’è nessun pentito? Che fanno i dirigenti?
Lo diciamo perché perplessi dopo questo ultimo, l’ennesimo, arresto di una maestra. Nel caso di Ines Romano arrestata perché accusata di aver dato calci, schiaffi e spinte ai bambini della scuola dell’infanzia di San Costantino Calabro, in provincia di Vibo Valentia. La donna è ora agli arresti domiciliari.
Ancora una volta c’è stato bisogno delle telecamere piazzate dai carabinieri di Pizzo e Vibo Valentia dopo le denunce di alcune mamme.
Secondo L’Ansa nelle immagini si vede l’insegnante che colpisce i piccoli con schiaffi, calci, spinte e li strattona.
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:
Carolina Girasole, il sindaco anti ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto, è stata sconfitta alle elezioni comunali del 26 e 27 maggio. Il Comune in provincia di Crotone non ha confermato il suo lavoro, dedito alla lotta alla mafia e incentrato sulla legalità. Nei bar brindano e offrono cornetti, contenti della “liberazione” da chi in paese aveva obbligato i cittadini a pagare le bollette dell’acqua, scrive Niccolò Zancan su La Stampa.
Gli attacchi alla Girasole non sono stati pochi, spiega Zancan. La sindachessa anti ‘ndrangheta, così la chiamano, ha confiscato terreni alla mafia ed è l’unica che ha provato a contrastare “certi poteri e certe famiglie”. Ma i suoi concittadini non l’hanno apprezzata e alle elezioni comunali la Girasole, abbandonata anche dal Pd che ha proposto Damiano Milone, ha oscillato tra il 12 e il 13% delle preferenze.
“Nei bar non ti danno tregua. Offrono cornetti e brindano: «Ce ne siamo liberati! Evviva! Quella si credeva la paladina della giustizia, ma ha detto soltanto falsità. Qui si sta benissimo, altroché mafiosi. Dovete scriverlo: da cinque anni non c’è un morto ammazzato. Mentre quella ha ucciso il turismo a forza di parlare di ‘ndrangheta. Ha infangato tutto il paese. Voleva fare carriera sulla pelle nostra»”.
Poco importa delle minacce e delle intimidazioni che la Girasole ha ricevuto. Le bombe in municipio, le auto infiammate e le scritte “Ti ammazziamo”. La mafia non c’è qui, dicono in paese. La Girasole commenta così i risultati delle elezioni comunali:“Sono molto amareggiata. Volevamo rompere questo sistema che accomoda sempre gli affari e gli interessi di alcuni. Evidentemente questo impegno non è stato apprezzato”.
Anche il Pd, insieme ai cittadini, non l’ha confermata. Il partito ha scelto Milone, che ha preso il 29%, nonostante fosse già stato sindaco nel 2002, anno in cui il Comune di Isola Capo Rizzuto fu sciolto per mafia. Accuse da provare, rispondono i cittadini che lo sostengono:“«Calma con le parole», dicono i suoi sostenitori. Ti circondano al bar della piazza per lanciare un’offensiva mediatica: «Sono cose ancora tutte da provare quelle del 2002. La mafia… Diciamo problemi legati a infiltrazioni di certa criminalità». Milone è secondo. Primo è il candidato del Pdl, con una percentuale fra il 49 e il 51 per cento. Si chiama Gianluca Bruno, 32 anni, imprenditore nel ramo pacchi e spedizioni, già famoso per una foto in un locale pubblico della zona con il senatore pidiellino Nicola Di Girolamo che recentemente ha patteggiato cinque anni di carcere ed altri «notabili» del paese”.
“Più turismo, più carabinieri e meno polemiche”, il programma del probabile vincitore del Pdl. Programma affiancato allo screditare l’avversario, gioco che i politici e i loro sostenitori troppo spesso usano:“«Quella là non è migliore degli altri. Presto ve ne accorgerete. Verranno fuori anche le sue magagne». Ed è così che si demoliscono gli avversari politici da queste parti, rendendoli uguali a te”.
Carolina Girasole è stata sconfitta. Nonostante intimidazioni e minacce è rimasta al suo posto e insieme a Libera di Don Ciotti ha combattuto la mafia, quella che i cittadini di Isola Capo Rizzuto negano esista in paese. La Girasole è amareggiata e non le resta che raccontare delle voci che girano:“L’altro giorno mi hanno riportato un discorso intercettato a un banco di frutta e verdura; uno diceva all’altro: “Mi raccomando, non votare la ribelle”. Ho capito bene cosa significhi quella parola. Spesso ho avuto paura, ma non la rinnegherò mai»”.
Ha vinto la lista che accorpava i voti del PDL, UDC,Lista civica Isola prima di tutto,Lista Civica i Demokratici