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Vibo Valentia, don Felice La Rosa condannato a 2 anni e 4 mesi per prostituzione minorile

Il sacerdote era stato coinvolto nell’inchiesta “Settimo cerchio” assieme a Miroslaev Iliev e al pensionato Francesco Pugliese.

L’operazione era partita da una serie di intercettazioni eseguite dalla squadra mobile di Vibo Valentia che a fine 2015 stava indagando sull’omicidio di Francesco Fiorillo.

Ascoltando le conversazioni di alcuni soggetti, la polizia si è imbattuta in un discorso in cui don Felice La Rosa e il pensionato avrebbero accettato di pagare 50 euro per le prestazioni sessuali di un quindicenne reclutato dal bulgaro.

Per l’intermediazione, quest’ultimo avrebbe intascato gran parte delle somme pagate dal sacerdote e da Pugliese

Il giro di prostituzione si consumava nella zona tra Briatico, Vibo Valentia e Mileto.

Il cittadino bulgaro, Miroslaev Iliev è stato condannato a 5 anni e 6 mesi

La cosa strana è che il pensionato Francesco Pugliese è stato condannato a 2 anni e 8 mesi, quattro mesi più del prete.

Il processo, di primo grado, è stato celebrato con il rito abbreviato.

La sentenza è stata emessa dal gup del tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia .

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Della serie #per noi ladri, voi siete tutti eguali#

I ladri hanno visto una Panda nuova di zecca titolata Polizia Municipale e non si sono sottratti al loro dovere di rubarla.

Ed infatti la notte scorsa hanno rubato una delle auto in dotazione agli agenti della polizia municipale di Pizzo Calabro.

I malviventi sono riusciti infatti ad impossessarsi della Fiat Panda in uso ai vigili urbani e parcheggiata sulla pubblica via.

La Polizia Municipale ha presentato denuncia ai Carabinieri

Ed i carabinieri della locale Stazione hanno avviato indagini nel tentativo di risalire agli autori del furto.

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Tornano i commissari su decisione del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta, presentata dal Ministero dell’Interno, di sospensiva della sentenza con la quale il Tar del Lazio aveva accolto il ricorso presentato dal sindaco Giuseppe Rodolico, e da due assessori, per chiedere l’annullamento dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Tropea.

In conseguenza e fino all'udienza di merito e alla relativa sentenza, la commissione ministeriale di gestione dell'ente dovrà tornare a fare le veci di Sindaco, Giunta Comunale e Consiglio Comunale.

Si ricomincia

Una novella a puntate.

La giunta Rodolico, era stata eletta nel 2014 , poi era stata sospesa ed nel giugno scorso era ritornata in carica.

La decisione definitiva sulla vicenda è stata fissata dalla Terza sezione del Consiglio di Stato per il 12 dicembre.

Lo scioglimento del Comune calabrese era stato disposto dal Consiglio dei Ministri il 10 agosto del 2016 su proposta dell’allora Ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

L’accesso antimafia che aveva portato allo scioglimento degli organi di gestione dell’ente era stato disposto il 22 ottobre del 2015 , su proposta dell’allora prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno.

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