L'ennesima vittima della strada in un tratto maledetto che ha visto perdere la vita anche nostri amici, a perdere questa volta la vita è un uomo di Santa Maria del Cedro, nel sinistro è rimasta ferita una donna di San Lucido
Un tratto maledetto, come vi abbiamo accennato, quello lungo tutta la statale tirrenica inferiore, uno scontro fatale tra due autovetture, le cause sono da imputarsi alla velocità ed pare alle incessanti piogge intercorse in quel momento, e un uomo che si aggiunge al triste elenco delle vittime della strada.
L’incidente è accaduto attorno a mezzogiorno nei pressi della curva dello svincolo della Casa circondariale di Paola.
Il bilancio finale parla di un uomo originario di Santa Maria del Cedro morto e di una donna di San Lucido ferita gravemente.
Sul posto sono giunti tempestivamente i soccorsi e le forze dell’ordine. Il traffico è stato deviato sulla vecchia statale 18.
Sono entrambi da considerarsi strade della morte le due parallele che attraversano la Calabria da un lato la nostra ex statale 18, ora statale toirrenica inferiore dall’altra la 106 ionica, nel corso degli ultimi dieci anni sono stati 361 le persone morte in incidenti stradali lungo queste due arterie.
L'analisi di questo rapporto ci consegna, purtroppo, un dato drammatico non solo il fenomeno della mortalità stradale non si arresta, ma peggiora anche in questo periodo di coronavirus che invece almeno in teoria avrebbe dovuto ridursi.
Nella provincia di Cosenza, dove le statali hanno sommando una estensione di più di 476 km, i decessi negli ultimi anni sono stati 128.
Cosa fare quindi?
Unica soluzione maggiori controlli e sanzioni per educare la popolazione.
La Città di Paola si stringe nel cordoglio alla famiglia della Signora Maria Mantuano, abile sarta e ricamatrice, moglie e madre premurosa.
Rinnoviamo le raccomandazioni di sempre per affrontare al meglio questo particolare momento.
"Insieme ne usciremo”.
Lo rende noto il comune di Paola, tramite la pagina ufficiale, che riporta lo schema dati inerente l’emergenza coronavirus
67 persone positive
2 decedute
65 in isolamento domiciare
52 quarantene attive
3 guarite
Cose da pazzi succedono in Calabria, il tracciamento, che è alla base del contenimento del virus, è fallito, ne abbiamo ampie e dimostrate prove, dove anche dopo 12/14 giorni non si arriva spesso ad avere un risultato del proprio tampone.
L’Asp di Catanzaro scrive ai Comuni, sulla preoccupante situazione dei mancati tracciamenti sul proprio territorio, ed i sindaci corrono ai ripari chiudendo le scuole.
Succede anche nella nostra provincia, dove il Presidente della Provincia, Franco Iacucci, si sostituisce all’Asp e scrive ai Comuni, sulla preoccupante situazione dei mancati tracciamenti nella provincia di Cosenza, chiedendo di sospendere l’attività didattica in presenza.
A Paola un gruppo di genitori, geniali, ricorre al T.A.R. del Calabria, anche questi ultimi Einstein della giurisprudenza, chiedendo con i propri legali, avvocati Paolo Perrone e Nicola Cassano, di sospendere l’ordinanza di chiusura delle scuole a Paola, emessa dal Sindaco Roberto Perrotta, ottenendola, di fatti il Tribunale Amministrativo Regionale stamani ha accolto l’istanza presentata da un gruppo di genitori contro il provvedimento del sindaco di Paola del 9 novembre scorso.
Di fatti, Secondo il Tar, non sussistono garanzie di modalità sostitutive di lezione.
Il decreto che dovrà essere eseguito dall’Amministrazione Comunale sarà oggetto di trattazione collegiale in camera di consiglio il prossimo 16 dicembre.
Alla fine però una vittoria di Pirro, poiché proprio stasera il presidente della Regione Calabria ff. Spirli ha emesso una ordinanza, nello specifico la n. 87 del 14 novembre 2020, con cui dispone, sull’intero territorio regionale, la sospensione in presenza di tutte le attività scolastiche di ogni ordine e grado, dal 16 novembre 2020 a tutto il 28 novembre 2020, con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle Autorità Scolastiche la rimodulazione delle stesse;
Inoltre dispone l’offerta dello screening gratuito, mediante tampone rapido antigenico, ai genitori degli alunni che frequentano la scuola primaria e la scuola dell’infanzia, da effettuarsi a cura della Aziende Sanitarie Provinciali, secondo le indicazioni e le priorità fornite dall’Unità di Crisi Regionale ai Dipartimenti di Prevenzione e con il coinvolgimento dell’ufficio Scolastico Regionale;
Disponendo che un primo step di analisi del trend dei contagi, al fine di valutare l’eventuale rimodulazione delle misure previste nella presente Ordinanza, sia effettuato in coincidenza del termine dell’efficacia dell’Ordinanza del Ministro della Salute del 4 novembre 2020 e, sulla base degli esiti del monitoraggio, al termine dei successivi 7 giorni.
Ora al comitato di genitori Paolani toccherà ricorrere anche contro questa ordinanza regionale, poveri noi……..