Erano le ore 16.00 di sabato corso quando un ventottenne pe dalava tranquilla mente la sua bicicletta e per correva la via del porto.
Ignoti gli si sono avvicinati esplodendo alcuni colpi di pistola che lo hanno attinto ad una gamba.
Alcuni passanti avrebbero visto l’uomo a terra e avrebbero allertato il 118, pensando fosse caduto dalla bicicletta.
Si tratta di un senegalese “conosciuto a Cetraro con il nome di Moro”.
Un agguato vero e proprio e peraltro eseguito in pieno pomeriggio,
Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine e anche i sanitari del 118.
Alcuni passanti hanno allertato i sanitari del 118.
Gli operatori si sono recati immediatamente sul posto e hanno provveduto a dare le prime cure all'uomo.
L’uomo non è in pericolo di vita e si trova ricoverato all’ospedale di Cetraro.
Sono stati immediatamente chiamati anche i carabinieri, vista la gravità della situazione.
Sono partite le indagini condotte dai carabinieri di Cetraro che collaborano con i carabinieri della stazione di Paola.
Un incendio avvenuto di notte. Un incendio da studiare, da valutare, da capire.
Lo aveva detto il procuratore Bruno Giordano a margine dell’omicidio della dottoressa Annalisa Giordanelli, avvenuto lo scorso 27 gennaio :“dobbiamo ancora indagare per bene nei retroscena della vicenda”..
Si suppone infatti che gli inquirenti ipotizzino che l’incendio della vettura possa essere in connessione con le indagini in corso sull’omicidio.
Forse un avvertimento.
Le indagini sul caso del delitto Giordanelli non sono concluse proseguono , anzi, stando a fonti ben informate , ci potrebbero essere anche altre persone coinvolte nell'attività di indagine.
Si apre così un altro filone di indagine, forse più complesso del precedente apparentemente definito con l’arresto del cognato ed infermiere Paolo Di Profio.
L’auto era nel giardino della abitazione di Serena Giordanelli sita alla marina di Cetraro e che si trova nei pressi del Porto di Cetraro.
Sul posto i Vigili del fuoco ed a condurre le indagini i carabinieri della Compagnia di Paola coordinati dal capitano Antonio Villano.
L’omicidio è quello della dottoressa Anna Giordanelli, il medico di base di Cetraro, uccisa ieri con un violento colpo sferrato alla testa.
La Giordanelli è stata trovata ieri pomeriggio riversa sul ciglio della strada da un passante che pensando ad un malore, ha avvertito i soccorsi.
Quando investigatori e medici del 118 sono arrivati per lei non c’era più nulla da fare.
La donna aveva il cranio fracassato.
Inizialmente la donna era stata considerata vittima di un pirata della strada.
A svelare che la Giordanelli era stata vittima di una brutale aggressione è stato il medico legale che ha esaminato il corpo.
La conferma dal ritrovamento dell’arma del delitto, un piede di porco trovato, completamente insanguinato e con tracce di capelli della vittima, abbandonato nelle vicinanze del luogo dell’omicidio.
Il procuratore capo Bruno Giordano che assieme a Sonia Nuzzo e Maria Camodeca detengono il fascicolo d'indagine sull'omicidio ha dichiarato:«Stiamo ascoltando alcune persone e c'è qualche sospetto da valutare . Stiamo anche in attesa dell'esito dell'autopsia, ma non c'è alcun dubbio sulla causa della morte: la donna è stata trovata con il cranio fracassato».
E’ stata esclusa da subito la pista di un’aggressione di natura sessuale o predatoria visto he alla dottoressa non è stato sottratto nulla.
E così già alla serata di ieri le indagini dei carabinieri della stazione di Cetraro e del comando di Paola si sono concentrate sull’ambiente familiare della donna..
Sotto torchio dei Carabinieri e dei magistrati il cognato di Anna Giordanelli.
Parliamo di Paolo Di Profio, infermiere all’ospedale di Cetraro.
Il possibile movente dell’omicidio potrebbe essere individuato nei suoi rancori con la dottoressa per aver accolto in casa sua la sorella (ed ex moglie di Di Profio) dopo la separazione, avvenuta un paio di mesi fa.
Intanto continuano le indagini.
Non si esclude a breve un soluzione del caso.