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L’Anas deve pulire la Galleria di Coreca. E quindi la chiuderà al traffico per due giorni. Lo ha già fatto con le gallerie di Guardia Piemontese.

Ovviamente tutto il traffico sarà dirottato sulla originale ss18 che transita dalla Tonnara per

Lo comunica l'Anas precisando che la chiusura, in entrambe le direzioni, della strada statale 18 "Tirrena Inferiore" tra il km 345,800 e il km 348,050, avverrà mercoledì 10 e giovedì 11 luglio, dalle ore 7:00 alle ore 18:00.

Sarà limitata la velocità nei pressi della deviazione fino al limite ( assurdo, per noi) di 30 km/h con ovvio divieto di sorpasso.

Ovviamente potrà essere utile andare sul sito web http://www.stradeanas.it/traffico oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all'applicazione "Vai Anas plus", disponibile gratuitamente in "App store" e in "Play store" per conoscere l'evoluzione della situazione del traffico in tempo reale

Ma, soprattutto, è ovvia la massima prudenza.

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Riceviamo e pubblichiamo le intense riflessioni di Giuseppe Furano. Pronti , se del caso, ad ospitare ulteriori momenti di confronto!

“Al netto delle esasperazioni e delle esagerazioni del linguaggio utilizzate dal M5S e sopratutto da Peppe Grillo, per descrivere e criticare le istituzioni, i partiti,i giornali e le televisioni da una parte e delle non meno esagerate risposte e critiche di questi al M5S, resta il reale scontro culturale,sociale e politico che si attua nella nostra società.

E’ innegabile che è in corso un vorticoso cambiamento politico! Un movimento come il M5S in pochi anni, contro tutti i poteri costituiti di destra e sinistra, arriva al 25%!

Fenomeno unico, mai verificatosi! Già questo inviterebbe tutti a essere più prudenti e a non liquidarlo semplicemente come “fenomeno populista”!

Questo fenomeno nuovo non è catalogabile con le vecchie categorie destra e sinistra, ma esprime in modo inequivocabile una domanda di cambiamento.

D’altro canto la prassi politica dei partiti di destra e sinistra degli ultimi 20 ha reso indistinguibile, agli occhi dei cittadini, l’operare politico di destra e quello di sinistra.

Che sia così lo dimostra anche il fatto che i due grandi partiti, Pd e PDL, che dovrebbero essere i portatori e le organizzazioni concrete dell’ideologie contrapposte di sinistra e destra, spesso muovono al M5S le stesse critiche, e viceversa, il M5S, indicando il PD semplicemente come PD-L, non fa mistero della sua lontananza dagli uni e dagli altri, considerandoli simili nella prassi politica e ugualmente responsabili del degrado economico,civile,culturale e democratico della società italiana.

Il reale scontro sociale, politico e culturale che emerge da questa contrapposizione è :

• tra chi ritiene che i partiti politici reali,per come sono organizzati e per come operano nei territori, per come si rapportano e operano con e nelle istituzioni, siano ancora da ritenersi quelle strutture utili e indispensabili alla realizzazione della democrazia come previsto dall’art. 49 della Costituzione e siano capaci di stimolare le istituzioni per un effettivo rinnovamento della società italiana

• e chi, al contrario, ritiene che i partiti siano strutture vecchie e sclerotizzate che siano oramai di impedimento alla realizzazione della piena democrazia e alla riforma della società.

Non Beppe Grillo o il M5S ma una deputata del PD,Madia, ha affermato che la sua esperienza quale iscritta e militante del PD la portavano a concludere che”i partiti sono filiere......vere e proprie piccole associazioni a delinquere sul territorio” e Barca, che corre come futuro segretario del PD, nella stessa riunione di Circolo PD, confermava questa analisi e a ulteriore prova indicava la situazione del PD in Calabria!

Se questo è il PD agli occhi di suoi militanti e alti dirigenti non è proprio il caso di chiedersi se un partito padronale come il PDL possa assolvere al compito democratico richiamato dall’art. 49 della Costituzione.

Quale è oggi la realtà della democrazia in Italia!

In questi ultimi 20 anni si sono alternate “due coalizioni”, una di maggioranza e una di minoranza, destra e sinistra, capaci di occupare “tutta intera” la scena politica.

Queste coalizioni si sono alternate in modo quasi perfetto, ma i cancri della società italiana (clientela-corruzione-diritti civili-raccomandazioni-cattiva amministrazione strapotere dei politici-costi della politica-costi e qualità della sanità-condizione dei giovani-diritti sul lavoro- possibilità di aver riconosciuto il merito senza ricorrere al santo in paradiso-qualità della vita-distanza ricchi/poveri-modo di produrre e modo di consumare ecc.) sono sempre più in metastasi!

La legge elettorale ”porcellum” che destra e sinistra a parole dicono di non volere, ma che nei fatti se la tengono stretta, abolisce, di fatto, i partiti come organismi democratici aperti all’ingresso di tutti i cittadini e come strumenti per l’esercizio della sovranità popolare quali erano concepiti dall’art. 49 della Costituzione. Solo gli uomini scelti dai dirigenti dei partiti già presenti nelle istituzioni andranno veramente a prendere le decisioni della politica nazionale mentre gli altri potranno solo “parlare” fuori dal Parlamento.

I cittadini italiani che non si riconoscono in una delle due coalizioni, per 20 anni, a ben guardare, non hanno avuto neppure il diritto di voto: essi hanno avuto soltanto la possibilità di scegliere tra due schieramenti che sono comunque entrambi rappresentanti del “potere costituito” e in grado di auto-ricostituirsi secondo le decisioni dei propri dirigenti.

Nel 2013 il M5S si è presentato come movimento anti-partiti e anti-sistema ed ha ridato ai cittadini la possibilità di dire no alla coalizione di destra,alla coalizione di sinistra,alle organizzazione dei partiti e alle politiche da essi praticate negli ultimi 20 anni.

I cittadini hanno dato con il voto un segnale democratico vistoso ed inequivocabile,i due maggiori partiti hanno perso milioni di voti e il M5S è diventato il primo partito con altre il 25% dei consensi!

I vecchi partiti tutti, invece di prendere atto con rispetto democratico del voto e avviare una profonda riforma di loro stessi,delle istituzioni democratiche e delle pratiche politiche, si sono arroccati. Sicuramente tutti i partiti e tutti i leader che hanno guidato il Paese negli ultimi vent'anni hanno capito che potrebbero essere a fine corsa loro stessi ,tutte le pratiche politiche che hanno determinato privilegi per loro e i loro clienti,ma che hanno prodotto la crisi che gli italiani vivono sulla loro pelle. Ma prima di arrendersi,nella speranza “che passi a nuttata” non hanno avuto scrupolo di fare strame delle più elementari regole democratiche dando vita, in preda al panico e alla disperazione, a questa “strana” maggioranza.

In questa situazione,la domanda finale che mi pongo,tralasciando di considerare, per ovvi motivi il PDL, SEL e Scelta Civica e altri per la loro storica marginalità, è: questo PD reale, fatto il congresso,magari con un Barca segretario (unico personaggio che sembra avere voglia di voler guidare un partito autenticamente ancorato ai valori del socialismo europeo!) con il suo apparato centrale e periferico,può diventare veramente soggetto istituzionale capace di formulare e portare davanti agli elettori una forte e chiara proposta riformatrice che in modo inequivocabile si prefigga di ridurre il mondo dei diseguali, cambiare gli assetti di poteri,debellare le mille caste e privilegi su

cui si edifica il marcio della società italiana,combattere nella prassi il cancro delle clientele?

Dal mio piccolo osservatorio,per quello che è e come opera il PD nel partito e nelle istituzioni, sia nazionali che periferiche,sia con i “vecchi” che con i “giovani”(spesso i secondi peggio dei primi!) mi sento di dire che vedo difficile che questo possa succedere!

D’altro canto prendendo atto che nessuno è in grado di fare previsioni,penso che si possa realisticamente pensare che alle elezioni europee ci saranno sicuramente novità che saranno in continuità con la grande novità delle politiche 2013!

Il sistema politico italiano prima e dopo le elezioni europee potrà essere completamente diverso. In ogni caso ritengo che se il PD sarà in grado di riformarsi (rifondarsi!) di riprendere la sua vocazione riformista e sarà capace di formulare e portare avanti una autentica stagione riformatrice, dovrà abbandonare questa “strana” maggioranza e non potrà non guardare al M5S e ai suoi elettori, fare sue tante delle idee e delle domande che questo movimento,ripeto, al netto delle esagerazioni, ha posto e pone.

Semplicemente perché queste sono idee e domande di cambiamento necessarie e ineludibili, nei partiti, nelle regole democratiche, nelle istituzioni, nella distribuzione della ricchezza, nelle regole economiche, nella certezza del diritto, nel rispetto del merito ecc..

Giuseppe Furano

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Longobardi. Riceviamo dal gruppo di minoranza “ Longobardi Domani” la seguente nota e ne diamo pubblicizzazione:

“Lettera aperta al Sindaco Giacinto Mannarino

Abbiamo letto che il Giudice ha rinviato a giudizio il sindaco Giacinto Mannarino nell’ambito della vicenda dei corsi fantasma di Amantea.

E nella vicina Amantea tra i rinviati a giudizio c’è l’assessore dello stesso Comune, Sergio Tempo, di anni 50, (già revisore dei conti del nostro comune) .

Altri ancora sono di Belmonte Calabro, Paola, San Lucido, ed ancora di Cosenza, Rende, eccetera.

Visti i tanti nomi rinviati a giudizio ( ben 43) c’è da ritenere che si tratta di infortuni che possono capitare a tutti.

Ma non tutti sono amministratori, ed ancora meno assessori e sindaci

Ora noi siamo e saremo sempre innocentisti e cioè fino alla condanna definitiva riterremo sempre i giudicandi ancora non colpevoli.

Ma per il politico che localmente è la figura di riferimento per la società esiste anche la coerenza.

Parliamo di quella coerenza che ha indotto alle dimissioni il Ministro Idem solo per non aver pagato un po’ di ICI, dimissioni accettate dal presidente del consiglio dei Ministri Letta.

Parliamo di quella coerenza che hanno indotto l’assessore Sergio tempo della vicina Amantea a rassegnare le proprie dimissioni. Dimissioni che anche noi riteniamo nobili e politicamente corrette.

Le dimissioni non sono un fatto negativo. Il Papa Benedetto XVI si è dimesso ed il Presidente Napolitano ha dichiarato che si è trattato di un gesto coraggioso e di responsabilità, e la politica mondiale gli ha reso omaggio mostrandogli attenzione e rispetto.

Noi riteniamo che, anche in questo caso, il sindaco Giacinto Mannarino debba valutare la opportunità di presentare le dimissioni. Sarebbe un gesto nobile ed apprezzabile. Poi, allorchè come ci auguriamo, egli sia assolto dalla accusa della vicenda da cui prende le mosse la presente lettera aperta , potrà ripresentarsi al governo della città con la consapevolezza che la nobiltà del suo gesto gli procurerà tanta messe di consensi elettorali. E noi lo apprezzeremo come uomo e come politico

Se così non sarà la nostra valutazione sarà diversa.

Longobardi, li 03/07/2013                                  Movimento Politico "Longobardi Domani"

 

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