
Esprimiamo forti preoccupazioni per i ritardi che stanno caratterizzando l’avvio dei lavori delle scuole cittadine, e anche in merito all'assenza di soluzioni che garantiscano gli spazi necessari all'inizio del nuovo anno scolastico. Ritardi rispetto ai quali - come più volte abbiamo fatto presente - vi è una responsabilità della precedente esperienza amministrativa.
Diciamo con chiarezza che siamo davvero poco interessati a disquisizioni accademiche sul ventaglio delle soluzioni tecniche, che ovviamente lasciamo ai tecnici. Restiamo però convinti, nel caso specifico della Mameli - in considerazione del fatto che l’ordinanza di chiusura per “gravi lacune strutturali” e che il progetto per la ricostruzione sono avvenuti nel marzo 2017 (durante la gestione commissariale) - che la Commissaria e i tecnici abbiano agito nell'interesse della città.
Oggi, considerando anche l’epidemia in corso, la priorità è solo e soltanto quella di dare il prima possibile un banco a ciascun nostro studente, in condizioni di dignità e di sicurezza.
In tal senso, troviamo imbarazzanti coloro i quali giocano a fare gli amici del giaguaro “rassicurando” la città per conto terzi!
Il grido d’allarme della Prof.ssa Bozzo, le preoccupazioni delle famiglie, il desiderio di tornare sui banchi di scuola dei ragazzi meriterebbero maggiore considerazione piuttosto che essere disturbate da stupide e inutili beghe politiche.
Riteniamo non rinviabile l’istituzione di un tavolo di confronto tra Commissari, Uffici comunali e Dirigenti scolastici per concordare tempi e soluzioni.
Vi è in corso una petizione popolare su questi temi, che ha l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulla grave situazione. In poco più di ventiquattr'ore hanno firmato l’appello circa 400 cittadini!
Noi continuiamo a chiedere e ad auspicare mani tese e passi in avanti che portino ad una celere soluzione di questo problema. E siamo, ovviamente, sempre disponibili a dare il nostro contributo.
Esecutivo PD Amantea
Circolo Moro-Berlinguer
Per fortuna stamattina è andato tutto bene, anche grazie al tempestivo intervento di una pattuglia dei Carabinieri passata di lì per caso. Un'auto una Smart di colore chiaro improvvisamente mentre attraversava la galleria di Coreca che divide Amantea da Campora San Giovanni, si spegne.
La signora alla guida della autovettura, in un primo momento, ha avuto tanta paura e apprensione, non tanto per sé o per la sua autovettura, ma gli incidenti che sarebbero potuti accadere per la propria auto ferma a centro strada.
Dopo pochi minuti in senso contrario un'autovettura dei Carabinieri nota la macchina in panne e si ferma per dare assistenza e per allertare le auto di passaggio.
Una storia che si racconta positivamente ma che poteva essere di conseguenze molto gravi.
Nuovamente poniamo il problema della galleria di Coreca che rimane l'unico tratto a collegare Amantea a sud, Amantea con la propria frazione di Campora San Giovanni e viceversa, purtroppo la strada panoramica di coreca è ancora interdetta al traffico per l'imminente caduta dal muro di supporto dell'ex statale a ridosso dello scoglio di Coreca.
Rimane fondamentale per la città e per i propri collegamenti a sud che venga immediatamente ripristinata l'ex statale tirrenica inferiore che collega La Tonnara a Coreca, anche in virtù dell' intenso traffico estivo che si prevede nei prossimi mesi.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai trenta tirocinanti che l’altra mattina si sono recati in Comune per esprimere tutte le loro preoccupazioni riguardo alla mancata contrattualizzazione.
Se l’iter che li riguarda non dovesse giungere a conclusione entro le prossime settimane, infatti, il rischio è quello della revoca dei fondi.
Nel mentre in molti altri Comuni già a partire dalla prossima settimana i tirocinanti inizieranno a prestare la propria opera (come, tra l’altro, suggerito in una nota ufficiale della Regione Calabria), il Comune di Amantea si ritrova inspiegabilmente ancora in una fase di stallo. Questo arreca un grave pregiudizio ai tirocinanti - donne e uomini che percepiscono compensi irrisori a fronte dello svolgimento di un servizio prezioso - ed alle loro famiglie, in una situazione già difficile per via della pandemia in corso.
Mai come ora le politiche attive e il lavoro rappresentano quel fondamentale ammortizzatore per ripristinare dimensioni di dignità e di serenità nel nostro tessuto comunitario.
Per tale ragione chiediamo una rapida conclusione dell’iter per la contrattualizzazione dei trenta tirocinanti. Chiediamo, ancora una volta, che venga risolta la situazione degli otto addetti dello spazzamento lasciati a casa, nonché di quelle lavoratrici e di quei lavoratori a rischio precarietà che abbiamo già avuto modo di segnalare.
Direttivo PD Amantea
Circolo "Moro-Berlinguer"