
Comunione in mano e niente scambio della pace. Capienza massima prevista: 1 posto ogni 3,5 metri quadri e distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri
Da oggi si può tornare a Messa: le regole della curia ad Amantea.
Sulla base del protocollo firmato lo scorso 7 maggio dal Ministero dell’Interno e dalla Cei, da oggi potranno riprendere le celebrazioni liturgiche con la presenza dei fedeli, mantenendo alcune misure precauzionali indispensabili per contenere la diffusione del contagio da Covid-19.
All’esterno di ogni chiesa della città sarà esposto un foglio in cui, prima di tutto, verrà specificate la capienza massima prevista secondo le indicazioni di distanziamento (1 posto ogni 3,5 metri quadri) oltre agli orari seguiti per le messe, per San Bernardino 9.30 mattina e 19.00 la sera.
L'indicazione, infatti, è che ciascun parroco o frate, decida liberamente quando tornare a celebrare alla presenza dei fedeli, per ripartire in piena sicurezza dopo aver completato l’intervento di sanificazione previsto ed essere pronto a far rispettare tutte le norme stabilite dall’arcidiocesi.
In tal senso avranno un ruolo centrale anche i fedeli, ai quali viene chiesto di osservare ogni indicazione con comportamenti responsabili. Non sarà consentito accedere al luogo della celebrazione a chi accusi sintomi influenzali o respiratori, a chi abbia una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° e a chi abbia avuto contatti con persone risultate positive al SARS-CoV-2 nei giorni precedenti.
Al momento dell’ingresso in chiesa, e una volta entrati, occorrerà evitare ogni assembramento avendo cura di mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri e seguendo le indicazioni del personale di servizio di accoglienza alle porte.
All’ingresso sarà necessario igienizzare le mani con gli appositi gel disinfettanti ed indossare i dispositivi di protezione individuale (mascherine) per tutto il periodo di permanenza nella chiesa; solo al momento della Comunione sarà possibile scoprire naso e bocca.
Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte della chiesa resteranno aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate, auspicando di evitare l’incrociarsi di fedeli.
Si continuerà ad omettere lo scambio del segno della pace, mentre la distribuzione della comunione avverrà solo sulla mano dei fedeli, il fedele dovrà abbassare la mascherina solo dopo aver ricevuto sulla mano la comunione, in modo da non farlo davanti al ministro.
Per la raccolta delle offerte saranno predisposti contenitori appositi all’ingresso della chiesa e i fedeli potranno lasciare la loro offerta al momento di ingresso o di uscita.
Terminata la celebrazione, la chiesa dovrà essere igienizzata ed aerata, mentre i fedeli dovranno evitare ogni forma di assembramento fuori e dentro.
Di seguito la nota che il Direttivo del PD ha inviato in data odierna alla Commissione straordinaria del Comune di Amantea, concernente la tutela del posto di lavoro degli addetti allo spazzamento.
Spettabile Commissione straordinaria,
nel ringraziarvi per aver dato seguito alle nostre richieste concernenti la sanificazione e la disinfezione del territorio e ribadendo l'urgenza di prestare massima attenzione alla tutela del personale comunale (magari chiedendo di attingere ai DPI inviati alla Protezione Civile), teniamo a parteciparvi alcune questioni di interesse collettivo.
Nonostante sia ripartito - come nei nostri auspici - il servizio di spazzamento, dalle informazioni che raccogliamo solo quattro dei dodici operatori sono stati richiamati in servizio. Una situazione che ci preoccupa molto perché l’altro lato della medaglia è rappresentato da otto famiglie rimaste senza reddito in un momento di particolare complessità, qual è quello che stiamo vivendo.
In questo quadro, notiamo che la nostra cittadina, ad oggi, è ancora lontana da dignitosi livelli di decoro. E ciò non certamente per la qualità del lavoro svolto dai pochi operatori.
A tal riguardo, chiediamo di conoscere quanti sono gli operatori impiegati sul territorio comunale, per quante ore e con quale distribuzione territoriale?
E, se non fosse stato ancora completato il quadro delle "chiamate", nell'ottica di una giusta e necessaria salvaguardia lavorativa perché tardare ad inserire gli otto addetti rimasti senza impiego?
Se esiste un problema di soldi, si potrebbero impegnare risorse oggi assegnate ad altro. Se vi è un mezzo comunale che necessita di revisione e/o riparazione, ad esempio, invece che dare il servizio all'esterno si può pensare di ripristinarne l’uso, con un costo certamente inferiore. A titolo esemplificativo, anziché assegnare all'esterno il servizio per la manutenzione di parte dell’impianto di pubblica illuminazione cittadino (per un valore di circa 11.000 euro), si potrebbero fare svolgere tali lavori a chi nell'Ente si occupa di manutenzione della rete di illuminazione, visto che ha in organico la figura dell’elettricista.
Auspichiamo che queste nostre sollecitazioni e sensibilità troveranno le vostre attenzioni.
Direttivo PD Amantea
Circolo Moro-Berlinguer
__________________________________________
PARTITO DEMOCRATICO AMANTEA - Circolo "Moro-Berlinguer"
Mobilitazione cittadina per il progetto del lungomare cittadino.
Alcune volte è decisamente costruttivo tornare indietro con la mente, vedere quali erano i nostri pensieri e le nostre azioni cinque o dieci anni fa vedere dove si è arrivati e da dove si è partiti.
In questa nuova rubrica siamo tornati a 5 anni fa amministrazione Sabatino nasce il comitato lungomare, un bel comitato, una bella iniziativa ma durata il soffio di una balena.
Sulla regia del progetto di ristrutturazione del lungomare di Amantea si era mobilitata la cittadinanza per la questione lungomare.
Nacque così il “Comitato Lungomare”, le tue aspettative vennero deluse quando l’amministrazione comunale guidata da Monica Sabatino, in carica dal maggio 2014, decise di devolvere il finanziamento di 2,5 milioni di euro (mutuo contratto per il lungomare) verso altre opere cittadine.
A seguito della decisione dell'ente da più parti della cittadina, la società civile, le associazioni, i movimenti, dell’imprenditoria, si mobilitarono progressivamente al fine analizzare la questione lungomare e di confrontarsi circa la decisione presa dall'amministrazione comunale sulle conseguenze per il futuro del turismo e dell’economia di Amantea.
Le decisioni prese dall’amministrazione comunale Sabatino furono quindi quelle di destinare questo mutuo alla realizzazione di opere alternative al lungomare ovvero : ponte sul torrente Colongi euro 1.400.000; allargamento via Neto e via Po euro 550.000; adeguamento passerella sul torrente Catocastro euro 200.000; cavalcavia per accesso al mare a Campora S.G. euro 250.000.
L’allora Amministrazione motivò la diversa destinazione del mutuo con l’indisponibilità di gestire il progetto nell’area indicata per il lungomare Amanteano. Al contempo per la cirtadinanza ritenette comunque strategico e necessario un nuovo investimento per lungomare e tento di forzare l'Amministrazione al fine di adoperarsi presso il Demanio al fine di procedere al più presto all’acquisizione dell’area.
La decisione di variazione di destinazione dei soldi dal lungomare ad altre opere generò un crescente e variegato disagio sociale che trovò il suo ovvio compimento in una forma associativa che raccolse i vari orientamenti sull’argomento.
Giovedì 9 aprile 2015 fu così costituito il “Comitato Lungomare” con la specifica finalità di aprire un fronte di sensibilizzazione collettiva sulla importante opera programmata e disattesa e, in generale, sui conseguenti indirizzi nella gestione del territorio.
A titolo prettamente cronistico il comitato nominò come coordinatore/portavoce Antonio Perricone, ad onor del vero i promotori dell’iniziativa, sfociata poi nel comitato, ebbero un confronto aperto con l'allora amministrazione comunale, oggi il risultato di quelle scelte è quello che vediamo, alcune opere realizzate di quelle scelte dall'allora amministrazione altre non furono realizzate.
Oggi vedere il lungomare in condizioni di abbandono ed in stato di decadimento duole e vedere la stampa del progetto, del come doveva essere rattrista l'animo di ogni cittadino.