
Se giri per Amantea trovi sui muri, nei bar, la locandina Rosa ( come la maglia del giro d’Italia) a firma del maestro Giuseppe Frangione che annuncia che martedì 7 maggio transiterà per Amantea il 96 ° Giro d’Italia.
Ed è un Giuseppe Frangione “particolarmente orgoglioso di poter contribuire a rinvigorire in Calabria la passione per il ciclismo che per il maestro è lo sporto nel quale maggiormente l’uomo può mettere in luce l’essenza, la volontà, il carattere”.
Proprio per questo Frangione ha indetto con il patrocinio dell’Amministrazione comunale il traguardo volante “2° memorial otto ciclisti lametini”
Dichiara il maestro Frangione: “ La mia iniziativa è nata con uno spirito ben preciso: propagandare attraverso lo sport del pedale, il turismo in una regione dove questa attività lascia a desiderare”.
E di seguito insiste dichiarando che “ Devo anche combattere più di una volta contro l’indifferenza, l’apatia, il distacco di alcuni amministratori regionali che non vogliono comprendere l’importanza della presenza del Giro d’Italia nella nostra regione e schivano l’invito manifestando una insensibilità deplorevole, spesso assai lontano di questa realtà calabrese”
Una insensibilità che non comprende il consiglio comunale di Amantea che ha voluto premiare il maestro Frangione , maestro di sport e esperto in alimentazione macrobiotica, con una targa concessa- riporta l’epigrafe-: “ In segno di gratitudine per l’attività ch svolge volontariamente al servizio del bene dei cittadini tutti”.
Appuntamento, allora, martedì 7 maggio sulla Statale 18 in occasione del 96° Giro d’Italia ed in particolare nei pressi del traguardo volante che sarà presieduto come sempre dal maestro dello sport Giuseppe Frangione.
Siamo a fine aprile 2013, sono le 7,30. Fuori il sole riempie l’aria di colore mentre il profumo di zagara si spande per ogni dove.
No! Mi rifiuto di accendere la televisione che presenta ogni giorni i drammi di una società che non sa vivere più serenamente cogliendo della vita il buono ed il cattivo, il dolce ed il salato.
Mi lavo, mi pettino alla meglio, inforco la bicicletta e comincio a girare per il paese.
Sul lungomare qualche pescatore è appena sbarcato. Il pescato della notte è in alcune cassette e le seppie in alcuni bidoni che raccolgono il nero. Intorno gli Amanteani veraci che vogliono solo il pesce locale.
Il lido Azzurro è aperto e si sente il profumo dei primi caffè
I ristorantini sono in fermento. Si preparano i tavoli ed in cucina nascono i primi odori
I negozi delle principali vie commerciali cominciano piano , piano da aprire e le commesse lavano le grandi vetrine.
Poca, pochissima la gente nei negozi salvo le macellerie dove si comprano le salcicce appena preparate da fare con le patate o lo spezzatino od il ragù da fare con i pelati preparati l’estate scorsa. Poi un salto al mercato dei contadini ricco di verdura , a cominciare dalle cipolle dolci, dall’erba di campo, e da prodotti a km zero , quello che da 45 anni il mercato offre ai suoi utenti. Di tutto. Perfino la camomilla da campo, senza alcun trattamento, i pani di farina di castagne, i mandarini succosi di marzo con le foglie verdissime. E poi fave e piselli teneri e dolcissimi, colti appena ieri pomeriggio .( nella foto un italo americano che compra verdura)
Poi un salto nel mercato su area pubblica, uno dei più antichi della Calabria, dove si compra al sole, od al vento ( non certo oggi!) senza le formalità dei negozi a posto fisso, in un rapporto aperto e arabeggiante, tra il sorriso del commerciante e la perplessità della compratrice.
E se alzi gli occhi in alto il centro storico con le sue viuzze strette ed i suoi incomprensibili e scivolosi ciottoli, la trecentesca chiesa di san Francesco in buona parte portata alla luce, la torre normanno-angioina che cade a pezzi senza che alcuno si preoccupi, i ruderi del castello che ospitava spesso la regina Giovanna D’Angiò e che incombe sulla parte vecchia del paese dove, prima o poi, cadranno quel che resta delle sue antiche vestigia. Un mondo di silenzi e di ombre che da centinaia , quasi migliaia di anni, si sveglia ogni giorno, pronto ad essere visitato da chi vuole fare un tuffo nella natura, nella storia, nell’arte e nello splendido paesaggio che si gode dalla rocca del castello. E scendere poi a fare acquisti a cavallo di un buon pranzo ristoratore.
Una Amantea che val bene di essere goduta anche dai non amanteani, che forse la apprezzano di più.
Si sono svolte regolarmente le prove per l’assunzione di 6 vigili urbani del comune di Amantea.
Come diffuso dalla stampa locale i candidati erano ben 566.
Invece, stando alle notizie ufficiose pervenute dai candidati alle prove concorsuali, già sin dalla prima prova i presenti sono stati quasi un quarto.
Una auto falcidia se si pensa che i presenti non erano più di 140/150; in sostanza hanno partecipato solo un candidato ogni 4 iscritti
Difficile sapere le ragioni.
Nel popolino si ritiene che non ci fosse molta preparazione nei concorrenti, considerando,poi, che nella seconda prova i presenti erano ancora meno. Circa 120
Abbastanza facili secondo i candidati stessi le prove.
Si racconta anche di qualche all’allontanamento di candidati trovati a copiare o con materiale non autorizzato
A breve, dopo la correzione degli elaborati scritti, l’elenco degli ammessi