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Carissimi,

nei giorni scorsi ho sentito le voci di alcuni giovani che lavoravano nei pressi della mia chiesetta in Catocastro. Voci attese, in verità, da tempo. Al punto che mi ero permesso di sollecitarle, esse significando che si stava per fare quanto dovuto per mettere in sicurezza il costone sottostante la chiesetta dei catocastresi e dei camolesi, ed in uno anche la chiesetta rupestre alla quale, è noto a tutti, io sono molto affezionato, sin da quando essa nacque per voler di uomini in condizioni di pericolo.

Una chiesetta votiva che ha raccolto, nei secoli, fede ed amore per “l’uomo Giuseppe” nel quale si sono visti, si vedono, e spero si vedranno, tutti coloro che sono lavoratori.

Voci calabresi che si alternavano mentre stendevano sul costone quei lunghi teli o quei cavi di contenimento, legati alle lunghe corde che evitavano si facessero male..

Bravi ragazzi che fanno un lavoro improbo, difficile; abili ed esperti rocciatori della Calabria Rocce S.a.s., un’azienda che “esegue interventi di alta specializzazione, in Calabria e su tutto il territorio nazionale, di messa in sicurezza di costoni rocciosi e similari.

Ragazzi che sono ormai di casa in questa “nostra” Amantea.

Poi improvvisamente a metà del lavoro( forse nemmeno metà) questi bravi giovani sono andati via, lasciando il lavoro incompleto.

Li ho visti vicino alla Rocca di Catocastro a stendere anche lì una rete per evitare che pietre, piccole o grandi , cadano dalla sottostante roccia sulla quale è stata realizzata la antica rocca.

E poi, mi dicono, che li hanno visto sulla rocca del castello per difendere le case sottostanti. E sulla strada Nova per difendere la strada statale e perfino dietro la Chiesa del Carmine per difendere la strada che porta al centro storico cittadino.

Ed è proprio per questo che intendo ringraziarvi, per aver trovato tra tanti importantissimi lavori per la tutela della gente e delle strade, un piccolo spazio anche per la mia chiesetta ed il costone della collina di Catocastro.

In questo defatigante lavoro sono certo che avrete tenuto conto dei rischi del costone e della chiesa e che a breve garantirete la riapertura della antica statale per Acquicella che serviva, prima di questi eventi, per celebrare la processione dei miei fedeli fino alla località vicina.

Sapete la gente del posto invocandomi ,mi racconta i fatti di Amantea. In questi giorni mi sta parlando della Statale 18 della Principessa e del rischio di isolamento che si correrebbe se il mare continuasse ad aggredire il rilevato. Un pericolo il mare!

Pericoli che vengono da tutte le parti per risolvere i quali occorrono soldi che nemmeno ci sono.

Ed è proprio questo che mi preoccupa.

Saranno mai completati i lavori di messa in sicurezza del costone sottostante e sovrastante la mia chiesetta?

Sarà mai riaperta la antica Statale 18 di Acquicella?

Ho sentito ( forse sono stato indiscreto) che mi è stato assegnato solo quel poco che è rimasto dell’importante finanziamento che era stato assegnato al comune quando c’erano i commissari antimafia e che con poco si fa poco. Ed infatti

Ora resta Vs cura trovare nuovi soldi per completare i lavori. Sperando sempre che non vengano, poi, utilizzati altrove.

Comunque, grazie!

                                                                       San Giuseppe da Catocastro

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Riceviamo e pubblichiamo il testo delle interrogazione a risposta scritta inviata dal consigliere comunale di minoranza( Noi Liberi) del PD:

Lo scrivente Antonio Rubino, interroga la SV per avere contezza della situazione dei servizi RSU ed in particolare chiede di conoscere:

  1. a)La tempistica e le modalità attuative delle prove di selezione del personale per la informazione sulla raccolta Porta a Porta dei rifiuti;
  2. b)Il debito per mese verso il commissario per l’emergenza ambientale, la eventuale presenza o meno nei relativi bilanci previsionali di ogni singolo anno e le ragioni del mancato pagamento;
  3. c)Eventuali altri debiti per mese del servizio RSU
  4. d)Quando sarà attivata l’isola ecologica e le relative modalità di gestione

Distintamente Amantea 11.4.2013 Noi Liberi Il Consigliere Comunale Antonio Rubino”

Abbiamo sentito in via breve il consigliere il quale ci ha riferito quanto segue: “ Amantea vive gravi momenti di sofferenza . L’edilizia è ferma, il commercio è fermo, anche le grandi imprese locali mettono in cassa integrazione i propri operai se non addirittura li licenziano, la pesca è vietata anche per le piccole imbarcazioni da una legislazione europea incapace di capire perfino l’autoconsumo. Ci resta il turismo per il quale l’amministrazione fa poco o nulla. Un turismo che muore ancora prima di sbocciare se il mare è sporco, le spiagge abbandonate a se stesse ed il piano spiaggia non operativo. Ma se la città ( e la regione!) non è perfettamente pulita e manutenzionata ( verde, taglio dell’erba , riparazione delle buche, eccetera). Sotto questo aspetto si impone da parte dell’AC la massima attenzione al servizio RSUI. Da qui la nostra interrogazione per capire meglio questa situazione che ci sembra gravissima e per sapere cosa intende fare la Giunta Tonnara”

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Parliamo di quella Amantea che nel 1991 vantava 11.913 abitanti e che nel decennio dal 1991 al 2011 ebbe una crescita di ben 1355 abitanti ( una delle più alte crescite in Calabria) passando a ben 13268 cittadini.

Quella Amantea che poi nel decennio successivo non ebbe un’altra similare performance, affatto; contenne la crescita a sole passando a 13754 abitanti, con un aumento di “soli” 486 cittadini.

Comunque sia una crescita, pensando che la Calabria è passata dai 2.011.466 abitanti del 2001 a 1.954.810 del 2011, con una flessione di 56656 unità.

Certo “ beati monocoli in terra caecorum” dice il vecchio proverbio latino.

Ma è anche vero che Amantea è passata da meno di 100 stranieri residenti ( nel 2004 erano 110) agli attuali 393 e cioè che dal 2001 al 2011 ci sono più di 300 residenti in più.

E purtroppo questo significa che gli italiani residenti ad Amantea sono cresciti nel decennio soltanto di 186 unità. Cioè 18 abitanti all’anno . Meno della differenza tra nati e morti.

E questo significa una sola cosa. Che è ripresa la emigrazione verso altri comuni ed altre nazioni.

Ma vediamo i dati del censimento.

I residenti europei sono 283 di cui 75 uomini e 208 donne ( parliamo di badanti).

La maggiore presenza è di Rumeni , ben 159 di cui 59 maschi e 100 donne

I residente asiatici sono 45 di cui 23 uomini e 22 donne

La maggiore presenza è di Cinesi : 39 di cui 18 uomini e 21 donne

I residenti africani sono 43 di cui 25 uomini e 18 donne

La maggiore presenza è di marocchini : 41 di cui 23 uomini e 18 donne

I residente americani sono 22 di cui 6 uomini e 16 donne

Le maggiori presenze sono. Brasiliani ( 5), Argentini( 5),venezuelani (4)

Segue il dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti divisi per continente di appartenenza ed ordinato per numero di residenti.

EUROPA

Area

Maschi

Femmine

Totale

%

Romania

Unione Europea

59

100

159

40,46%

Ucraina

Europa centro orientale

1

41

42

10,69%

Bulgaria

Unione Europea

4

30

34

8,65%

Polonia

Unione Europea

2

7

9

2,29%

Francia

Unione Europea

2

4

6

1,53%

Regno Unito

Unione Europea

2

2

4

1,02%

Germania

Unione Europea

1

3

4

1,02%

Bielorussia

Europa centro orientale

0

3

3

0,76%

Albania

Europa centro orientale

1

2

3

0,76%

Belgio

Unione Europea

1

2

3

0,76%

Federazione Russa

Europa centro orientale

0

3

3

0,76%

Repubblica di Serbia

Europa centro orientale

0

2

2

0,51%

Repubblica Ceca

Unione Europea

0

2

2

0,51%

Repubblica Moldova

Europa centro orientale

0

2

2

0,51%

Austria

Unione Europea

0

1

1

0,25%

Paesi Bassi

Unione Europea

1

0

1

0,25%

Portogallo

Unione Europea

0

1

1

0,25%

Spagna

Unione Europea

1

0

1

0,25%

Slovacchia

Unione Europea

0

1

1

0,25%

Slovenia

Unione Europea

0

1

1

0,25%

Croazia

Europa centro orientale

0

1

1

0,25%

Totale Europa

75

208

283

72,01%

 

ASIA

Area

Maschi

Femmine

Totale

%

Repubblica Popolare   Cinese

Asia orientale

18

21

39

9,92%

India

Asia centro meridionale

3

0

3

0,76%

Filippine

Asia orientale

1

1

2

0,51%

Bangladesh

Asia centro meridionale

1

0

1

0,25%

Totale Asia

23

22

45

11,45%

 

AFRICA

Area

Maschi

Femmine

Totale

%

Marocco

Africa settentrionale

23

18

41

10,43%

Tanzania

Africa orientale

1

0

1

0,25%

Algeria

Africa settentrionale

1

0

1

0,25%

Totale Africa

25

18

43

10,94%

 

AMERICA

Area

Maschi

Femmine

Totale

%

Brasile

America centro meridionale

0

5

5

1,27%

Argentina

America centro meridionale

2

3

5

1,27%

Venezuela

America centro meridionale

2

2

4

1,02%

Stati Uniti d'America

America settentrionale

1

1

2

0,51%

Colombia

America centro meridionale

1

1

2

0,51%

Canada

America settentrionale

0

2

2

0,51%

Repubblica Dominicana

America centro meridionale

0

1

1

0,25%

Cuba

America centro meridionale

0

1

1

0,25%

Totale America

6

16

22

5,60%

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