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Parliamo di quella Amantea che nel 1991 vantava 11.913 abitanti e che nel decennio dal 1991 al 2011 ebbe una crescita di ben 1355 abitanti ( una delle più alte crescite in Calabria) passando a ben 13268 cittadini.

Quella Amantea che poi nel decennio successivo non ebbe un’altra similare performance, affatto; contenne la crescita a sole passando a 13754 abitanti, con un aumento di “soli” 486 cittadini.

Comunque sia una crescita, pensando che la Calabria è passata dai 2.011.466 abitanti del 2001 a 1.954.810 del 2011, con una flessione di 56656 unità.

Certo “ beati monocoli in terra caecorum” dice il vecchio proverbio latino.

Ma è anche vero che Amantea è passata da meno di 100 stranieri residenti ( nel 2004 erano 110) agli attuali 393 e cioè che dal 2001 al 2011 ci sono più di 300 residenti in più.

E purtroppo questo significa che gli italiani residenti ad Amantea sono cresciti nel decennio soltanto di 186 unità. Cioè 18 abitanti all’anno . Meno della differenza tra nati e morti.

E questo significa una sola cosa. Che è ripresa la emigrazione verso altri comuni ed altre nazioni.

Ma vediamo i dati del censimento.

I residenti europei sono 283 di cui 75 uomini e 208 donne ( parliamo di badanti).

La maggiore presenza è di Rumeni , ben 159 di cui 59 maschi e 100 donne

I residente asiatici sono 45 di cui 23 uomini e 22 donne

La maggiore presenza è di Cinesi : 39 di cui 18 uomini e 21 donne

I residenti africani sono 43 di cui 25 uomini e 18 donne

La maggiore presenza è di marocchini : 41 di cui 23 uomini e 18 donne

I residente americani sono 22 di cui 6 uomini e 16 donne

Le maggiori presenze sono. Brasiliani ( 5), Argentini( 5),venezuelani (4)

Segue il dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti divisi per continente di appartenenza ed ordinato per numero di residenti.

EUROPA

Area

Maschi

Femmine

Totale

%

Romania

Unione Europea

59

100

159

40,46%

Ucraina

Europa centro orientale

1

41

42

10,69%

Bulgaria

Unione Europea

4

30

34

8,65%

Polonia

Unione Europea

2

7

9

2,29%

Francia

Unione Europea

2

4

6

1,53%

Regno Unito

Unione Europea

2

2

4

1,02%

Germania

Unione Europea

1

3

4

1,02%

Bielorussia

Europa centro orientale

0

3

3

0,76%

Albania

Europa centro orientale

1

2

3

0,76%

Belgio

Unione Europea

1

2

3

0,76%

Federazione Russa

Europa centro orientale

0

3

3

0,76%

Repubblica di Serbia

Europa centro orientale

0

2

2

0,51%

Repubblica Ceca

Unione Europea

0

2

2

0,51%

Repubblica Moldova

Europa centro orientale

0

2

2

0,51%

Austria

Unione Europea

0

1

1

0,25%

Paesi Bassi

Unione Europea

1

0

1

0,25%

Portogallo

Unione Europea

0

1

1

0,25%

Spagna

Unione Europea

1

0

1

0,25%

Slovacchia

Unione Europea

0

1

1

0,25%

Slovenia

Unione Europea

0

1

1

0,25%

Croazia

Europa centro orientale

0

1

1

0,25%

Totale Europa

75

208

283

72,01%

 

ASIA

Area

Maschi

Femmine

Totale

%

Repubblica Popolare   Cinese

Asia orientale

18

21

39

9,92%

India

Asia centro meridionale

3

0

3

0,76%

Filippine

Asia orientale

1

1

2

0,51%

Bangladesh

Asia centro meridionale

1

0

1

0,25%

Totale Asia

23

22

45

11,45%

 

AFRICA

Area

Maschi

Femmine

Totale

%

Marocco

Africa settentrionale

23

18

41

10,43%

Tanzania

Africa orientale

1

0

1

0,25%

Algeria

Africa settentrionale

1

0

1

0,25%

Totale Africa

25

18

43

10,94%

 

AMERICA

Area

Maschi

Femmine

Totale

%

Brasile

America centro meridionale

0

5

5

1,27%

Argentina

America centro meridionale

2

3

5

1,27%

Venezuela

America centro meridionale

2

2

4

1,02%

Stati Uniti d'America

America settentrionale

1

1

2

0,51%

Colombia

America centro meridionale

1

1

2

0,51%

Canada

America settentrionale

0

2

2

0,51%

Repubblica Dominicana

America centro meridionale

0

1

1

0,25%

Cuba

America centro meridionale

0

1

1

0,25%

Totale America

6

16

22

5,60%

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Un miracolo è sempre un miracolo. Chiunque lo faccia, comunque lo faccia, dovunque lo faccia. Ed è ancora più grande se questo miracolo è invocato ed atteso.

Come chiamarlo se non un miracolo quello di questi giorni di S Pasqua nella cui occasione è stata riaperta dopo anni di silenziosa chiusura la chiesetta rupestre di san Giuseppe, la chiesetta dei Catocastresi ed un tempo dei Camolesi che avevano questa unica via rupestre per giungere a piedi o col l’asino alla città? Come non ritenere un miracolo il fatto che la chiesetta sia stata riaperta in occasione dei riti pasquali e sia diventata una delle chiese della cerimonia del giovedì sera?

Ma come è successo? A Cosa è dovuto? Sicuramente a quel “lenzuolo” che è stato steso sul

versante in frana immediatamente a nord della chiesetta medesima.

Niente altro, infatti, è stato fatto per ridare sicurezza alla chiesetta ed alla zona se non la apposizione di questo “lenzuolo” sorretto da corde acciaiose legate a pioli di ferro infissi nel terreno.

Con il tempo, come sta avvenendo nel costone dietro la Chiesa del Carmine, crescerà l’erba e poi le piante autoctone della flora mediterranea che si ritiene permettano lo scorrimento dell’acqua piovana e la stabilizzazione del costone.

Insomma un vero e proprio miracolo della tecnica od ingegneria che dir si voglia!?.

Ma noi preferiamo ascriverlo a san Giuseppe che certamente avrà suggerito ai tecnici come fare per aprire di nuovo la chiesetta che tanto sta a cuore a noi amanteani.

Peccato, se vero questo miracolo, che ci sia voluto tanto tempo e che si sia preferito altro a questo intervento.

A San Giuseppe il compito di integrare il miracolo della tecnica con la sua potente fede per evitare ulteriori crolli del versante ed il pregiudizio della sua e nostra chiesetta.

E visto che c’è , non è male se dà un occhio anche al costone dietro la chiesa del Carmine.

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PERVIENE OGGI 29 MARZO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA CONDIVISO GUARDIA COSTIERA WWF

“AD AMANTEA L’ULTIMO DEI QUATTRO RINVENIMENTI DI TARTARUGHE MORTE IN DUE GIORNI ACCERTATE SUL TIRRENO COSENTINO

E’ PERVENUTA QUESTA MATTINA ALLA SALA OPERATIVA DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO VALENTIA MARINA LA SEGNALAZIONE FATTA DAL RESPONSABILE DEL WWF DI BELMONTE CALABRO, RELATIVAMENTE AL RINVENIMENTO DI UNA TARTARUGA SUL LITORALE DI AMANTEA E PIU’ PRECISAMENTE SULLA SPIAGGIA ANTISTANTE IL LUNGOMARE TIRRENO DELLA FRAZIONE DI CAMPORA SAN GIOVANNI.

IL SERVIZIO OPERATIVO DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO DISPONEVA L’INTERVENTO DEI MILITARI DELLA DELEGAZIONE DI SPIAGGIA DI AMANTEA, CHE POCO DOPO GIUNGEVANO SUL POSTO, OVE SI RENDEVANO CONTO DEL DECESSO DEL GIOVANE ESEMPLARE DI TARTARUGA SPECIE CARETTA CARETTA.

SUL LUOGO DEL RITROVAMENTO ANCHE IL SEGNALANTE DOTT. FALSETTI DEL WWF, CHE PROCEDEVA AL RICONOSCIMENTO DELLA SPECIE E ALLE MISURAZIONI DI RITO – PESO DI CIRCA 35 KM LUNGHEZZA 60 CM. IL COMANDANTE DELLA GUARDIA COSTIERA DI AMANTEA, RICHIEDEVA L’INTERVENTO SUL POSTO DEL VETERINARIO DI TURNO DELL’ASP DI COSENZA AREA C, CHE NE VERIFICAVA IL DECESSO DOVUTO AD UN AMO DA PALANGARO E NE DISPONEVA L’AVVIO ALLO SMALTIMENTO, QUEST’ULTIMO ESEGUITO DAL COMUNE DI AMANTEA NEL PRIMO POMERIGGIO DI OGGI.

IL RITROVAMENTO E’ STATO SEGNALATO ANCHE AL RESPONSABILE DEL WWF REGIONALE DOTT. PAOLILLO, IL QUALE HA EVIDENZIATO CHE NEGLI ULTIMI DUE GIORNI SONO STATE RINVENUTE ALTRE TRE TARTARUGHE MORTE SUI LITORALI DI BELVEDERE MARITTIMO, CETRARO E PAOLA, TUTTI SEGNALATI DAI COMANDI TERRITORIALI DELLE LOCALI GUARDIA COSTIERA INTERVENUTI. ANCHE PER L’ESEMPLARE RINVENUTO A CETRARO, LA CAUSA DI DECESSO E’ STATA UN AMO, MENTRE SONO IN FASE DI ACCERTAMENTO LE CAUSE DEL DECESSO DEGLI ALTRI DUE CASI.

IL DOTT. PAOLILLO CI TIENE AD EVIDENZIARE CHE LE TARTARUGHE SONO UNA SPECIE PROTETTA E IL RINVENIMENTO DI ESEMPLARI IN DIFFICOLTA’, DEVE ESSERE IMMEDIATAMENTE COMUNICATO ALLA GUARDIA COSTIERA, CHE NE COORDINA L’ASSISTENZA IMMEDIATA. POSSONO VERIFICARSI, INFATTI, -SPIEGA IL DOTT. PAOLILLO - CATTURE ACCIDENTALI DA PARTE DI PESCATORI PROFESSIONISTI O DIPORTISTI, CHE NON DEVONO AVER TIMORE DI RICHIEDERE L’INTERVENTO DELLA GUARDIA COSTIERA, CHE SI ATTIVA PER LE ASSISTENZE E I TRASFERIMENTI, TRAMITE IL WWF, PRESSO IL CENTRO DI RECUPERO E SOCCORSO “A.M.P.” DI CAPO RIZZUTO. POTREBBE CAPITARE CHE LA TARTARUGA RECUPERATA NELLA BATTUTA DI PESCA POSSA ESSERE SALPATA A BORDO E IL TAGLIARE LA LENZA E RIGETTARE L’ESEMPLARE IN MARE NON POTREBBE ESSERE SUFFICIENTE A SALVARE LA TARTARUGA CHE POTREBBE AVERE INGOIATO L’AMO.

 

ANCHE IL CAPO DEL COMPARTIMENTO MARITTIMO DI VIBO VALENTIA MARINA C.F. (CP) Paolo MARZIO, EVIDENZIA L’IMPORTANZA DI CONTATTARE TRAMITE IL NUMERO GRATUITO 1530 LA GUARDIA COSTIERA COMPETENTE PER TERRITORIO, CHE SI ATTIVEREBBE IMMEDIATAMENTE PER LA SALVAGUARDIA DELL’ESEMPLARE IN DIFFICOLTA’.

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