
Nella mattinata di sabato 18 febbraio - alla presenza del Segretario provinciale Luigi Guglielmelli e di un centinaio tra iscritti, cittadini, rappresentanti dei sindacati e delle associazioni, dirigenti politici provinciali e del Comprensorio, Sindaci e amministratori locali - è stata inaugurata la nuova sede del Partito Democratico di Amantea nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele.
«La Sezione – ha dichiarato il Segretario cittadino Enzo Giacco – non rappresenta solo un luogo fisico, ma deve essere la sede del confronto, della discussione, dell’analisi dei problemi, dell’elaborazione politica. Ed è per questo che è aperta non soltanto ai nostri iscritti, ma a tutti coloro i quali si sentono in sintonia con i nostri ideali e vogliono dare un contributo per risolvere i problemi presenti in città». «L’apertura della sede di un Circolo – ha ribadito il Segretario provinciale Luigi Guglielmelli – è sempre un fatto importante. E’ qui che la politica deve nutrirsi delle migliori intenzioni ed offrire proposte politiche in grado di migliorare la vita delle persone. L’inaugurazione della sede di un Circolo è la migliore risposta anche rispetto alle polemiche che hanno riguardato il Partito nazionale negli ultimi giorni».
In merito alle prossime elezioni comunali, l’occasione è stata utile per ribadire la volontà del PD di stimolare la nascita di una costituente pubblica, aperta ai contributi provenienti dalla società civile, dal mondo dell’associazionismo laico e cattolico, dalle realtà sindacali, dalle tante competenze presenti in città e dall’entusiasmo contagioso dei giovani. Un percorso partecipato e trasparente, capace di coinvolgere tutte le forze sane presenti in città, costruito con responsabilità, coraggio e altruismo, e in grado di elaborare una proposta politica col compito di porre rimedio alle infinite difficoltà che vive oggi Amantea.
Proprio rispetto a ciò, è stata palesata – ancora una volta – la necessità di un’operazione verità sui conti dell’Ente, più volte annunciata dalla dimissionata amministrazione Sabatino, ma mai sinora realizzata. La città deve sapere. Ed è proprio per tale ragione che il Partito Democratico di Amantea nei prossimi giorni chiederà alla nuova Commissaria di fare il punto sulla reale situazione economico-finanziaria del Comune.
Amantea 18 febbraio 2017
PD AMANTEA
Due venditori ambulanti di 55 anni sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri di Amantea in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per truffa aggravata, ricettazione aggravata e sostituzione di persona aggravata.
Avrebbero acquistato migliaia di bombolette di stelle filanti ma una volta ricevuta la merce hanno pagato con un assegno rubato.
I carabinieri hanno anche sequestrato altri assegni rubati e circa 3600 bombolette di stelle filanti.
Le indagini dei carabinieri di Amantea e della Compagnia di Paola coordinate dal pm di Paola Anna Chiara Fasano, sono partite il 31 gennaio scorso ad Amantea, dopo che una ditta ha ricevuto un'ordinazione per migliaia di bombolette di stelle filanti scoprendo poi che il pagamento era avvenuto con un assegno rubato.
I carabinieri hanno ritrovato il materiale il giorno stesso e poi sono risaliti ai due che si sarebbero resi autori di altri episodi vendendo poi la merce ottenuta.
Il giro di truffe finora scoperto ammonta a circa 30.000 euro.
Era ancora spaventata la donna amanteana che ci ha chiamati per raccontare quanto le è successo.
Ci ha riferito che stava percorrendo la ciclopedonale recentemente realizzata quando un giovane migrante ha cominciato a seguirla.
E di seguito le ha chiesto il numero di telefono. Insistentemente.
Era sola e si è spaventata.
Allora ha telefonato al marito, un po’ per tranquillizzarsi ( anche senza raccontare quanto le stava succedendo), un po’ per apparire indifferente, ma soprattutto per far capire al giovane profugo che era meglio non insistesse nella direzione dell’aggancio.
Perché, lei, questo, ha compreso, che il giovane africano ci stava provando.
Poi per fortuna la donna ha visto lontano un giovane amanteano che si avvicinava
Era l’ancora di salvezza che cercava.
La soluzione ai suoi problemi, la risposta ai suoi timori.
E’ stata costretta a fermarlo, a raccontarle i suoi timori e ad accompagnarsi a lui.
Ma è giunta a casa scossa ed impaurita
Eppure si tratta di una donna coraggiosa e forte.
Quando ci ha telefonato era ancora scossa.
E pensava che la stessa cosa potrebbe succedere a qualunque donna amanteana che si trovasse a passeggiare nella ciclopedonale, magari anche ad una ragazza.
“Non ci vado più” aggiunse.
Le ho ricordato che la ciclopedonale è assistita da diverse telecamere.
“Lo so” è stata la risposta, “ma le telecamere non fermano certo questi comportamenti”
“Cosa fare allora secondo te” le chiesi
“ Controlli, controlli. Quella strada , proprio, perché lontana dal centro abitato deve essere più controllata delle altre. Questo vorrei che voi di Tirrenonews suggeriste. Le mie forse sono paure eccessive, anche se leggiamo e sentiamo di cose brutte in giro per l’Italia, ma vorrei che suggeriste a chi di dovere queste “nuove”attenzioni”
“Lo faremo –concludo- e suggeriremo al comune ed alla Prefettura, quest’ultima sempre più lontana dai territori e meccanicizzata nei suoi comportamenti, di provare ad educare i profughi ai comportamenti da tenere nella loro nuova patria!”
Poi chi ha altre idee le esponga.