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fumata66Quarta votazione per eleggere il Presidente della Repubblica. Come previsto ancora fumata nera. Ma con due grandi novità I partiti e i vari cespugli del centro destra  si sono astenuti e i peones, quei parlamentari che non contano nulla ma che servono per fare numero quando nel Parlamento si vota per la fiducia e per qualche disegno di legge, hanno fatto sentire la loro voce. E’ stata una voce che si è sentita forte e chiara non solo alla Camera dove si è votato ma anche nelle stanze dei vari segretari politici e anche a Palazzo Chigi. Non hanno depositato nell’urna scheda bianca come indicato e imposto dai loro leader ma hanno votato Mattarella. E i voti di Mattarella crescono ancora e incassa la bellezza di 166 voti. Sono tanti. Ciò vuol dire che sono ancora in tanti che continuano a sperare nel Bis, malgrado l’interessato abbia detto più volte che non intende restare più al Quirinale. Non è più disponibile, è inutile votarlo. Ha già trovato casa e ha fatto già gli scatoloni. Sette anni al Quirinale sono davvero troppi. Troppi grattacapi e troppi impegni. Arrivati ad una certa età anche gli uomini politici hanno bisogno di un po’ di riposo. Scartato Mattarella tutti ora vanno alla ricerca di una persona di alto profilo, di una persona super partes, di una persona con un profilo esemplare, senza macchie e senza tessere di partito, ma ancora non l’hanno trovata. Ci vorrebbe la lanterna di Diogene, forse quella potrebbe aiutarli. Chissà!  A Letta non è andato bene Berlusconi, era divisivo. E’ stato scartato. Non sono andati bene la Moratti, Pera e Nordio, sono stati scartati. Non vuole un Presidente scelto dal centro destra questo è il vero problema. Vuole un candidato scelto dal centro sinistra e Salvini, Meloni e Taiani dovranno accettarlo. Forse gli starebbe bene Casini, l’ex Presidente della Camera, parlamentare di lungo corso che ha fatto nella sua lunga vita da parlamentare diversi saltimbanchi ma per Salvini è un candidato della sinistra ed è stato eletto con il Partito Democratico. Quindi non è il candidato adatto. Ma a frenare sono pure quelli di Fratelli d’Italia e quelli del Movimento 5 Stelle. Ma se non si metteranno d’accordo, se non si metteranno da parte le competizioni, le ambizioni, le divisioni, gli odi ed i rancori, non si eleggerà mai un Presidente della Repubblica  che sia davvero condiviso. Ma se davvero Letta, Meloni, Taiani, Salvini, Conte vorranno eleggere  anche domani  alla quinta votazione il Presidente, dovranno mettersi d’accordo con i peones, con quei soldati semplici che dopo aver trascorso quattro lunghi anni a ingoiare rospi e a votare, non secondo coscienza, ma secondo le indicazioni dei loro segretari di partito, oggi, nel segreto della tenda costruita al centro della Camera dei Deputati, hanno trovato spazio, forza e coraggio anche per delle scelte e rivincite personali

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corigliano sequestroSi comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

COSENZA 26 Gennaio 2022–Due cacciatori, uno di Cassano Allo Ionio e uno di Villapiana, sono stati denunciati dai Carabinieri Forestale di Corigliano per violazioni alla normativa sulla caccia. Il primo cacciatore è stato fermato in località “Mezzano” nel Comune di Villapiana mentre esercitava l’attività venatoria all’interno di un uliveto. Dal controllo è emerso che l’uomo aveva da poco abbattuto una Tortora dal Collare, specie questa protetta ai sensi della convenzione di Berna, che non la include tra le cacciabili proprio per garantirne la conservazione. Altra attività è stata estesa nel comune di Cassano Jonio in località “Caccianova” dove i militari hanno controllato diversi cacciatori di origine toscana accompagnati per l’occasione da una persona del luogo. Proprio quest’ultimo è stato deferito per aver abbattuto esemplari di Merlo, avifauna non cacciabilein tale periodo. I militari di Corigliano, sono stati per l’occasione collaborati per tale attività dagli specialisti del SOARDA, Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali che in questo periodo ha esteso i suoi controlli anche nella provincia di Reggio Calabria. Oltre alla denuncia, sono stati posti sotto sequestro le munizioni e le armi utilizzate per l’attività venatoria dei due cacciatori. Tale area, come spesso accade, è soggetta al turismo venatorioed è particolarmente attenzionata dall’Arma Forestale in prima linea nel contrasto d’illeciti in materia di caccia.

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fumata-nera-nulla1Vorrei parlarvi oggi di cose di politica, di cose di politica seria su cui riflettere. Alcuni politologi hanno scritto che questa volta il Vaticano non si sta spendendo per fare eleggere al Quirinale un candidato amico. E sarebbe la prima volta. Ma forse no. Questo atteggiamento del Vaticano sembra sia incominciato da quando sul trono di Pietro hanno incominciato a sedere pontefici stranieri. E poi non c’è più la Democrazia Cristiana col famoso simbolo dello Scudo Crociato e la scritta Libertas che per oltre 50 anni è stato il partito privilegiato perché di ispirazione cattolica.

Oggi c’è stata la seconda votazione, in gergo parlamentare la seconda chiama. Fumata nera come previsto. I due schieramenti maggioritari in parlamento non hanno ancora deciso a chi dare il voto. Non hanno trovato nessuno accordo. Hanno votato scheda bianca. Se l’Italia fosse davvero un paese normale il candidato autorevole alla Presidenza della Repubblica lo avrebbero trovato sin dalla prima votazione. Sono due anni che se ne parla. Il centro destra propone Berlusconi e il centro sinistra dice No. Il centro sinistra dice Mattarella e il centro destra dice No. Ma chi dovrà essere il sostituto di Mattarella? Come dovrà essere? Un uomo? Una donna? Alto? Basso? Sposato? Single? Nordista? Sudista? Con competenze? Quali? Ma come dovrebbe essere l’inquilino del Quirinale c’è scritto nella nostra Costituzione. Il guaio è che ogni schieramento vorrebbe un Presidente che sia di parte. Per molti il nome c’è già ed è Mario Draghi, il nonno al servizio delle istituzioni per far ripartire l’Italia e spendere i fondi provenienti dall’Europa. Lui si è già candidato col discorso che fece alla nazione. Per altri Draghi deve rimanere a Palazzo Chigi altrimenti la Legislatura finirebbe in malo modo con una lunga crisi di Governo e la maggior parte dei parlamentari resterebbe senza lavoro perché si andrebbe diritto ad elezioni anticipate e un terzo degli odierni parlamentari non verrebbero più eletti. Questo lo sanno, e come lo sanno. Ecco perché i peones nel segreto delle urne fanno la voce grossa e durante le votazioni ne vedremo delle belle: schede bianche, schede nulle, schede con nomi fantasma, etc.

In Ucraina spira un vento gelato di guerra, la tensione è altissima, la Russia e la NATO si fronteggiano, come ai tempi tristi della guerra fredda, inviano uomini, armi, navi, e cosa fanno i grandi elettori che dovrebbero eleggere il Presidente? Lucio Dalla nella canzone 4 marzo 1943 cantava: Giocava a far la donna con un bimbo da fasciare. I grandi elettori invece: Si divertono a scrivere sulla scheda elettorale nomi di fantasia con un Covid che avanza, con morti che ogni giorno aumentano, con una crisi economica spaventosa e gas, luce, generi alimentari alle stelle. Voti sparsi. Voti inutili. Sono forse sfoghi di chi non crede più nella politica. Ma forse potrebbero essere segnali ben precisi che vogliono dire: Ci siamo anche noi. Sono i voti dei parlamentari che hanno abbandonato il partito dove erano stati eletti e che ora, delusi, fanno sentire la loro voce nel segreto delle urne. Ma i voti dati ad Amadeus, a Claudio Lotito, a Dino Zoff, a Greggio e a Iachetti, sono nomi buttati a casaccio per fare ridere un po’. Ma non siamo in un campo di calcio, al Festival di Sanremo, a Striscia la notizia, siamo nell’aula di Montecitorio dove su quegli scranni si sono seduti parlamentari autorevoli, famosi, importanti che hanno fatto grande l’Italia.

Come andrà a finire? Nessuno lo sa. Bisogna aspettare la quarta votazione. La nave Italia affonda ma gli orchestrali di Montecitorio continuano a suonare imperterriti. Hanno capito che oggi finalmente contano qualcosa. E quelle 36 preferenze date a Paolo Maddalena forse saranno davvero determinanti per avere la fumata bianca. Così il Presidente della Camera l’On. Fico potrà annunciare a scrutini ultimati e dopo faticose trattative:Habemuspapam!

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