BANNER-ALTO2
A+ A A-

amantea giggiAmo profondamente Amantea. Ma…Il mio tormento è uno: come salvare questo Paese da un declino che sembra non avere fine. Durante la mia lontananza, mi dicono essere stati anni pieni di fasti e pregi. Allora era un paese turistico e ci si poteva permettere il lusso di affermarlo. Oggi, a distanza di molto tempo, non si riesce a comprendere se Amantea è ancora un paese a vocazione turistica o… .

E’ chiaro, non è semplice far ripartire un paese che ha perso lo smalto ed il piacere di vivere come sua vocazione naturale, proprio per l’invidiabile posizione e non solo. Al mio tornare a vivere vicino a lei, ho trovato un paese senza più mordente, un paese pervaso dalla mediocrità e dalla corruzione. Eppure l’avevo lasciato nel suo ruolo di polo turistico, un “fiore all’occhiello” della costa tirrenica, così veniva decantata e lo si faceva con orgoglio struggente. Oggi, non credo che lo sia più. Oggi non lo è più, anche perché inciampato, poi è caduto, e gli effetti della caduta sono visibili a tutti e proprio per l’inadempienza, inefficienza e incompetenza,si brancola nel buio.

Ciò che noto è una rassegnazione quasi acclarata. Amantea, oggi, è un paese che vive di “aria” e “sole”. Di chi è stata e di chi è la responsabilità? Forse un po’ di tutti: degli Amanteani, dell’assenza di una politica degna di tale nome, di Amministrazioni che si sono succedute nel tempo, che mai hanno pensato di investire con una vera e comprensibile progettualità , attingendo a risorse, oggi introvabili, anche per mancanza di ” Santi in Paradiso” e di forma mentis.

Mi verrebbe da affermare qualcosa di orribile come, una decadenza voluta, cercata, provocata e realizzata. Un paese di commercianti, pensionati e studenti che aspettano di spiccare il volo. Tantissimi disoccupati (troppi). Un paese con scarsa propensione all’investimento ed una bassa imprenditorialità scoraggiata dalle normative, ma anche dalla scarsa visione delle istituzioni locali.

Rimane una squadra di calcio dove da giovanissimo ho militato: Amantea 1927 formata da un bel gruppo di giovani calciatori e di un bravo tecnico che sta facendo di tutto per risollevare e riportare agli antichi splendori il nome di Amantea.

Anche io nel mio piccolo voglio dare una mano, e così mi sono rivolto a un Dio pagano a me caro: Amon.

“Signore di ciò che è, permanente in tutte le cose,
unico in sua natura come il Seme degli dei
La tua dolcezza è nel cielo sopra di noi,
la tua bellezza rapisce i cuori, l'amore di te fa languide le braccia,
la tua forma bella rende deboli le mani, e i cuori, alla tua vista, ogni cosa dimenticano.
Tu sei l'unico che fece tutto ciò che è.”

Con questi versi gli antichi egizi onoravano e amavano Amon, una delle principali divinità della mitologia egizia, il cui culto era legato alla prima capitale dell’Alto Egitto, e che si sviluppò proprio grazie alle fortune del suo governo.

A partire dal XVIII A.C., questa divinità, prima legata alla mitologia guerriera e protettore del sovrano divenne in seguito dio supremo del pantheon divino per l’antica civiltà egizia a seguire, adorato come creatore di tutte le cose e responsabile della regolazione del tempo, delle stagioni, dei venti e delle nubi. Nella raffigurazioni si presenta di solito come un uomo con il capo coperto da una corona sormontata da due lunghe piume.

Quando, Amonespulse i sovrani di Hyksos dall'Egitto, la città di origine del vincitore, Tebe, divenne la città più importante in Egitto, la capitale di una nuova dinastia. La divinità patrono locale di Tebe, Amon, divenne quindi di rilevanza nazionale. I faraoni di quella nuova dinastia attribuirono tutti i loro successi ad Amon e produssero gran parte della loro ricchezza e catturarono il bottino sulla costruzione di templi dedicati ad Amon. 
Il nome Amon significava qualcosa come "quello nascosto" o "invisibile". Salì alla posizione di divinità tutelare di Tebe, come patrono di questa città, dopo la fine del Primo Periodo Intermedio, sotto l'undicesima dinastia.

La storia di Amon come dio protettore di Tebe iniziò nel 20° secolo a.C., con la costruzione del recinto di Amon-Ra a Karnak sotto Senusret I. La città di Tebe non sembra avere avuto grande importanza prima dell'undicesima dinastia .

  Da quel momento ricoprì la posizione di divinità trascendente e auto-creata "per eccellenza"; era il protettore dei poveri.  Inoltre poiché era la divinità principale dell'Impero egizio, Amon-Ra iniziò ad essere adorato anche fuori dall'Egitto, stando a quanto testimoniato dagli antichi storiografi greci in Libia e Nubia. Venne adorato come Zeus Ammon e identificato con Zeus in Grecia.

 La vittoria contro i "sovrani stranieri" raggiunta dai faraoni che adoravano Amon lo fece vedere come il campione dei meno fortunati, che sosteneva i diritti della giustizia in particolare per i poveri. Divenne anche il Protettore della strada, aiutando coloro che viaggiavano in suo nome. Da quando si iniziò a sostenere verità, giustizia e bontà.

Lo scopo di Amon era quello di introdurre e fortificare la parità tra dominatori e non-dominatori nel mondo, ma con il metodo drastico di eliminare la casta dei dominatori. Era un combattente abile, astuto e silenzioso che non mostrava paura davanti a nessuno.

Siamo tutti corresponsabili per il declino di Amantea? Non credo si possa affermare ciò.! Vi sono dei responsabili e quelli che non lo sono, guardano al futuro prossimo dei loro figli pronti a rifare la famosa valigia di cartone che era stata riposta, si pensava per sempre, nella soffitta. Sicuramente andrebbe salvato quel poco che di buono c’è, chi di buono ha fatto e ciò che di buono si è fatto.

Non c’è altro da fare che superare il profitto personale e abbandonare le vecchie logiche. Se esiste una parte sana del paese, questa va stimolata, punzecchiata. Coinvolgere le persone, i cittadini, che seppur non affrontando l’argomento son sicuro che condividono questo mio stesso intendimento. Il desiderio è di una persona nata in Via Garibaldi 78, la Via dei “Dannati”, che vorrebbe urlare, gridare, con la maggioranza del paese: “Allora che si fa”?

L’invito è di ricorrere ad un forte scatto di orgoglio comune. Tutti insieme, il sociale, il volontariato, le associazioni, i circoli; non si può restare ancorati al “contributo” che non c’è. I giovani, quelli veri, gli adulti che credono, che pensano al confronto costruttivo, devono fare un passo avanti e non aspettare che quelli delle vecchie logiche “dividi et impera” restino sempre coloro che a tutti i costi vogliono tenere lo scettro del comando.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

Leggi tutto... 0

ruspa44CROSIA – Mercoledì18Ottobre2023 –Proseguono costantemente le interlocuzioni tra l’Amministrazione comunale con tutti gli uffici e le rappresentanze di governo della filiera istituzionale regionale e nazionale con l’obiettivo di continuare a programmare nuovo sviluppo per la Comunità e il territorio. Proprio stamani, a Catanzaro, nella sede della Cittadella regionale c’è stato l’ultimo incontro propedeutico all’inizio dei lavori di ripascimento costiero. Un intervento storico, dopo quello fatto nei decenni scorsi a Centofontane, sempre grazie ad un progetto voluto dall’allora sindaco Russo, che questa volta interesserà il tratto costiero di località Pantano, particolarmente interessato dal fenomeno.

L’intervento inizierà nel prossimo mese di novembre,non appena la competente Capitaneria di Porto consegnerà al Comune le aree di competenza.

Questo è quanto emerso dall’incontro presso il Dipartimento Infrastrutture della Regione Calabria alla presenza dell’ingegnere Gianfranco Comito, dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici e Infrastrutture, e della geologa Giovanna Chiodo, responsabile unico del procedimento, alla quale insieme al sindaco Antonio Russo, ha partecipato anche il Consigliere regionale Pietro Raso.

«Sono stati acquisiti tutti i pareri – dichiara il Primo cittadino – ed ora siamo pronti a passare alla fase esecutiva. Nelle prossime settimane sarà formalizzata la consegna delle aree al comune ed entro la fine di novembre sarà insediato il cantiere. Ho voluto avere – sottolinea e conclude Russo - rassicurazioni da parte del Rup affinché l’opera, una volta iniziata, venga portata a compimento senza alcuna interruzione così da poter garantire ai cittadini residenti di quell’area non solo tempi certi ma anche una stabile prospettiva di sicurezza per le abitazioni che ricadono in quell’area e che sono, ormai, a costante pericolo inondazione».

Il Sindaco e l’Amministrazione comunale

Leggi tutto... 0

apostolico1Caro direttore, niente polemica, espongo solo i fatti e a Lei l’ultima considerazione. Un giudice del Tribunale di Catania, la dott.ssa Apostolico, non ha convalidato il fermo di tre migranti tunisini trattenuti nel Cpr di Pozzallo. E’ scoppiata la polemica e ha acceso un dibattito politico. Sui giornali e sui talk show serali si parla abbondantemente fino alla noia di questa vicenda. La decisione è stata subito criticata e contestata dagli esponenti politici di centro destra i quali stanno preparando il ricorso. Gli esponenti di sinistra, invece, difendono il Magistrato Apostolico. Matteo Salvini, leader indiscusso della Lega, non ci sta e ha postato un video del 25 agosto del 2018 nel quale si vede benissimo il Magistrato Apostolico che manifesta in piazza, andando avanti e indietro davanti alle Forze dell’Ordine schierate, insieme ad esponenti facinorosi contrari al Governo Conte e al Ministro Salvini in particolare, per chiedere lo sbarco immediato degli immigrati che da 10 giorni sono tenuti in ostaggio sulla nave Diciotti. La folla inferocita sputa, spinge, urla in faccia alla polizia frasi volgari e offensive come “assassini” e “criminali”. Il magistrato resta impassibile, va avanti e indietro, non interviene e non cerca di calmare gli esagitati agit-prop. Mi domando:- Può un Magistrato scendere in piazza e abbandonare il proprio ufficio e contestare le decisioni prese dal Governo in carica?- Per i moderati non può. Non spetta ad un giudice contestare le decisioni prese dal Governo. Deve solo applicare la legge, Punto. Per la sinistra, invece, un magistrato può scendere in piazza. E’ una persona libera e può liberamente manifestare le sue opinioni. E poi non è bello indagare sulla vita privata di una persona postando la sua immagine su un video di 5 anni fa. La sentenza della dott.ssa Apostolico fa ancora discutere e litigare, la sua partecipazione alla protesta di Catania in piazza che per me è più grave è da condannare. Perché il giudice non dovrebbe compiere nessuna posizione politica, dovrebbe essere imparziale. Non dovrebbe trasformarsi in attivista e partecipare alle manifestazioni di piazza. Non dovrebbe, questo io lo penso e lo scrivo. Poi, però, vedo che in Italia il magistrato può fare tante cose. Ed io dico che è scandaloso. Non solo scandaloso, ma indecente, indecoroso che un magistrato molto influente vada in piazza con degli squallidi personaggi che urlano slogan vergognosi contro uomini e donne in divisa che rischiano la vita per difenderci. Fa impressione, mi creda. Sono amareggiato e sconvolto. Il magistrato deve non solo apparire indipendente, ha l’obbligo di esserlo. Ma loro, quando conviene, si appellano agli articoli 17 e 21 della Costituzione:- I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero -. Ma, caro dott. la manifestazione non era pacifica e poi la Apostolico era un magistrato e non una servetta, un operaio, un maestro o una casalinga. Ora le opposizioni vanno all’attacco. Salvini non doveva diffondere quel video. Si chiedono:- Chi ha conservato quel video? Chi ha filmato il giudice? C’è stata una identificazione? C’è stata una schedatura? Ma cosa ci azzeccano! Puerile la versione del giudice:- Ero lì per evitare scontri-.

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2

I Racconti

Meteo - Amantea

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy