
Convocato per il 3 maggio alle ore 18.30 in prima convocazione il bilancio comunale con all’ordine del giorno “Ulteriori elementi integrativi all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato anno 2107/2021 come da nota ministeriale protocollo 19711 del 5.4.2019”.
Ed eventualmente per il successivo 4 maggio alle ore 20 in seconda convocazione.
Si tratta della ultima spiaggia dopo l’ennesima possibilità offerta al nostro comune dal ministero.
L’amministrazione, ci dicono, avrebbe lavorato intensamente per dare la giusta risposta ai quesiti tecnici avanzati dal ministero
E proprio per una preventiva valutazione tecnico-politica su quanto fatto, domani il sindaco e l’assessore al bilancio si porteranno in Roma
In viaggio che significa la esistenza di perduranti dubbi ma anche di perduranti speranze.
Non resta che aspettare.
Qualcuno pensa che il ministero non scioglierà comunque l’attuale consiglio comunale
E questo per varie ragioni.
La prima delle quali è che nemmeno i suoi tecnici sono ancora giunti alla verità sui dati del dissesto e sulle sue origini.
E se non ci sono riusciti i tecnici del ministero e l’attuale amministrazione come potrebbe giungerci quella futura magari piena di politici corresponsabili del dissesto medesimo?.
Una comunità per costruire futuro necessita di quella fiducia che si alimenta attraverso il dialogo, il confronto civile, i sani processi democratici.
Leggendo i social, i siti, la stampa, appare chiaro che qualcosa non va!
Non è il dissenso che ci preoccupa, ma le strumentalizzazioni, le menzogne, la continua ricerca dello scontro!
E non per il destino della nostra Amministrazione, che ha le spalle larghe e sa come andare avanti, ma perché così non si fa comunità.
Il Presidente del Consiglio Enzo Giacco è persona perbene e leale, chi ha avuto l’opportunità di lavorare con lui conosce bene le sue qualità, le sue competenze e la sua sensibilità. Ha forse dalla sua il “torto” di dire ciò che pensa.
Proprio per questo troviamo ingenerose, volgari e gravi le dichiarazioni del Consigliere Aloisio a lui rivolte.
In democrazia si possono fortunatamente avere idee differenti, proprio come avvenuto sulla Proloco. Ma senza che ciò comporti la mancanza di reciproca lealtà. D’altronde, la proposta del Consigliere Giacco di indire una pubblica assemblea quale metodo da seguire per costituire una Proloco ampiamente rappresentativa non è fuori contesto e, certamente, non rappresenta la difesa di “interessi personali”, come maldestramente ha scritto il Consigliere Aloisio.
Allo stesso modo valutiamo davvero bizzarra la polemica del Signor Giulio Vita in merito al mancato invito personale alla manifestazione del 25 aprile; polemica che continua ancora in queste ore sui social. Da una parte, perché l’iniziativa è stata ampiamente pubblicizzata invitando tutta la cittadinanza a partecipare; dall’altra, perché il funzionario Eugenio Mannarino - al quale va la nostra solidarietà - aveva già chiarito pubblicamente l’arcano! Una provocazione, quella del Signor Vita, sgradevole e inopportuna fatta nel giorno in cui si festeggiava la Liberazione!
Troviamo davvero singolare come il Presidente del Consiglio Enzo Giacco venga, da troppo tempo, sistematicamente e strumentalmente attaccato senza motivo. A Giacco va la nostra solidarietà, la nostra stima e l’indiscussa fiducia.
A chi pensa di utilizzare la polemica per fare breccia nell’Amministrazione, chiariamo che la Maggioranza è unita, compatta e dialoga per migliorare la sua azione. A chi, infine, vive di conflitto dobbiamo ricordare che in tal modo si finisce solo per ferire il senso comunitario, dividendo e disorientando la nostra collettività.
L’Amministrazione Comunale ha, invece, il compito di lavorare per avvicinare i cittadini e non di allontanarli. E per questo sarà sempre in antitesi rispetto a chi persegue obiettivi differenti.
L’Amministrazione Comunale
Una resistenza civica, per combattere il degrado e per riaffermare l’identità di un territorio che necessita di cure e di attenzione. Non hanno avuto un attimo di esitazione: i soci del circolo Auser di Amantea non potevano celebrare il 25 aprile in un contesto che non fosse idoneo a ricordare chi ha combattuto per la libertà. E siccome la quotidianità è fatta soprattutto di piccoli gesti, armati di pale, rastrelli e sementi hanno sistemato le aiuole della piazza dedicata alla memoria di questo evento che ha segnato il passato, incidendo in maniera indelebile il futuro.
L’Auser, con il suo agire, ha dimostrato quanto si possa fare per la propria città, semplicemente mettendo in campo quel senso civico che sembra essersi ormai smarrito. Troppi attendono che siano le istituzioni ad attivarsi per ogni cosa, dimenticando che il cittadino è un componente fondamentale del sistema, che può attivarsi nel rispetto delle regole per fare qualcosa di buono nei confronti degli altri e del territorio in cui vive. Un insegnamento che farà certamente proseliti.
A dire il vero l’Auser non è nuovo a questi gesti. In passato ha assunto la manutenzione di alcune aiuole situate sul lungomare dedicato al capitano di corvetta Natale De Grazia, fornendo anche in questo caso un esempio di abnegazione e di impegno. E sempre l’Auser è stato in prima linea nel favorire l’integrazione con gli esuli africani presenti in città, calendarizzando corsi di lingua e di informatica, senza chiedere mai nulla in cambio.